“Allora siamo d’accordo? Emma non deve sapere nulla di tutto questo.” Disse il ragazzo entusiasta.
“Tranquillo Henry, tutto chiaro.” Rispose Mary Margaret facendogli l’occhiolino.Regina mise le braccia attorno al petto, riluttante. “Non ho ancora capito che cosa ci faccio io qui.”
“Mamma è una sorpresa per il compleanno di ma, considerala l’operazione Emma.” Le ridisse Henry con un sorriso che non avrebbe mai avuto una fine.
E Regina non sapeva resistere a quel sorriso, le avrebbe fatto fare di tutto. Anche se ciò avesse voluto dire ‘dover intrattenere la bionda per tutta la giornata’ lasciando che suo figlio, i babbei e la loro mascotte pirata organizzassero tutto il necessario per la sua festa.La mora sospirò, “Va bene!” poi ci pensò su, come se si fosse persa qualcosa. “Ma cosa diavolo le faccio fare per un’intera giornata?”
Henry direzionò un occhiolino verso David e Mary Margaret, stando bene attento a non farsi notare dalla madre adottiva. L’ex maestra gli sorrise cosciente, mentre David –come al solito- chiese spiegazioni che la moglie gli promise di dare presto.“Ho preparato un programma di cose che potreste fare e che sono sicuro possano piacere ad Emma, potresti semplicemente seguirlo.” Le disse estraendo dalla tasca un foglio stropicciato e scarabocchiato.
Lo porse alla madre che, guardandolo di traverso, si apprestò a leggere.“E tu sei sicuro che queste siano cose che piacciono ad Emma?” chiese interrogativa, mentre ancora guardava le parole di fronte a lei.
“Certo, ne sono più che sicuro” sorrise ancora Henry, consapevole del potere che aveva.
“Detto questo,” iniziò Mary Margaret guardando l’orologio “Regina, dovresti andare a prenderla alla stazione, il suo turno finisce tra poco.”
“Giusto,” sbuffò ancora la mora, prendendo il suo cappotto. “Devo anche farle da autista.”Salutò tutti e uscì dall’appartamento dei Charmings, lasciando la squadra numero 2 –come Henry li aveva denominati- ad occuparsi della preparazione della festa di quella sera.
Salita in auto maledisse infinitamente suo figlio e quella sua espressione da cane bastonato, l’avrebbe convinta a fare l’impossibile; perfino passare più tempo del dovuto con Emma Swan.
Passò da Granny’s dove prese la colazione per entrambe, dato che era sicura che la bionda non avesse fatto toccato cibo. Come David le aveva precedentemente detto, Emma era andata in centrale presto quella mattina, aveva scambiato il turno con il padre per svolgere delle pratiche in sospeso. E avendo convenuto con il suo vice che sarebbe stata solo qualche ora, come suo regalo di compleanno, avrebbe terminato presto.
Pagata la colazione e quasi fuori il locale, si ricordò che avrebbe dovuto provvedere anche al pranzo, se avessero voluto mangiare qualcosa. E, non sapendo cosa Emma avrebbe deciso di fare, tornò sui suoi passi e ordinò le solite schifezze che la bionda ingurgitava troppo spesso e, per lei, un’insalata molto verde, decisamente più salutare.
Arrivata davanti la stazione, prese un grosso respiro e con il sacchetto della tavolacalda tra le mani, scese dalla sua vettura. Il rumore dei suoi tacchi era assordante, sbattevano sul pavimento della centrale di polizia come le lancette di un orologio: puntuali e precise. Come ad indicare il suo arrivo, ad indicare la prontezza che avrebbe dovuto avere chiunque l’avesse incontrata, la sua paura nell'incontrare quella che sì, poteva essere la Ex regina cattiva, ma comunque una donna di grande potere.Entrando nella sala principale, vide Emma concentrata a compilare quei documenti di cui suo padre le aveva parlato. Regina non si annunciò immediatamente, semplicemente stette a guardarla: il modo in cui prestava attenzione nello scrivere quelle informazioni.
Come la punta della sua lingua andasse a poggiarsi sul labbro superiore ogni volta che, pensierosa, cercava le parole per esprimersi. E Regina glielo aveva visto fare spesso. Tanto spesso che era come se lo cercasse ogni volta che guardava il suo viso, era come se volesse comunque ricordarlo nonostante lo avesse impresso nella mente.
Nonostante avesse ogni minimo dettaglio di quella donna nella mente.
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•𝕳𝖆𝖕𝖕𝖞 𝖇𝖎𝖗𝖙𝖍𝖉𝖆𝖞 𝕰𝖒𝖒𝖆 𝕾𝖜𝖆𝖓•
Fanfiction"Non ho ancora capito che cosa ci faccio io qui." "Mamma è una sorpresa per il compleanno di ma, considerala l'operazione Emma." Le ridisse Henry con un sorriso che non avrebbe mai avuto una fine. E Regina non sapeva resistere a quel sorriso, le avr...