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La sveglia suona, tento di spegnerla senza successo, arresa mi alzo diretta in bagno. Sono stanchissima, ma felice come una bambina a Natale. Primo mese insieme: primo concerto di Adan, mi dedica una canzone e poi facciamo l'amore senza rendercene neppure conto nel camerino. Non sono abituata a tutte queste gioie messe insieme, ma con una persona così accanto mi ci abitueró sicuramente. Mentre spazzolo i denti cerco il mio cellulare per tutta la casa, trovandolo non so come sotto il letto. Ci trovo un messaggio di Adan e una cinquantina sul gruppo whatsapp dei ragazzi dove non fanno altro che ringraziarmi per averli portati e a prendere in giro me e Adan.
Piccola sono estremamente felice di averti fatto conoscere il mio mondo, che la canzone ti sia piaciuta, e  fondamentalmente che tu esista.
Ps: se non è amore ci siamo molto, molto vicini.
Mi siedo per elaborare il messaggio appena letto. Tutto questo per me è ancora nuovo, ricevere così tanto affetto senza respingerlo, anzi, desiderandolo. Lo rispondo aggiungendo un numero infinito di cuori dai colori assurdi.
Vorrei iniziassero così tutte le mie giornate.
Scendo le scale del palazzo velocemente, con in testa "quando chiove". - E t sent mentre scinn e scal, e rirenn vai a faticá- canticchio a bassa voce per non svegliare tutto il condominio. Chiudo il portone, e felice mi avvio verso la libreria.  D'un tratto il rumore di una moto, della moto, interrompe il flusso dei miei pensieri. - Adan! Urlo correndo verso di lui che si è fermato sul ciglio della strada. Si toglie il casco lasciando uscire tutti quei ricci contenti di avere un po' di libertà. Lo abbraccio con forza, talmente tanta che è costretto a mantenere l'equilibrio per non cadere dalla moto. Sorride, eccome se sorride. Sono completamente stregata da lui, mi sento così in balia delle emozioni, così fragile.
- Hai tempo per un caffé bimba?- mi chiede con gli occhi dolce porgendomi il suo casco. - Fisso l'orologio sospirando per il sollievo. Grazie a dio sono in anticipo. Infilo il casco e aspetto che lui ne metta un'altro.
Tra una risata, un bacio e qualche battuta stronza al mio bar preferito passa un'ora, adesso devo proprio andare.
Adan paga il conto contro la mia volontà e scioglie il mio finto brocio con un'abbraccio. Ci dirigiamo veloci  al parcheggio mentre inizio ad indossare il casco.

 - Entro anch'io, ho bisogno di un paio di consigli da Fausto.-  Mi dice mentre parcheggia accanto all'ingresso della libreria. Entriamo insieme, sotto lo sguardo incredulo e felice di Maria, che da tempo ormai predicava di aprirmi all'amore  a tutti i costi, mentre io facevo finta di non ascoltare. Mi accomodo in ufficio lasciando Adan chiacchierare animatamente di libri con Fausto. Quel signore lo adora, è così bello l'effetto che fa questo ragazzo sulla gente. 

Passo la mia prima mezz'ora di lavoro a firmare scartoffie e ordinare articoli, come sempre d'altronde. Nella noia metto un po' di musica, la sua. Nel pieno del lavoro bussano alla porta, finisco di firmare l'ultima fattura e dico "avanti" sperando sia il mio ragazzo. 

- Come procede con il lavoro? - Ed eccolo qui, mi si presenta con un sorriso smagliante e quattro libri in mano. - Tutto bene, solite fatture- rispondo alzandomi per andare ad abbracciarlo. - Per caso hai intenzione di svaligiarmi il negozio?- Lo provoco indicando i libri che custodisce con cura tra le mani. - Si, il mio obiettivo è questo, mi hai scoperto.- Li appoggia sulla scrivania alzando le mani come ad ammettere il "reato", poi si avvicina, mi fa sedere sulla scrivania con una velocità impressionante e mi bacia. Mezz'ora senza le sue labbra e già ne sentivo la mancanza, sospiro mentre il bacio inizia a farsi sempre più passionale. con una mano mi accarezza la coscia, mirando sotto la mia gonna stretta. Io continuo a baciarlo spingendolo sempre più verso di me, come a divenire una cosa sola. L'idillio creato però viene spezzato dallo squillo fastidioso del telefono. - Che palle - Sbotto nervosa, mentre scendo dalla scrivania per ritornarci seduta dietro. Mentre rispondo a Nico che ha un problema con un'organizzazione di un Firma copie, Adan  viene dietro di me e lentamente mi massaggia il collo per calmarmi. Finisco la chiamata promettendo al mio dipendente di andare il prima possibile al piano di sotto per dargli una mano. - Mi dispiace, Nico ha un problema e m...- Mi interrompe con un bacio appassionato. - Devo preoccuparmi di questo Nico? Ti ho visto come ti guardava al mio firma copie. - Non riesco a capire se stia scherzando o meno, perchè pronuncia queste parole non troppo seriamente, ma nei baci e gli abbracci che le seguono si percepisce una piccola vena di gelosia. Scendiamo al piano di sotto, e appena mi vede Nico corre verso di me preoccupato per la riuscita dell'evento. Prima di entrare nel vivo di questa situazione Adan mi saluta, presentandosi anche al ragazzo spaventato. - Piccola, questa sera ho un piccolo showcase in una radio, ti vengo a prendere alle 20.00, porta anche i ragazzi se vuoi -  Gli sorrido, "non vedo l'ora" gli sussurro all'orecchio stampandogli un dolce bacio sulla guancia all'uscita della libreria. Sento Nico che mi chiama, e riesco giusto in tempo a vedere il ragazzo perfetto indossare quel casco nero super sexy e sfrecciare via.

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