Cicatrici, Sale e Ali

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Fammi capire, di cosa hai avuto paura se di paura si tratta. Hai avuto paura di me? Di quello che hai visto una volta calata la maschera, hai avuto paura delle cicatrici che ti ho mostrato, le stesse che avrei confrontato con te mettendomi a nudo, sfiorandole e passandovi un dito sopra sciogliendo lentamente il nodo dei ricordi per parlarti di loro? Hai avuto paura di quello che sarei potuto diventare una volta scoperte ferite ancora pulsanti? Hai avuto paura di me e basta oppure è una specialità tipica  di questo mondo? Scrivo a tutti e coloro i quali danno un riscontro migliore nel minor tempo sono i prescelti, nemmeno fossimo auto da testare.
Hai la ben che minima idea di cosa hai tirato fuori da questo scrigno di carne e abbandonato?
Pazzo che non sei altro, predichi e apprezzi gli incontri. Ti sei addirittura paragonato a un Icaro così temerario che, nonostante le ali perdure, non si è arreso e se ne è fatte di nuove solcando i cieli perchè conoscere gente non deve abbatterti se questa ti delude.
Ipocrita. Dov'eri quando ho avuto bisogno di te? Dove sei ora?
Sale sulle ferite ecco cosa sei stato e cosa sei. Ti è piaciuto gettare sale su una Cartagine distrutta quale sono? Sai la cosa buffa quale è? Che lo sapevo, dovevo fidarmi solo di quello che diceva il mio sesto senso, un combatti o fuggi che non ho voluto assecondare e sono finita nella trappola, invischiata in una tela come una tremante farfalla e tu un famelico aracnide, vorace e maledetto predatore.
Ti auguro tutto il bene di questo mondo e sai perchè? Perchè la pazza sono io: lasciar cadere la maschera, lasciare che si sgretolasse incontrando il suolo finendo in mille pezzi, denudandomi della mia corazza in un clangore metallico. Ho rinfoderato la spada gettandola lontano dai miei piedi permettendo a te di colpire punti vitali di rosea carne laddove già spiccavano chiari solchi sulla pelle, alcuni parzialmente riassorbiti, altri ancora rossastri. Sono stato un idiota e con l'armatura in pezzi tra le braccia, il capo chino e la coda tra le gambe ti ho voltato le spalle dandoti la schiena nuda.
Ti ho lasciato andare e ti devo ringraziare.
Grazie per essere stato l'ennesimo, per essere uno dei tanti e non esserti contraddistinto, grazie per avermi procurato sensazioni contraddittorie, per avermi dimostrato che quell'Icaro sono io e, caro mio, non ho alcuna intenzione di schiantarmi nuovamente al suolo. Vedrai il miglior paio di ali mai creato, vedrai un soldato del cielo fiero e forte che, superiore a tutto, passa oltre.
Vedrai la mia ombra sul terreno, lontana da te, senza poter aver l'occasione di  banchettare di nuovo sul mio cadavere martoriato.

Spazio autore

Ciao a tutti, buon rientro a scuola a chi ha giá cominciato. Io fortunatamente ricomincerò più tardi.
Volevo chiarire che tutto ciò che ho scritto in 450 parole, parola più parola meno, è metaforico e da non prendere in senso stretto come le cicatrici e le ferite.
Spero vi piaccia, nel frattempo sto lavorando per voi (e per me soprattutto perchè le revisioni le faccip prima per me) e quindi se tutto va bene dovrei entro fine anno sistemare la seconda versione de "La ragazza della morte" che poi sarebbe la terza, ma amen avrete ulteriori dettagli poi. Ci si sente.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 13, 2017 ⏰

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