Era passata poco più di una settimana da quando erano arrivati i due ispettori. Harry era sempre agitato quando si trovava vicino a Draco, e sapeva che prima o poi avrebbero dovuto parlare della loro serata, ma semplicemente non era pronto a farlo. Non era certo di voler dire ad un essere tanto bello che non si ricordava della loro folle notte di sesso, né tanto meno voleva essere ritenuto dal biondo un ubriacone che ci provava con il primo che gli capitava sotto tiro.
Avevano iniziato il primo caso dopo tanto tempo: una donna sui venticinque anni era stata assassinata a Central Park. Dalle prime analisi fu dedotto che era una straniera di origini russe, in vacanza con il fidanzato per festeggiare il loro terzo anno insieme.
Come sempre la squadra del giovane Weasley era partita con carica, pronta a voler dimostrare il proprio valore, ma ormai era passata una settimana e non avevano ancora scoperto dove si trovasse il fidanzato della vittima.
Quel venerdì sera Harry era l'ultimo rimasto in ufficio, si faceva luce con la piccola lampada sulla sua scrivania mentre il buio nella stanza lo abbracciava. Davanti a lui dodici fascicoli, ognuno contenente le informazioni necessarie per la riuscita del caso - secondo il corvino -. Erano le due passate quando gli occhi iniziarono a chiudersi per la troppa stanchezza e una mano gli si posò sulla spalla facendolo urlare leggermente dalla paura "signor Malfoy." sussurrò dopo aver trovato gli occhi grigi dell'altro
"L'ho spaventata, signor Potter?" chiese il biondo notando poi le immense cartacce di fronte a lui "ancora a lavoro?"
"Si." rispose Harry passandosi stancamente una mano sugli occhi "come mai lei è ancora qui, invece?"
"Stavo andando a casa, le consiglio di fare lo stesso."
"Si, metto apposto qui e vado. Buonanotte."
"Buonanotte." rispose Draco uscendo dalla piccola stanzetta. Harry sospirò iniziando a raccattare le proprie cose decidendo di portarsi il lavoro a casa - per non essere disturbato da altri-. Prese il giubbotto di pelle e si diresse all'uscita del piccolo edificio aggiustando la valigetta nella quale aveva riposto i vari fascicoli poco prima. Scese le piccole gradinate - che sembravano così vuote ora che nessun dipendente le stava occupando per parlare con qualche amico di un altro dipartimento-. Uscì dalla porta girevole davanti la hall e rimase impressionato nel vedere il suo capo fuori al freddo, con le mani nelle tasche che saltellava leggermente per cercare di riscaldarsi.
D'altronde Draco lo aveva aspettato per tornare a casa con lui - per un passaggio, ecco. Si ricordò di quando, la sera precedente - durante il loro piccolo discorso al bancone del locale -, il corvino gli aveva detto "non guido." per poi uscirsene con un sorriso "perché?" aveva chiesto il biondo bevendo un po' del suo aperitivo
"Sono stato bocciato undici volte all'esame di guida." rispose "l'esaminatore ha detto 'sei un pericolo pubblico, Potter. Se la facciamo passare faremo noi il crimine, non lei!' o una cosa del genere. Ah, tanto quel Piton mi era antipatico." e Draco rise. Non era molto a suo agio con persone di dubbia provenienza, ma con quel Potter si trovava proprio bene. Gli aneddoti divertenti lo erano di più se la persona che te li raccontava era capace di metterti a tuo agio e - in casi eccezionali - se riusciva a ridere di se stessa e dei propri errori senza pensare 'poteva andare peggio'. Draco odiava con tutto il cuore quella frase.
Era veritiera, non aveva nulla da ridire su questo, ma per lui le persone dovevano sempre dare il meglio di loro stesse ed era giusto. Era giusto se arrivato il fallimento ella si rattristasse, era giusto che pensasse che era un incapace, perché significava che non si era sforzata abbastanza. E il biondo era così severo soprattutto con se stesso. Molte volte aveva sbagliato nella vita, molte volte si era detto che era stato un inetto, molte volte si era rialzato più forte di prima. E lui proprio questo vedeva in Harry: uno spirito che ad ogni difficoltà diveniva più forte... o forse lo era già divenuto abbastanza.
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Just a Game - Drarry Fanfiction
FanfictionHarry James Potter lavora come poliziotto a New York, in un piccolo edificio malmesso. Lui e la sua squadra vengono derisi tutto il giorno, poiché non sono in grado di risolvere alcun caso. Per questo motivo, viene affidata loro una coppia di ispett...