Finché io e te abbiamo noi ||Benjamin Mascolo|| #wattys2019

CAPITOLO 6

Quante stelline per il capitolo?😘

Lavo i piatti quasi distrattamente mentre Lorenzo è impegnato a guardare i cartoni animati in salotto. Non riesco a smettere di pensare a quello che mi ha detto in macchina solo poche ore fa e non riesco a smettere di interrogarmi su come possa aver saputo quelle cose. Le mie domande non hanno nessuna risposta e di sicuro mio nipote è l'ultima persona alla quale chiedere spiegazioni per non rischiare di tirare di nuovo fuori l'argomento. Appena siamo arrivati a casa, sto parlando di circa due orette fa, ho sistemato Loris sul divano che stava dormendo beatamente e ho subito chiamato Lucas. Mi ha risposto nonostante si trovasse al lavoro perchè temeva fosse successo qualcosa e quando gli ho raccontato ciò che mio nipote mi ha detto in macchina è rimasto senza parole. E' la seconda volta che accade una cosa del genere e nessuno dei due riesce a spiegarsi per quale motivo Lorenzo di punto in bianco ha deciso di tirare fuori queste cose.

Parlandone con il signor Giovanni, io stessa sono arrivata alla conclusione che -portando mio nipote nel punto in cui il mio migliore amico è morto- quest'ultimo è riuscito a trasmettergli i suoi ricordi. Tutto questo perchè già dalla sua nascita ero convinta che c'era un legame che li legasse, inspiegabilmente. Il mio psicologo non ha saputo darmi un vero e proprio consiglio o una spiegazione a tutto questo, si è limitato a scrollare le spalle senza riuscire a dire una singola parola, perchè crede che tutto ciò è solo nella mia testa. Come può una persona morta prendere contatto con un bambino o ancora essere collegati tra loro pur non avendo nessun legame di sangue? E' una cosa strana e bizzarra, una di quelle che possono succedere soltanto nei film e non nella vita reale.

Lucas invece è dell'idea che ciò che racconta Lorenzo li ha vissuti come un sogno mentre era nella pancia di sua madre e devo dire che la sua osservazione mi fa riflettere visto che nei due episodi che ha citato in macchina lei era incinta. E probabilmente se ha detto quelle cose mentre eravamo dal mio migliore amico è stato perchè c'era anche nel momento in cui lui è morto e di conseguenza in quelli dopo, quando darmi la colpa era tutto ciò che riuscivo a fare. Si, pensando razionalmente, mi rendo conto che tutto ha molto più senso. Mi stupisce però il fatto che pur non essendo ancora niente era capace di capire cosa succedesse all'esterno. Bah, la natura!

Un improvviso conato di vomito mi sale dallo stomaco e consapevole di non riuscire a trattenerlo chiudo l'acqua del lavandino prima di correre come una matta verso il bagno. Rigetto tutto quello che ho mangiato per pranzo nel water mentre mi tengo i capelli per non sporcarli.

Con la coda dell'occhio intravedo Lorenzo sulla porta che però non si avvicina. Mi osserva da lontano. "Stai bene, zia?" mi chiede mentre mi sale un altro conato che mi fa rigettare dell'altro cibo. Maledizione, deve avermi fatto male la panna dei tortellini o qualcosa che ho mangiato questa mattina.

Annuisco tirando lo sciacquone prima di sedermi senza forza sul pavimento e mi asciugo la bocca con la mano. Può anche essere causato dal troppo stress, dai pensieri negativi che mi affollano la testa o Dio solo sa cos'altro. Il primo pensiero però è che sia stata la panna dei tortellini visto che mi è venuto subito dopo aver pranzato.

"Sei tutta bianca in faccia" mi dice Lorenzo venendo verso di me per poi sedersi sulle mie gambe incrociate. Mi sento morire.

"Probabilmente mi ha fatto male qualcosa o ho preso il virus" faccio spallucce in risposta alla sua osservazione. Mi sento completamente senza forza e la stanza ha preso a girare.

"Pure io ce l'ho?" mi chiede mio nipote quasi con paura e mi sforzo di sorridergli per tranquillizzarlo.

"No" scuoto la testa avvolgendo le braccia attorno al suo piccolo corpicino. "Ti senti bene tu?" gli chiedo accarezzandogli il volto e concentrandomi sul suo viso per cercare di mandar via questo fottuto giramento di testa.