Capitolo 1.

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10-09-2017

Caro diario,
sono appena tornata a casa.
Purtroppo sono finite le vacanze e domani inizierà la scuola.
Quest'anno, però, sarà un po' meno traumatico: inizierò il liceo.
Non vedo l'ora di conoscere le mie compagne: spero di stringere subito amicizia con loro e di essere un po' più socievole del solito. Già abbiamo creato il gruppo della classe su whatsapp e sembrano tutte molto simpatiche.
Confido molto nelle materie.
Saranno prevalentemente umanistiche, in quanto ho scelto il liceo delle Scienze Umane. Queste materie mi affascinano molto, mi hanno sempre interessata.
Ma soprattutto voglio cogliere la possibilità di avere un nuovo inizio.
Questo non è un bel periodo per me: il mio gruppo di amici mi odia, ho litigato con tutti loro.
Per fortuna altri amici di un altro paese sono sempre pronti ad aiutarmi, e senza di loro non so che farei in questo momento.
Ancora mi manca il mio ex ragazzo, Justin. Sono ormai passati due mesi da quando mi ha lasciata, ma ancora non l'ho superata al 100%. Sostengo di averlo dimenticato, ma nel profondo so che non è la realtà.
In famiglia va sempre peggio: mamma e papà litigano spesso, e ci sto piuttosto male.

Sospiro, poi mi faccio coraggio e inizio a disfare le valigie.
Quando finisco, ormai si è fatto tardi, e mi sforzo di andare a letto presto: domani la sveglia è alle 6.00.
Nonostante l'ansia riesco a dormire almeno per qualche ora.

L'indomani mi sento sfinita: non sono più abituata a svegliarmi a quest'ora.
Mi alzo dal letto e raggiungo il bagno. Ovviamente la mia goffaggine non mi da tregua, facendomi urtare il gomito contro lo spigolo della porta. Soffocò un urlo, e malavoglia, mi preparo.
Mentre cerco di rimediare alle occhiaie che dominano il mio viso, mi arriva un messaggio: è Rose.
"Ci vediamo alle 6.40 alla fermata. Puntuale."
Guardo l'ora. Merda. Sono le 6.25. Ho soltanto 15 minuti di tempo e devo ancora fare colazione.
Mi affretto ed esco di casa.
Ovviamente sono la solita ritardataria e arrivo 5 minuti in ritardo.
Il pullman è già arrivato e, non vedendo Rose, immagino che sia già salita e che mi stia tenendo il posto.
Mi affretto a salire, dimenticandomi però del tesserino. Ovviamente la mia goffaggine colpisce ancora e, nella fretta, rompo il gancetto del portafoglio.
Finalmente riesco a salire sul pullman e mi affretto a raggiungere Rose:
"Jess, finalmente! Ti davo per dispersa!"
"Scusa Rose, ma ho avuto un imprevisto." mi invento.
Prendo posto accanto a lei e poco dopo vedo Justin intento a cercare un posto libero sul mezzo. Merda.
Mi infilo velocemente le cuffiette nelle orecchie, ma non posso fare a meno di notare che mi sta fissando. E sta sorridendo. Distolgo velocemente lo sguardo, e noto che lui ha fatto lo stesso. Ho il cuore a mille, e devo fare in modo che questa situazione passi in fretta: non posso reagire così tutte le volte che lo vedo. Sento il pullman partire, e ciò mi fa tornare alla realtà. Mi concentro ad ascoltare le mie solite canzoni triste, continuando a pensare a lui.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 21, 2017 ⏰

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