CAPITOLO 45

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Cercherò di aggiornare presto..non ho tanta voglia di vivere in questo periodo.
C'erano 7 ragazzi che si avvicinarono a noi tranquillamente e Alex disse:

-Qualcuno ha qualche idea sulla loro identità?

-A differenza loro non conosco i loro nomi..ma ho un forte presentimento che siano i nostri cari amici Killers.

Disse Ryan. I ragazzi arrivarono a 3 metri da noi, li riconoscemmo

-Hei, fate una festa?

Disse Zac. Tutti lasciarono un sospiro di sollievo, è soltanto il ragazzo che aveva giocato con noi a calcio una serata.

-Porca puttana, fate una festa.

Disse il biondo.

-Arrivate come i Kil..mmh voglio dire, non ha importanza lasciate stare.

Rispose Lisa. I sette ragazzi si guardarono tra di loro, come se ci stessero prendendo per idioti, poi il mio sguardo incrociò quello di Zac, dopo di che abbassò lo sguardo verso la mia mano intrecciata a quella di Bradley, alzò la testa e mi fece un sorriso amichevole. Intanto gli altri parlarono tra di loro, non prestavo attenzione a ciò di cui parlavano. Ero troppo occupata a pensare al perché Zac mi guardava come se fosse...deluso?

-Allora, andiamo a mangiare? Ho troppa fame.

Disse Josua.

-Idem, venite con noi ragazzi?

Chiese Alis.

-Ehm, abbiamo delle cose da fare, magari un altra volta. Siamo semplicemente passati e vi abbiamo visto.

disse il ragazzo un po' scuro.

-Andiamo,in ogni caso siete qui.

Ribatte Alex.

-D'accordo.

Disse il secondo biondo. I ragazzi salirono con noi nelle macchine in cui c'era posto,tutte le auto erano piene , mancava solo Zac. Volevo invitarlo a venire con noi, ma Bradley mi trattenne sussurrando al mio orecchio:

-Noi andiamo da un altra parte.

-Ma non possiamo lasciarlo qui.

-Eh ragazzi, non fa niente se avete un altro progetto. Vado con gli altri.

Faccio un sguardo disturbato a Bradley per fargli repplicare che non ci avrebbe disturbato accompagnarlo.

-Non ti preoccupare,è di strada.

-Vi ho detto che..

-Insisto.

-d'accordo.

Durante il viaggio Zac e Bradley parlarono delle partite di calcio che ci sarebbero state di li a poco, durante una discussione Bradley mi prese la mano, mi voltai verso di lui e mi accarezzò la mano con il pollice, gli sorrisi e vidi nello specchietto Zac voltare lo sguardo dalle nostre mani verso l'esterno, ha uno sguardo diverso di me dalla sera del parco.

Arrivati davanti il ristorante di Laurent, Zac ringraziò Bradley e ci augurò buona serata.

-Ora dove andiamo?

Domandai.

-Vedrai.

-Sei snervante quando dici ''Vedrai''.

-E tu invece quando fai domande di cui sai benissimo la risposta.

-Non lo so mai..

Dissi con voce da cane bastonato.

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