Spazio autrice
Ciao a tutti, mi chiamo Ilaria, ho quasi 15 anni e sono di Torino.
Se avete domande, aspettate la fine dei capitoli e risponderò a tutti ;)
Buona letturanon ricordo molto
so solo che mi faceva tanto male la testa e mi veniva da vomitare
Era una sensazione strana, non ero malata, ma sembrava più.. nausea, ecco.
la nausea
Ora forse capisco meglio dove mi trovo.
Sono in macchina, ma quale?
È nera, quindi è quella di papà
okey... sono in macchina, di mio papà, ciò vuol dire una cosa sola: sto andando a Gallipoli.
Gallipoli... anche se non è la mia città, io la considero la mia casa. Mi sento veramente bene quando vengo qui.
Sono al telefono con Tay, il
mio quasi ragazzo: mi piace tanto tanto, stiamo aspettando la fine dell'estate per metterci insieme, però, insomma, nulla è sicuro...
Manca poco, ho appena intravisto un cartello che indica "Rivabella" e siccome non posso saltare dalla gioia essendo in auto, lo sta facendo la scimmietta con i piatti nella mia testa.
Guardo fuori dal finestrino.
Aspetta.
aspetta
siamo in una strada, quella strada!
La strada che porta verso il mio amato campeggio!
Ogni anno da quando ho 6 anni vengo qui e ci sono troppo affezionata, mi conoscono tutti ed è veramente il posto più bello del mondo.
Oltrepassiamo il cancello e mio padre parcheggia.
Non c'è la facevo più, dovevo vederlo.
Mi mancava il fiato, non riuscivo a respirare.
Scendo dalla macchina.
Attraverso il sottopasso che collega la macchina con la parte del campeggio dove c'è la spiaggia correndo, quasi cadevo, ma ero troppo emozionata.
Passo sotto la pineta, quell'odore di resina sotto il naso e gli aghetti di pino che si attaccano ai piedi, momenti troppo familiari.
Mancano pochi metri, rallento.
Inizia ad intravedersi
Altri 3,4,5,6 passi ed... eccolo
Il mio mare, la mia spiaggia, la mia aria.
Guardo a destra e vedo alcuni asciugamani con degli ombrelloni e qualche sdraio sparsa qua e là con persone di tutte le età che prendono il sole.
Sono imbambolata, persa nella mia testa, che quasi non mi accorgo della musica che arriva da sinistra.
La collego subito all'animazione, che ogni anno cambia e intrattiene tutto il giorno bambini, ragazzi, adulti ed anziani in qualsiasi modo
Sento toccarmi la spalla, quasi non me ne accorgo, ma sento un leggero solletico. Decido di girarmi.
No, no! Jenny!
L'abbraccio fortissimo. Questa ragazza è stata la mia prima amica qui al
campeggio da piccola, e le voglio un gran bene
Parliamo un po' e scopro che il pomeriggio stesso ci sarebbe stato il torneo di biliardino per noi dello junior.
Annuisco e dico solo che il pomeriggio ci saremmo incontrate nella sala giochi del campeggio dove c'era il gruppo di tutti i miei amici e gli animatori del gruppo junior...