È un giorno speciale oggi, perché oggi è il mio primo giorno nella mia nuova scuola.
Ho passato due anni nella scuola diciamo più "famosa" di Los Angeles, ma per motivi economici mi sono dovuta trasferire in Florida, passerò gli ultimi anni di liceo alla "High school Jakson Creech".
Mi mancano tanto i miei migliori amici, e penso che siano state le uniche persone a capirmi quando ero ancora con loro.
"Divertiti tesoro" mi augura mio padre facendomi scendere dall'auto "certo... contaci" sussurro alzando gli occhi.
Insieme a me ci sono tantissimi studenti che entrano a scuola, di mal umore come la sottoscritta. Sento tutti gli occhi puntati addosso, probabilmente perché non mi hanno mai vista.
Alcuni mi fissano con disgusto, altri in modo amichevole... non m'importa.
Entro all'ingresso e mi dirigo in presidenza per migliori informazioni, ma un momento... Dove si trova?
Chiediamo a qualcuno. Vado verso una ragazza dai capelli rossi e degli occhiali.
"Ciao" dico.
"Ciao" sorride amichevolmente.
"Ehm... Mi sapresti dire dov'è l'aula del preside? Sai, sono nuova in questa scuola"
"Certo! Sali al secondo piano, vai dritta, giri a destra, prendi la prima rampa di scale che vedi, giri a sinistra e alla quarta porta a destra trovi il preside" spiega velocemente, anche se non ho capito un tubo cerco di seguire le istruzioni per non fare una figuraccia.
La ringrazio e mi metto in cammino.
Salgo le scale come mi aveva detto, giro a destra, scendo con le scale, giro a sinistra e fin qui tutto bene...
Ho una pessima memoria, quale porta aveva detto? Quinta o quarta? In ogni porta non c'è scritto né la classe né niente.
Entro in una delle porte a destra del corridoio ed apro la porta.
Ops.
Aula sbagliata. Mi ritrovo davanti almeno una ventina di alunni che mi guardano straniti dalla mia azione.
"Eh, scusate io non..." balbetto imbarazzata.
"Tranquilla cara, cosa o chi stai cercando?" chiede la gentile professoressa.
"Ehm... l'aula del preside"
"È la stanza accanto"
"Grazie, buona continuazione"
"Non c'è di che"
Non mi sono mai sentita così tanto imbarazzata in tutta la mia vita.
Esco dalla classe, mi giro e vado a sbattere contro qualcosa facendomi cadere i libri.
Mi inginocchio immediatamente a prenderli, "potevi stare più attenta eh" sento dire da una voce calda e prepotente allo stesso tempo.
Mi alzo ed incrocio lo sguardo con il ragazzo a cui sono andata addosso.
Sbuffo e vado per andarmene ma la mia spalla viene toccata.
Mi volto e rivedo lui.
"Ehi, stavo scherzando" ammette sorridendo, perché pensa che me la sia presa? Gli rivolgo uno sguardo assassino e sbuffo.
"Non ti ho mai vista qua" dice "forse perché sono nuova?" rispondo "allora piacere, sono Nash Grier" porge la mano, "Kelly West, è un grandissimo piacere conoscerti!" ribatto sarcastica."Bhe, ora io devo andare... ci vediamo Kelly" ora posso andare felicemente in presidenza.
Busso alla porta.
"Avanti" incita una voce bassa.
Entro e vedo un uomo di pelle scura, in giacca e cravatta.
"Si sieda pure lì" indica la sedia davanti alla sua scrivania e mi ci fa sedere.
"Buongiorno, io sono Kelly..."
"So perfettamente chi è lei"
"Be', io sono la nuova studentessa della Jackson Creech"
"Lo so. Mi hanno parlato molto di lei, mi hanno detto che è molto brava nell'ambito scolastico, non solo nel comportamento, ma anche nelle materie che si eseguono"
"Diciamo di sì"
"Potrebbe aiutare gli studenti più in difficoltà"
"Potrei!"
"Bene, questo è il suo orario delle lezioni. Buona continuazione" mi da' un foglio con su scritte le varie materie e aule.
La mia prima lezione è quella di scienze. Non ci posso credere, è l'aula in cui ho fatto una figuraccia cinque secondi prima di aver incontrato... come si chiama? Ah giusto, Nash.
Mi faccio coraggio ed entro.Scusate per gli errori di scrittura o errori grammaticali♡
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I will return, promised.
Teen FictionKelly West, diciassette anni, è una ragazza simpatica, solare e sognatrice. Frequenta la terza liceo in una nuova scuola in Florida, là conoscerà un gruppo di persone che la faranno sentire a casa, tra cui Cameron, con cui legherà tantissimo.