Ero ancora una bambina quando i miei genitori morirono in un incendio in casa nostra.
Venni presa, insieme a mio fratello dall'orfanotrofio di Notredame.
Lì succedevano sempre le stesse cose, come se il tempo a fosse fermato:
Ogni giorno mi svegliavo alle 6, facevo le faccende mattutine che le suore mi ordinavano, al pomeriggio scappavo insieme a Jan, il mio fratellino, e venivo, come al solito, riacchiappata dopo poco dalle suore.Un giorno, però, al poste delle suore mi trovai davanti due uomini dall'aria agghiacciante, scappai con Jan per mano, ma in vano. Ero tra le grinfie di quei fiori tipi.
Ad un certo punto vidi uscire del fumo dalle fogne, e subito dopo le vidi esplodere.
Da esse uscì un ometto tutto rosso in accappatoio, sembrava quasi..m trasparente.
-cosa fate?
Domandò tutto tranquillo l'ometto
-cosa te ne frega nanetto? Vattene, o finisci nei guai.
Dissero i due uomini tenendo me è Jan per i polsi.L'ometto mi sembrò imbestialirsi, gli spuntarono due piccole corna nere, e dalle orecchie iniziò ad uscire un fumo grigio. La sua faccia tranquilla si tramutò nella faccia di Satana.
-NESSUNO MI CHIAMA NANETTO.
I due uomini lo guardarono impauriti.
-Ei, ei, calmo, ehm..... Scherzavamo....
E si misero a correre.
-grazie... Signore..
Lui non mi ascoltò e si mise a balbettare:
-eh, mi sono perso di nuovo nelle fogne, dove sarà il mio bagno?
Dopo un po' spuntò dal nulla una signorina vestita d'azzurro con il viso da angelo.
-grazie mille, senza di te non sarei riuscita a salvarli in tempo.
E gli stampò un bacione sulla guancia.
L'ometto sorrise e se ne andò felice, alla ricerca della sua doccia; mentre io e Jan tornavamo all'orfanotrofio.La suora ci sgridò e ci mise a letto senza cena.
Intanto l'ometto rimensava alla bellissima donna e a come ritrovarla.
-devo andate all'orfanotrofio.
Disse deciso.
Ci impiegò una notte e mezza giornata per trovarci, e al pomeriggio ci stava già osservando.Una notte mi svegliai sentendo dei singhiozzi da fuori, aprii la finestra e vidi l'ometto piangere a dirotto, seduto sul cornicione.
-che c'è diavoletto?
-Igh, igh, come... Ritrovo la... Signorina... V-vestita d'azzurro igh?
-non lo so diavoletto, era la prima volta che la vedevo, ma penso sia il mio angelo custode... Quindi, credo che tu debba aiutarci nei momenti difficili.
Dissi sicura.
Mi sentivo una sciocca a dire quelle parole, ma era quello che pensavo quindi fa nulla no?
-prima di tutto sono un fantasma...
Eh, ok, tenterò di aiutarvi, per trovare la signorina.
-ah scusa, ok, fantasma... Ora vado a dormire, non piangere, la ritroverai.
Sorrisi e andai a dormire.Nei giorni dopo andò tutto fin troppo bene:
Io e Jan avevano i vestiti più belli, vincevano a qualunque gara facessimo, e i ragazzini non ci facevano più gli scherzetti, anzi, ci davano anche la loro merenda.
C'era qualcosa che non andava, dovevo ritrovare l'ometto.Una notte rimasi sveglia, con l'intento di parlare con lui.
Sentì il sua pianto e mi posizionai con lui sul cornicione.
-ho fatto di tutto, igh, ma lei non torna
-diavoletto! Se ci rendi la vita un gioco è ovvio che la signorina non tornerà più! Ci devo aiutare solo quando siamo veramente in difficoltà!
-sono un fantasma.
Disse sorridendo, poi abbassò la testa e annuì.Io andai a dormire, e nei giorni seguenti tutto era come prima:
I vestiti sporchi, gli scherzetti degli altri ragazzi, e tutte le scommesse perse.Ma una sera, mi svegliai di soprassalto sentendo puzza di fumo, mi girai e vidi il fuoco.
Mi alzai di scatto, presi Jan per mano e cercai di andare al piano di sotto.
Vieni le scale il fiamme e i due uomini che avevano cercato di rapirci darsela a gambe ridendo.
Maledetti.
Poi vidi il diavoletto volare sulle fiamme e prenderci la mano, ci stava salvando.
Ma non aveva le ali, qui di era davvero un fantasma!
Ci posizionò al sicuro fuori dall'orfanotrofio, mente lui faceva avanti e indietro fra le fiamme per prendere gli altri ragazzi.
Dopo arrivò la signorina vestita d'azzurro ad aiutarlo. Portarono in salvo gli ultimi bambini e si posizionarono davanti a me.
-grazie mille fantasmino!
Scoppiammo tutta ridere
Cercai di abbracciarli ma li trapassati come fossero aria.
Ma perché loro mi potevano toccare e io non potevo toccare loro?
Bah, non mi sono mai soffermata su questa domanda.
Loro due si sorrisero, si presero per mano, e si baciarono.
Tutti i bambini fecero facce strane, divertite, schifate, maliziose...
Solo io sorrisi...
-siete una coppia di fantasmi magnifica!
Mi sorrisero, presero per mano me è Jan e ci fecero volare con loro, portandoci in una villa abbandonata, dove ci costruimmo, con tutto il tempo possibile e immaginabile, una casa magnifica.Ora, che sono passati 5 anni dall'incendio, sono felice di essere stata adottata, insieme a mio fratello, da questa famiglia magnifica di persone così buone, da renderle disumane. Da renderle fantasmi.
In effetti, ci vogliono proprio due vite per poter essere cosi buoni.
Questo piccolo libro e la storia della mia vita, che spero non sia distrutta dai miei 4 nuovi fratellini, rossi e azzurri.
Che io chiamo "diavolangeli".Eccomi, sono di nuovo io! Con un altra storia ma sempre io, sta volta mi è venuto a caso scrivere sta cosa, la prof di letteratura ha detto di scrivere un tema sui racconti di fantasmi, come ripasso. E io ho scritto ciò... A caso.
Poi mi è piaciuto e ho deciso di pubblicarlo, siccome non avevo un cazzo da fare. 💕😂
VVB
(bimbaminkia mode on)
Eeeeeeeeee... Niente, spero vi piaccia, e un libro per bambini
(Non bimbiminkia, bambini.)
Quindi se lo trovate troppo infantile ho la scusa,
MUAHAHAHAHAHAHA!
MMMMMMMMMM,vi lascio a questa storia e a "LO VOGLIO" che continuerò per taaaaanto tempo.
The Inferno 😂😂
STAI LEGGENDO
il mio diavolo custode
Short Storypiccola storia nata da una tema per la scuola... a caso. in questo libro racconto di una bambina orfana, nella città di Notredame, scampata ben 2 volte, insieme al suo fratellino Jan, da un incendio. il diavoletto fantasma e la bella signora fantasm...