Jace
Quando entro nel bagno trovo Emily che apre l'acqua della vasca.Si gira, mi viene incontro e appena è davanti mi bacia con passione portando una mani sul mio amichetto.
In un attimo levo gli ultimi indumenti che ho addosso.
Chiudo gli occhi quando lo afferra e comincia a fare movimenti regolari come la sera prima.
"Ah-ah emi-ly" Gemo e la sento sghignazzare.
Apro gli occhi e la scena è perfetto, io nudo appoggiato dal lavandino con la mia ragazza che mi masturba tutta nuda.
Gemo di nuovo portando una mano sotto il mento di Emily che mi guarda con occhi da cerbiatto e questo mi fa gemere di nuovo.
In poco tempo vengo sulla sua mano che si lava subito.
Appena riprendo fiato mi avvicino a lei e gli do un bacio a stampo.
Entriamo insieme in doccia e io prendo una spugna e comincio ad insaponarla.
Sussulta quando arrivo al seno, dove mi soffermo di più.
Arrivo nel suo punto debole e ci passo la mano.
Subito la sua mano finisce nei miei capelli.La faccio mettere sotto il getto dell'acqua, una volta finito di lavarla e gli chiedo:
"Cosa vuoi? Dimmi cosa vuoi"Arrossisce di poco e la vedo avvicinarsi prima di dire al mio orecchio:
"La tua lingua"Questo mi basta per finire di lavarmi e farla uscire dalla vasca.
"Ah si la vuoi?" sussurro mettendogli l'asciugamano "e dove la vuoi?"
Cominciamo a camminare verso la sua stanza e appena arrivata in camera si leva l'asciugamano rimanendo totalmente nuda davanti a me.
"Dove solo tu puoi toccare"Queste parole mi bastano per prenderla e buttarla sul letto.
Emily
Sono sul letto con Jace sopra nudo e le mie gambe aperte.
Sento le sue labbra sulla mia intimità e questo mi fa gemere varie volte.
Dopo poco vengo e istintivamente mi rimetto addosso il lenzuolo che ci ha coperto sta notte.
"Cos'hai?" chiede jace sdraiandosi dietro di me.
"Niente, ora mi devo rilavare" sussurro ridendo.
Mi alzo e mi fermo davanti all'armadio, scelgo cosa mettermi e vado di nuovo al bagno.
Non so perché sto reagendo così, forse perché non capisco se è ancora arrabbiato o forse perché non capisco tutte queste attenzioni, non lo so proprio.
Nel frattempo mi sono vestita e ho scelto un semplice maglione nero abbastanza largo, dei jeans chiari e le mie amate reabook ai piedi.
Torno in camera e noto che anche Jace si è vestito così prendo il parka e la borsa e usciamo di casa.
Una volta in macchina cala il silenzio come anche al centro commerciale, l'unica cosa che fa capire che stiamo insieme è il fatto che ci teniamo per mano.
Qualche ora più tardi.
Abbiamo finito di fare i nostri regali ho preso a tutti cosa molto stupide:
a mio padre e a quello di Jace ho preso una cravatte, a mia madre delle cose per fare i dolci, alla madre di Jace una sciarpa che aveva visto (a detta di Jace), a mio fratello delle cuffie, ad Esther una collana, a Logan una maglietta della Jordan, a Clary una bambola nuova e a Jace (senza farmi vedere ovviamente) ho preso un anello nero grande da mettere sul medio, mi piace veramente molto.Dentro ho fatto incidere le nostre iniziali, spero che gli piaccia.
Ora stiamo tornando, anzi siamo praticmente arrivati.
Appena apro la porta di casa metto tutto in camera mia levando giacchetto e scarpe.
Non mi sento molto bene quindi mi siedo ai piedi del letto e metto le mani ai lati della testa; sento i passi di Jace farsi più vicino prima di sentire la sua voce dirmi:
"Va tutto bene?"Mi mancava la sua voce, abbiamo parlato pochissimo anche al centro commerciale.
"Perché non ci parliamo?" sbotto alzando la testa.
"Non mi hai più rivolto parola da quando sei venuta" urla lui levandosi il giacchetto.
"Questo non è vero" si che è vero.
"Giusto dico le stronzate" urla ancora lui.
"Non urlare" rispondi rimettendo le mani sulla testa.Lo sento sbuffare e allontanarsi, rimango così ma non perché aspetto che torni ma perché mi sto speriamo sentendo male.
Sento il mio corpo farsi più leggero, il respiro più pesante e affannoso mentre le lacrime cominciano a lasciare i miei occhi e il panico impossessarsi di me.
Non so veramente cosa fare.
"Emily apri gli occhi e mangia" dice Jace che si è appena chinato davanti a me.
"Non ti ho sentito arrivare" sussurro quando apro gli occhi.
Prendo un pezzo del tost che ha in mano e piano piano lo mangio tutto sotto il suo sguardo attento.
"Mi dispiace" dico continuando a piangere "sono una stronza"
"Shh non fa niente ora prendi questa" mi passa una pasticca, la riconosco sono i calmanti che mi da mamma.
Faccio no con la testa e metto le mani davanti alla bocca proprio come farebbe una bambina.
"Ne hai bisogno" dice ancora lui "poi ci mettiamo a dormire insieme"
Continuo a fare no con la testa mentre leggo la stanchezza degli occhi di chi ho di fronte.
"Riesco a stare calma anche senza quelli " rispondo con affanno.
"Non è vero Emily, ti prego è per il tuo bene""Ho solo bisogno di riposo non di quelle" dico ancora.
"Ti prego" dice ancora lui convincendomi.
Prendo la pasticca e mi metto sul letto, dopo vari minuti mi addormento.
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VOGLIO UN AMORE FOLLE
RomanceEmily, 19 anni, capelli rossi, occhi verdi e corpo mozzafiato, con un ragazzo all'apparenza splendido e una borsa di studio per una prestigiosa scuola...bhe non c'è che dire una vita perfetta si direbbe, ma che si nasconde sotto quel trucco e quelle...