Chapter fourty-three

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Alyssa

"Aly lo so che sei arrabbiata con la vita, con il mondo, e con tutto ciò che esiste, ma devi andare a scuola" disse Calum, dopo aver visto che ero ancora in pigiama nel mio amato letto. Da quando avevo litigato con Ashton non ero uscita di casa, ero rimasta qui tutto il giorno, senza andare a scuola. Con i miei avevo inventato alcune scuse per non andare a scuola, anche grazie a Calum.
"Cal posso rimanere solo oggi a casa? Giuro che da domani vado" dissi, mettendo la testa sotto il cuscino, cercando di convincerlo. "No, sono quattro giorni che ripeti questa scusa, è ora di alzarsi e andare a scuola. E tranquilla, non sarai sola. Ci sarò io al tuo fianco, e se incontreremo quel tizio se la vedrà con me" disse Calum. Peccato che il tizio era il suo migliore amico, che vedrà sicuramente!
Alla fine mi alzai, non potevo rimanere ancora a casa. Mi preparai velocemente, ed uscì con Calum.
"Aly se vedi il tizio dimmelo, ok?" disse Calum, una volta arrivati a scuola, ed io annuì, avvicinandomi sempre di più. Non so, la vicinanza di Calum mi dava più sicurezza. Calum lo sapeva, perciò mi avvicinò ancora, accarezzandomi il braccio. "Tranquilla, ci sono io" sussurrò, ed io sorrisi lievemente. Poi lo vidi. Quei capelli color miele li avrei potuti riconoscere ovunque. Accanto all'armadietto di Calum, si trovava Ashton, mentre guardava il suo cellulare.
"Aly ti va se andiamo da lui?" mi chiese Calum, facendo un cenno con la testa verso Ashton. Io annuì, di certo non potevo far capire a mio fratello che fosse lui il ragazzo. Ci avvicinammo ad Ashton. Appena mi vide i suoi occhi incontrarono i miei, e non so, sembrava incredulo di vedermi lì.
"Ciao Ash" disse Calum, ed Ashton lo salutò, poi puntò nuovamente il suo sguardo su di me. Cercai di non scoppiare a piangere, vederlo faceva ancora male.
"Ciao Alyssa...è da un po' che non ti vedo qui" disse Ashton. Cercai di non guardarlo negli occhi, così abbassai lo sguardo.
"Ha avuto l'influenza" rispose Calum.
"Oh, capisco" disse Ashton, ed io continuai a guardarmi le mani. Non vedevo l'ora del suono della campanella, per la prima volta in vita mia.
"Ed ora come stai?" domandò Ashton, continuando a guardarmi. Alzai lo sguardo, anche se per poco, e notai un velo di tristezza negli occhi di Ashton.
"Sto bene" risposi, rimanendo il più fredda possibile.
"Bene" rispose Ashton, ed io continuai a non guardarlo.
"Ragazzi devo andare in classe" dissi. Avevo bisogno di andare via da quella situazione. "Va bene, vuoi che ti accompagni?" domandò Calum.
"No tranquillo. A dopo" gli lasciai un veloce bacio sulla guancia e corsi verso la mia classe, senza dare il tempo a nessuno dei due di rispondere.

Spazio meh

Hey Everybody!
Che bella la domenica, sono ancora sul letto sotto le coperte, e rimarrò in pigiama tuuutto il giorno.
Comunque volevo dirvi che ho appena pubblicato una storia nuova su Luke, ed è ambientata nel periodo natalizio (quindi in questi giorni). Se vi va passate, mi farebbe piacere.
E nulla, spero che la storia vi stia piacendo.
Ciau gente💕

The girl of school's corridors|| Ashton Irwin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora