VENTITRE

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Bum
Bum bum
Bum
Bum bum
È il rumore che continuo a sentire nella mia testa. Mi sento come se qualcuno mi avesse colpita con una padella. Perché mi sento così? Ho bevuto troppo ieri sera e ho preso una brutta sbornia? Ma niente, non mi ricordo. L'unica immagine che ho nella testa è che stavo in un bagno per terra e con qualcuno. Chi era?E poi perché ero in un bagno?
"Sara!" apro gli occhi di soprassalto ed ora mi ricordo tutto! Lei era disperata, piangeva e poi ha smesso di respirare.
"Ehi ehi calmati, l'hanno portata all'ospedale. Sta bene!" una voce cerca di tranquillizzarmi
"C-cos" cerco di chiedergli perché lui sia qui.
"Ho visto Piano correre agitato e poi ti ho sentita urlare" lo guardo sorpresa "quando sono arrivato in bagno eri in panico, stavi per cadere svenuta ma prima che battessi la testa ti ho presa" non capisco lo stesso
"Ma non eri arrabbiato con me?" chiedo sempre più confusa
"Perché dovrei? Dopotutto sei sempre mia sorella" e perché allora aveva quel atteggiamento da arrogante nei miei confronti..
È proprio carino il tuo fratellone!
NO! Non lo è, doveva tirare fuori le palle e non lo ha mai fatto!
Ma prima che possa ribattere veniamo interrotti da Matteo.
"Oh per fortuna che ti sei svegliata! Come stai, piccoletta?" chiede accarezzandomi il viso con movimenti dolci e gentili, come quelli che dovrebbe fare un fratello..
"Io sto bene! Dimmi piuttosto di Sara, come sta? Respirava? Si è ripresa?" Teo mi spiega ogni cosa, da quando è arrivata l'ambulanza fino a quando l'hanno portata via. Durante tutto ciò mio fratello biologico è rimasto lì fermo ad ascoltarci.
"Quindi ora se dici passiamo nella vostra camera, raccogliamo dei vestiti per Sara e andiamo in ospedale"
"Sisi sono d'accordo" dico alzandomi dalla panchina su cui ero distesa "Ciao Matt" però lui mi ferma afferrando il polso
"Quando avrai sistemato tutto, potremmo parlare?" non lo guardo e non rispondo "Ti prego Meg, solo un'ultima volta.." annuisco veloce e mi lascia il polso, mi lascia andare via, mi lascia andare dalla mia amica.

"E per ultimo ti abbiamo preso la felpona del Verona. So che ti piace perché è bella comoda" finisco di mostrare alla mia amica tutti i vestiti che io e Teo abbiamo raccolto dalla nostra camera.
"Megan voleva portarti tutto l'armadio perfino un vestito da sera! Dimmi che te ne fai di un vestito, eh?"
"Non si sa mai!" dico offesa e mentre io e Piano ci riprendiamo, vedo Sara smettere di sorridere.
"Senti Teo che dici se ci vai a prendere un thè per tutte e due?"
"Ookay, vado subito!" e, come un buon amico, capisce che ci deve lasciare da sole per fare una chiacchierata tra donne.
Mi siedo a bordo del letto con gli occhi rivolti verso la mia amica, ma lei continua a guardare fuori dalla finestra della sua camera d'ospedale. C'è un silenzio insolito tra di noi, non succede mai..
"Osmany" che c'entra Juanto? Ma prima che le ponga domanda, lei continua il suo discorso "mi ha lasciata. È per questo motivo che piangevo e ho avuto un attacco di panico"
"Ma come.." non so cosa dire, che cazzo ha combinato Juanto? Come si permette?
"Non mi succedeva da quando giocavamo insieme, ti ricordi?" e come posso dimenticare quei momenti..
"Perché ti ha lasciata? Ti ha dato una spiegazione? Perché io posso fargli male se vuoi"
"È colpa mia" come può esserlo? "Il fatto che non stiamo insieme apertamente, che mi lamento di Glenda e altri problemi che a quanto pare io non avevo capito" alcune lacrime scendono dal suo viso ma se le asciuga subito e so che ora cercherà di fare la finta faccia sorridente del tipo 'passerà tutto, sto bene'.
"Senti, so che stai male per questo..non devi fingere con me. Quello che ha fatto Osmany non lo capisco e secondo me nemmeno lui è sicuro di questa scelta. Vedrai che ritornerà in se e capirà di aver fatto una gran cazzata a lasciarsi andare una come te! Se non lo farà, ci sarò io a spaccargli il culo ed a starti vicina con il gelato della consolazione pronto! Basta solo che continui a respirare, siamo d'accordo?" inizia a ridere lievemente e ne sono felice. Di solito è lei l'amica dai discorsi di incoraggiamento.
"Grazie Megan!" le stringo la mano e resto così finché non chiude gli occhi e si lascia andare dal sonno.

