Prologo

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La guerra imperversava nei quattro regni: l'impero del Nord, il califfato del Sud, la repubblica dell'Est e l'anarchia dell'ovest. Tra questi il sud era quello dal territorio più vasto, ma il clima torrido e le frequenti tempeste di sabbia facevano si che questo fosse per la maggior parte desertico, la popolazione pativa la fame ed il caldo e il suo principe aveva mosso guerra contro la repubblica per ottenere le sue verdeggianti pianure, il nord d'altro canto era fiorente e dominato da un uomo spietato a cui poco interessava la salute dei suoi stessi sudditi, ciò che lo aveva mosso alla guerra era stato solo il desiderio del potere. In tutto questo le città dell'ovest e dell'est si erano solo trovate in mezzo. 

Nel mondo degli spiriti si discuteva e si rimaneva a guardare la distruzione e la morte che queste continue guerre portavano agli esseri umani, ma tra loro erano davvero in pochi a preoccuparsene, avevano visto città cadere ed estinguersi nel corso di millenni, da tempo si erano ormai disinteressati di ciò che accadeva a quei popoli. Era nato da poco un nuovo spirito a seguito delle preghiere di molti uomini che avevano paura della notte scura che celava il male fra le sue ombre: lo spirito della luna. Questo non comprendeva perché i suoi fratelli fossero così disinteressati ai dolori degli uomini, si sentiva vicino a loro e vedere la morte che colpiva perfino donne e bambini in quelle guerre ingiuste la rendeva triste.

Decise così, non senza trovare opposizione da parte dei fratelli più grandi e saggi, di scendere sulla terra e rimediare ai mali che la attanagliavano e trovare il modo di far terminare quelle guerre che devastavano i regni ormai da anni. Nonostante la giovane età lo spirito della luna era un'abile combattente e fronteggiava più di cento mortali con in mano solo il suo arco bianco donatogli dal padre il giorno della sua nascita.
I popoli dell'est e dell'ovest la affiancarono subito nelle sue intenzioni e gli bastò usare la sua magia per rendere più fertili i territori del sud e garantire al popolo del principe una vita migliore, in cambio questi cesso le guerre in atto e proclamo una pace duratura coi popoli vicini. Dopo aver ottenuto l'appoggio dei tre popoli si diresse al palazzo reale del re del nord, certa di poter parlare con lui e convincerlo a fermare quella sanguinosa guerra, qui il re la aspettava per trattare le condizioni per la pace certo che qualsiasi cosa avesse chiesto gli sarebbe stata concessa pur di ottenerla.

Un villaggio dell'est per aiutare la principessa le aveva donato una piuma appartenente alla grande aquila reale, protettrice ed effige del regno, essa aveva il potere di rendere il corpo leggero tanto da suggerire chi la portasse con se che stava volando. Uno dei villaggi a sud donno alla principessa un destriero capace di correre veloce come il vento, instancabile e compagno fedele, nessuno al di fuori di lei avrebbe potuto salire sulla sua groppa. Infine i ribelli dell'ovest le donarono una maschera intagliata nel legno di un albero bianco, questa aveva il potere di celare e preservare uno spirito anche dopo che la morta era sopraggiunta.

Per scortarla durante il lungo viaggio che attraversava le vaste terre gelate del nord alla dea fu affiancato un nobile cacciatore che aveva viaggiato per tutto il regno e conosceva tutte le strade più sicure e rapide per raggiungere la destinazione.
Così i due giovani partirono per il Regno del nord, dimora dell'Imperatore.

Accadde qualcosa che però nessuno si sarebbe aspettato, i due giovani si innamorarono follemente l'uno dell'altra, ma tra loro non poteva esserci nulla di simile, se la dea si fosse innamorata e si fosse unita ad un mortale avrebbe perso tutti i suoi poteri diventando a sua volta una mortale e non avrebbe più potuto fare ritorno nel mondo degli spiriti dove i fratelli attendevano ancora il suo ritorno.                                                                                                                 Entrambi i giovani a conoscenza del proprio amore dovettero allontanarsi e decisero di dividersi, ma ogni qual volta la dea si trovasse in pericolo lui accorreva in suo aiuto. I due faticavano a resistersi, ormai da settimane non si guardavano più negli occhi, per evitare che le loro azioni fossero dettate dal cuore anziché dalla ragione.
A due giorni di distanza dalla meta il giovane fu ferito da dei briganti che volevano saccheggiare le loro risorse, lo donna riuscì a scacciarli e corse dal cacciatore per curare la sua ferita, si accamparono nella foresta e la dea curo il cacciatore. Durante la notte il cacciatore si svegliò in preda ai brividi della febbre, fuori dalla tenda la donna osservava il cielo stellato e pregava i fratelli perché non accadesse niente al suo amato.
Quando questi sopravvisse alla notte la donna lo strinse fra le braccia e quando lui si accorse di stringere fra le sua la persone più importante della sua vita e impotente difronte ai sentimenti che dilagavano nel suo cuore poggiò le labbra su quelle di lei, la donna sorpresa e scossa da quel gesto si allontanò, sapeva di non poter stare con un mortale, non avrebbe più potuto tornare a casa. Ma ora che lui era nel suo cuore quale era la sua vera casa?
Il cacciatore sorrise e avvicinando le labbra all'orecchio di lei sussurrò che l'amava. Incapace di resistere a ciò che sentiva o di celare ancora i suoi sentimenti al suo amato sigillò quelle parole fra di loro con un secondo bacio, rimanendo stretta fra le sua braccia per la notte e quelle a venire.

Arrivati al castello entrambi i giovani furono accolti dal re e rifocillati dopo quel lungo viaggio, poi entrambi furono scortati al suo cospetto per trattare le condizioni per la pace. Ma il re non appena vide lo spirito della luna si innamorò della sua bellezza, per lui diventò come un'ossessione, non riusciva più a mangiare o a dormire la notte.
La donna ignara dei sentimenti del re si sentiva al sicuro e protetta tra le braccia del suo amato.
Il re impotente difronte a quell'ossessione convocò nuovamente i due giovani al suo cospetto, entrambi accettarono ignari delle intenzioni del re e sicuri che avrebbe decretato la pace.
Una volta arrivati, la donna si avvicinò al re e chiese cosa fosse successo, infatti i due si preparavano a partire e a comunicare a tutti che la guerra era finita, il re annunciò che le cose erano cambiate, se la dea voleva la pace allora doveva acconsentire a sposarlo.

Nel regno tornò la pace, in onore della dea fu eretto un tempio, nessuno fu mai a conoscenza dell'amore nato tra i due giovani e gli abitanti del regno erano convinti che la donna fosse sparita dopo aver assolto il suo compito e di essere tornata a vegliarli dall'alto come aveva fatto fin dall'inizio.


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⏰ Last updated: Sep 27, 2017 ⏰

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La maschera della deaWhere stories live. Discover now