~John~
Come hai potuto? Come hai potuto Sherlock?
Sei morto, te ne sei andato ,e non come quando ogni tanto prendi e te ne vai a pensare al tuo ultimo caso per poi tornare alle ore più improbabili esaltato, con me che ti aspetto, perchè io ti aspetto sempre. Questa volta te ne sei andato davvero, e nessun consulente investigativo entrará da quella porta questa notte, sorridendo come un bambino che è riuscito finalmente ad avere il gioco che tanto desiderava, nessuna testa riccioluta rimarrá delle ore a spiegarmi felice come sia arrivata alla soluzione del caso, non mi troverò a dover chiamare Lestrade per informarlo per poi essere mandato male per la tarda ora, le nostre risate non riempiranno più il 221B che adesso mi sembra troppo grande per me, da solo. Non ti correggeró più perchè hai sbagliato per la milionesima volta il nome di Greg.
Non accadrá piú niente di tutto questo. Perchè tu sei morto. E non ti sei fatto ammazzare, no, ti sei suicidato, hai mandato a puttane tutto ciò che avevi fatto, tutto ciò che avevamo fatto insieme in questi anni. Perchè Sherlock?
Avremmo messo tutto a posto, io e te, insieme come abbiamo sempre fatto, avremmo ripulito il tuo nome. Perchè nessuno potrá mai convincermi che tu mi abbia mentito. Nessuno.
Io non ero un motivo sufficiente? Eh Sherlock? Non ti bastavo io? Non ero un buon motivo per continuare a vivere? Evidentemente no.
È strano sai? Pensare a te che ti suicidi, se me l'avesse raccontato qualcuno non ci avrei mai creduto, insomma, non è proprio da te. Tu, che il giudizio degli altri non ti ha mai nemmeno sfiorato, così diverso, troppo per tutti, troppo per tutto il mondo. Forse erano solo apparenze, forse stavi male, e se così fosse mi dispiace Sherlock, avrei davvero dovuto capirlo, avrei potuto aiutarti e adesso non saresti sotto terra, il tuo cellulare non sarebbe rotto sul tetto del Bart's e il tuo sangue non avrebbe mai macchiato il marciapiede, io non avrei avuto nessun funerale al quale andare e tu staresti ancora qui, a prendermi in giro per quello che scrivo sul mio blog.
Non so se riusciró mai ad andare avanti dopo questo, ti sei tolto la vita, e l'hai tolta anche a me.~Molly~
Ancora non ci credo Sherlock, ti sei rivolto proprio a me per aiutarti in questo folle piano.
È andato tutto bene, sei "morto".
E con te sono morti anche Greg, che vivrá divorato dai sensi di colpa per essersi lasciato influenzare dalle calugne sul tuo conto, John, che non riuscirá più a rimuovere l'immagine del suo migliore amico che salta da quel maldetto tetto.
Adesso sorrido a pensarci, ma tu e John mi siete sembrati sempre più che amici, non so se sarai mai in grado di amare Sherlock, ma penso che con John tu ci veda molto vicino.
Se non è amore non so cosa sia. Forse non l'amore convenzionale, non siete una coppia normale, che si tiene per mano e festeggia San Valentino, no. Siete una coppia che ride sulla scena di un omicidio, si tiene per mano solo quando scappa da un arresto, che insiegue taxi e mangia cibo Italiano a lume di candela.
Ti ho sempre amato Sherlock ma non penso tu te ne sia mai neanche accorto. Mentre mi preparavo per andare al tuo funerale, ero felice, felice perchè ero l'unica a sapare che tu fossi vivo, l'unica della quale ti eri fidata per il piano, avrei visto John e non avrei provato invidia, perchè per una volta avevi scelto me e non lui.ma quando sono arrivata... ho visto John piangere distrutto e mi sono sentita un mostro, avrei preferito scomparire o setterrarmi, pur di non vedere John piangere sulla tua lapide e non potergli dire la veritá. L'ho abbracciato e sono stata anche arrabbiata con te per un secondo, avevi scelto me e non lui, e l'avevi fatto soffrire. Avevi scelto me, ma non ne ero più così felice adesso.~Greg~
Avevi ragione tu, mi sono lasciato influenzare e adesso tu sei morto.