"Cosa diremo agli altri?" io e Matteo siamo fuori in una saletta d'aspetto vicino alla camera di Sara. Lui mi stringe a se con il suo braccio che mi cinge la vita e io ho la testa appoggiata al suo petto.
Stiamo pensando a come spiegare che Sara ha avuto un attacco di panico causato dalla rottura con il suo ragazzo. Certo sarebbe facile se ci fosse solo la squadra, ma saranno presenti anche Gianlorenzo e Angelo. Bella merda!
"Diremo quello che è successo, omettendo ovviamente il fatto che ha scatenato l'attacco" non mi va di mentire su cosa le è capitato.
"Hai ragione, però meglio che ci diamo una sistemata. Se ci vede Blengini così potrebbe pensare male e non solo lui!"
"Che vuoi dire?" gli chiedo scostandomi dal suo abbraccio
"Simone, il tuo ragazzo ti ricordi? O hai preso veramente una botta alla testa e credi che sia questo bel uomo davanti a te il tuo ragazzo?" mi chiede Teo con quella sua faccia maliziosa
"Dai scemo! So a chi ti riferisci, ma non capisco il perché. Sa che siamo molto amici"
"Andiamo Megan, mi basta vedere da come ti guarda che quel ragazzo è innamorato perso di te. E se solo una persona osa avvicinarsi a te è finita! Gian la ucciderebbe" Simone innamorato di me? Sì, stiamo insieme ma non ci siamo mai confidati niente di così serio.. Arrossisco al solo pensiero e come sempre il Brodo di Becchi qua presente lo nota!
"Megan Anderson! Sei INNAMORATA anche tu!"
"Teo, non urlare cazzo! Svegli tutti!"
"O nono piccoletta, non puoi sfuggire più al mio interrogatorio!"
"Ragazzi!" una voce a noi familiare ci porta a girarci tutti e due e, per mia fortuna, a interrompere il nostro discorso. È Ivan che si sta avvicinando a passo svelto, quasi correndo.
"Che cosa è successo? Come sta? Si è ripresa?" lo zar continua a tempestarci di domande, così non appena tutta la squadra ci ha raggiunto, compresi Angelo e l'allenatore, iniziamo a raccontare ogni cosa.
"Così eccoci qua. Ora si sta riposando, ha bisogno di stare un po' da sola" concludo guardando tutti, anzi non proprio tutti dato che Osmany non ha risposto a nessuna chiamata e nessuno ha idea di dove possa essere. Ogni ora Ivan prova a chiamarlo ma scatta sempre la segreteria telefonica. Dovrei essere preoccupata per lui, tuttavia l'unica cosa a cui penso è che ha fatto soffrire Sara e non ho voglia di vederlo in questo momento..
Mentre Blengini, Angelo e alcuni ragazzi sono andati a mangiare qualcosa al bar, io Teo e altri siamo rimasti seduti nelle poltrone della saletta a parlare.
Io sono seduta tra lo zar e Simone, quest'ultimo mi tiene la mano e continua a creare dei piccoli cerchietti nella mia mano con il pollice. Anche se piccolo, è un gesto dolce che mi fa venire delle piccole scariche nel corpo.
"Hai mangiato qualcosa?" chiede preoccupato
"Prima ho bevuto un the ma sono apposto. Non ho molta fame" rispondo appoggiandomi a lui, perché si sono stanca e credo che tutto lo stress si stia sciogliendo e trasformando in stanchezza.
"Dovresti tornare in camera e dormire" cerca di convincermi a tornare, ma io voglio restare vicino a lei, alla mia amica. Però ha anche ragione, dovrei dormire almeno qualche oretta
"Aspetto Davide, il fratello di Sara, e poi ti prometto che andrò a riposarmi" mi guarda contento della mia decisione "ma solo se tu verrai con me" concludo la frase e lui resta sorpreso
"C-certo, se tu vuoi!" le sue guance  per la prima volta arrossiscono veramente, Giannelli imbarazzato?
Mi piace questa cosa, vuol dire che anche io ho potere su di lui e non solo lui su di me!
Che ragazza perversa che sei!
"Mi scusi dove si trova la camera di Sara Garozzo?" chiede una voce molto agitata che mi riporta alla realtà. Un ragazzo moro, alto, con un accento particolare sta chiedendo informazioni all'infermiera.
"Chi lo vuole sapere? È un parente?"
"Se sono un parente?! Eccome se lo sono! Ora può dirmi dove si trova!" inizia ad urlare e capisco che è il momento di intervenire. Gli vado vicina e, appoggiando una mano sulla sua schiena, attiro la sua attenzione "Le chiedo scusa, lui è Davide, il fratello di Sara. Lo posso portare io alla camera" l'infermiera acconsente, così lo porto alla porta della camera di sua sorella ma non entra. L'unica cosa che fa è guardarmi e abbracciarmi?
Okay, questo sì che è strano!
"Ehm Davide?" ma lui continua ad abbracciarmi e accarezzarmi la schiena con gesti fin troppo gentili, poi sussurra un grazie distaccandosi da me.
"E di cosa?" chiedo confusa da questo suo comportamento.
"Di esserci in questo momento, di esserci per lei!"
"Lo faccio con piacere! Dopotutto la considero come parte della mia famiglia, come se fosse mia sorella" apriamo la porta e guardiamo Sara che dorme beata, come se non fosse successo niente. Davide entra, si siede affianco a lei e le scosta i capelli dal viso con gesti affettuosi.
So che è da egoisti e da stupidi, ma vorrei essere al posto di Sara. Lei ha Davide un fratello modello, ha una famiglia unita, affettuosa, gentile. La mia sono solo dei pezzi rotti.. Chiudo la porta per lasciargli un po' di privacy e raggiungo tutti gli altri, ma prima l'istinto mi dice di fare una chiamata.
Prendo il cellulare e compongo il numero che conosco ancora a memoria dopo anni.
Lo sento squillare, ma per ora nessuna voce risponde. Squilla squilla, niente nessuno..
"Pronto?" eccolo! Ha risposto! "Chi parla?"
Si ma dí qualcosa ora che ti ha risposto!
"Sono io, Megan!" faccio un respiro profondo. Calmati è solo una telefonata!
"Meg, hai richiamato.." ha una voce triste, ma contenta allo stesso tempo
"Certo, dopotutto resti sempre mio fratello"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 01, 2017 ⏰

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