Chapter one hundred and twenty-six

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Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli, l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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"Eccoci qua" disse aprendo la porta di casa sua

"Come amo questa casa" esclamai correndo dentro

"Ti vuoi fermare un momento?" disse correndomi dietro

"No" dissi continuando a girare da tutte le parti

In un secondo me lo ritrovai alle spalle. Sentivo il suo respiro un po' più pesante del normale. Aveva corso per venirmi a prendere.

"Ciao Harold" dissi girandomi verso di lui come avrebbe fatto una bambina

"Dio ti prego se mai avremo una figlia non come lei" dissi ridendo e guardandomi

"Non preoccuparti sono inimitabile" dissi ridendo come una matta

"Sarebbe un tantino impossibile con due te" disse sorridendo

"Mi trovi impossibile?" domandai fingendomi irritata

"Sei impossibile, è diverso" disse con un immenso sorriso

"Non è vero! Non sono impossibile" replicai

"Si che lo sei" replicò a sua volta

"NO" ribattei cercando di rimanere seria

Mi allontanai da lui e mi misi a gambe incrociate a sedere sul divano, dandogli appositamente le spalle.

"Per questo sei mia" disse avvicinandosi a me

Lui sapeva quando dannatamente amavo quel suo maledetto modo di fare quando gli mettevo il 'broncio' per farmi tornare a sorridere. Mi faceva perdere tra le sue dolci parole, talvolta fin troppo dolci, ma mi ci perdevo lo stesso. Erano così sincere. Così vere.

"Sei stata la mia sfida fin dall'inizio. E sarei pronto a scommettere, anche adesso, che se e quando perderò questa sfida sarà solo per colpa mia" sussurrò

"..."

"Ciò significa che non accadrà mai, perché sei la cosa più bella che mi sia capitata" aggiunse

Lentamente mi girai. Era esattamente dietro di me.

"Harry" quasi sussurrai

"Ti amo. Ti basta sapere questo?" mi sussurrò

"E a te basta sapere che se io fossi in te non rischierei di creare troppi casini tra noi?" domandai con un briciolo di esitazione

"Uhm?" fece stranito

"Mi uccideresti, ricordati queste mie parole. Se mai un giorno deciderai che io non sano più abbastanza per te, o semplicemente deciderai che non hai più voglia di me, non farò tutto il casino che ti aspetteresti che farei. Ricordatelo Harry" spiegai con estrema serietà

"Ma..." tentò di replicare

"Era solo per dire. È inutile che io lo neghi. Tu e quei tuoi stupidi occhi mi avete portato via, mi state facendo vivere in un universo parallelo. E anche quando i tuoi occhi decideranno di smettere di guardarmi con la stessa intensità di adesso io continuerò a vivere in questo universo parallelo" sospirai a lungo

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