Preferirei di gran lunga averti qui ad insultarmi e a prendermi in giro per essermi lasciato abbindolare, a ridere di me perchè non sono riuscito a risolvere un caso per poi portarmi la soluzione dopo neanche un paio d' ore.
È incredibile come tutto ciò di cui io mi sia sempre lamentato di te adesso mi manchi terribilmente. Non mi chiami più mentre dormo per chiedermi un caso, non mi compari più alle spalle facendomi rischiare un infarto durante un sopralluogo, non fai scappare in lacrime i miei sottoposti, non litighi con Anderson.
Sai, Anderson è sempre stato antipatico anche a me. Non sai di tutte quelle volte che tornati in commissariato mi chiudevo nel mio ufficio e ridevo ripendando a te e ad Anderson.
È tutta colpa mia, avrei dovuto crederti, se ti avessi creduto fin da subito adesso tu saresti qui, John sorriderebbe ancora, Molly sarebbe ancora capace di guardarci senza scoppiare in lacrime. Quasi non riesco più a guardare in faccia Myc, mi ricorda te, anche se siete diversissimi avete gli stessi occhi. E a guardare quegli occhi non posso che sentirmi terribilmente in colpa.~Sherlock~
Non avrei mai pensato di poter soffrire di nostalgia, non avrei mai pensato di poter star male non vedendo qualcuno, eppure.
Eppure sono qui, in questa cittá sperduta seduto per terra appoggiato al muro di legno a pensare a ciò che mi sono lasciato alle spalle, a John, a Greg, alla signora Hudson e persino a Molly.
Cosa staranno facendo? Che pensieri stupidi che sto facendo, mi sembro una ragazzina di 12 anni in crisi ormonale.
Ma non ho il tempo nè la voglia di rimproverami.
John probabilmente stará lavorando come Gary.
Chissà se dopo la mia mancanza John indaga per conto suo, non gliel'ho mai detto ma secondo sarebbe capace...meglio di Anderson.
Okay forse non è esattamente un complimento considerato che qualunque sosa sarebbe meglio di Anderson.
Rido da solo nella stanza buia.
Mi vibra il cellulare in tasca
Come stai?
MH 2:00 A.M.
Mycroft, da quando sono in missione fuori ha sviluppato una grande simpatia per queste domande stupide e banali...
Bene
S.H. 2:01 A.M.
...e io per le risposte idiote e scontate.
Quanti ne mancano ancora?
MH 2:03 A.M.
Butto uno sguardo alla lista
2
SH 2:05 A.M.
Solo due. Due figli di puttana mi separano dal tornare a Londra, dal tornare a casa.
Casa, cos'è casa? Nella mia testa si focalizza l'immagine della signora Hudson con un vassoio di tazze di The, John seduto sulla sua poltrona che aggiorna il blog, Greoff che entra di fretta nell'appartamento con delle carte riguardanti un caso in mano, Mycroft dietro di lui, a prima vista può sembrare non c'entrare niente, che si siano incontrati salendo le scale e siano arrivati alla porta insieme, ma poi si notano le loro mani, le dita incrociate e lo sguardo che si scambiano appena entrati.
Dio mi sono imparentato con un membro di Scotland Yard...
Rido di nuovo e non riesco a fermarmi, ecco cos'è casa.
Presto riuscirò a tornare, dovessero volerci anni tornerò a casa, non ho intenzione di rinunciare alla mia, alla nostra casa.
E in fondo, sono anche io una vittima del mio suicidio, sono anche io uno che resta.*angolo autore*
Ehm yas. Piccolo sclero che mi è venuto in mente riguardando la puntata in cui Sherlock parla del suicidio e tira fuori quel bellissimo discorso.
E niente spero piaccia😊
-Izzy
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metti giù le mani dalla tua vita
Fanfictionla morte di Sherlock vista dai punti di vista di chi è rimasto. inspirata alla frase di Sherlock sul suicidio che adoro troppo