Love Actually♥

Chapter one hundred and thirty

Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli, l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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"E.." sospirò con un filo di voce

Si fermò. Non disse nessuna altra parola e mi abbracciò.

Non so quanto durò quel nostro abbraccio, so solo che duro il giusto tempo per riuscire a farmi realizzare il tutto.

Dentro di me c'era un'altra creatura. Cioè, era qualcosa di impensabile. Ero la persona più felice del mondo ma anche la più disperata e triste allo stesso tempo.

Un figlio è la cosa più bella che ti possa capitare nella vita, lo sapevo bene. Poi un figlio mio e di Harry. Non avrei desiderato altro. Ma era troppo presto. Avevo appena 18 anni.

"Che...cosa hai intenzione di fare Bene?" domandò con esitazione

"Quante probabilità ho che il test sia sbagliato?" domandai scuotendo la testa

"Direi non molte..." disse abbozzando un sorriso

Mi guardai un momento intorno facendo roteare gli occhi al cielo.

"Andiamo in ospedale" dissi ad un certo punto alzandomi

"Ora?" chiese stranita

"Devo averne la certezza. Potrebbe essere solo un errore e queste potrebbero essere solo tutte coincidenze" sospirai

"Okei" sospirò non convinta

Corsi verso la cabina armadio e presi le mie scarpe. Me le infilai velocemente, presi la borsa e uscimmo di casa.

C'era un uragano dentro di me. Morivo dalla voglia di sapere se era vero oppure no. Non nego che se a quel punto fosse venuto fuori che non lo ero avrei tirato un sospiro di 'sollievo' ma allo stesso tempo sarei rimasta delusa.

Non sapevo più che cosa fare.

Arrivammo all'ospedale e subito chiedemmo ad un'infermiera di una ginecologa. Marti che conosceva sempre tutti conosceva la figlia di questa signora, quindi ci fece entrare subito.

Le spiegai tutto quanto per bene e poi mi fece un'ecografia.

"Allora?" chiesi ansiosa

"Quanti anni hai detto che hai tu?" domandò compilando della roba

"18 ma...potrei sapere insomma le cose?" domandai con insistenza

"Sei incinta" disse sorridente

Uno strano sorriso si dipinse anche sul mio volto. Lo volevo? Non lo volevo? Non lo sapevo più nemmeno io.

"Di quanto?" domandai pensierosa

"Quasi tre settimane..." disse sorridente

"Come?" domandai con voce spezzata

"Si e se vuoi posso dirti anche di che sesso è.."

Ormai mi dava del tu visto che ero stra agitata appena ero entrata e per calmarmi dovette comportarsi con familiarità.