Capitolo 4

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Era un urlo acuto abbastanza femminile, quando Niall lo tirò fuori dalla gola Bebe lo guardò stranita, scosse leggermente la testa come per scacciare quella scena affinché non lasciasse alcun ricordo e lo raggiunse con grandi falcate.

<<Io e te abbiamo un problema>> disse lei con aria minacciosa. Niall avrebbe voluto spostarle i capelli dietro le orecchie, non per il lato romantico della cosa, ma per farla diventare un po’ più umana. Mai sottovalutare una ragazza incazzata.

<<Perché sta mattina ti hanno praticamente gettato addosso a me e poi sei scomparso?>>

Bella situazione… di merda.

Niall stava pensando ad una scusa non troppo banale e non troppo fiabesca, quando la figura di Liam comparve sulla porta.

<<Tutto bene? L’ho sentita urlare>> chiese Liam.

Bebe ruotò la testa di scatto facendo muovere i capelli come spazzole di un autolavaggio e disse <<è stato lui ad urlare.>>

Le pupille della ragazza sembravano trafiggere Liam che fece per andarsene dicendo <<Okay, buona fortuna amico.>>

<<Liam torna qui. Vuole sapere perché QUALCUNO mi ha catapultato addosso a lei questa mattina>> Niall ancora non capiva tutto quello scandalo da parte di Bebe.

Liam tornò indietro e sospirò.

<<Forse QUALCUNO voleva aiutare QUALCUN ALTRO a farsi avanti con una ragazza>> rispose Liam, rientrando nel bagno.

Un allarme nel cervello di Niall intervenì con sonore sirene e luci abbaglianti.

<<Forse questo QUALCUN ALTRO non voleva farsi avanti.>>

<<Quindi non mi stavate prendendo in giro?>> chiese Bebe con voce fievole, i due la guardarono e dissero all’unisono <<NO.>>

<<Scusate, non volevo farvi un agguato nel bagno… sì, in realtà era questo il piano, ma solo perché pensavo che se vi avessi lasciati fare, prima o poi sareste passati a cose più serie. Nei precedenti anni di scuola mi è successo diverse volte. E’ facile prendersela con gli strani>> Bebe era davvero dispiaciuta.

<<Tu non sei strana>> la rassicurò Niall.

<<Un po’>> disse Liam che venne fulminato dal suo nuovo amico.

<<Ma tutti lo siamo, no?>> si affrettò ad aggiungere Payne.

<<Sono proprio le stranezze che ti rendono chi sei>> disse Niall.

<<Grazie. Scusate vi avevo giudicati male. Vi ho per caso messo paura?>>

<<No, figurati>> rispose Niall al contrario di Liam che se ne uscì con un <<cazzo, sì.>>

Di nuovo l’occhiataccia.

<<Andiamo Niall non negare. Strillavi come una ragazzina>> disse Liam mentre Bebe ridacchiava.

<<Ecco… forse… sono le ragazzine a strillare come me.>>

Liam era confuso.

<<Quindi chi doveva farsi avanti con chi?>> chiese Bebe.

<<Noi dobbiamo andare. Hai sentito la campanella? No? Per fortuna io sì. Se non ci fossi io. Ci vediamo più tardi. Ciao>> disse Niall trascinando Liam il più lontano possibile.

<<Dove mi stai portando?>>

<<Ai bagni di sotto. Devo fare ancora pipì.>>

Between the clock hands // Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora