prologo

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È un sacco difficile trovare l'inizio di una storia, soprattutto di questa storia.
Magari posso iniziare col dire di essere nata con il seme della stupidità più sviluppato del normale, quindi per me è assolutamente naturale dire cose al momento sbagliato, fare delle gran belle figure di cacca e tutto ciò che di bizzarro possa accadere.
Ora vi starete sicuramente chiedendo che cosa può accadere di strano durante una semplice uscita tra amiche, bè con me non si è mai in una botte di ferro.
Siete curiosi di sapere quel che successe quel giorno e nei giorni seguenti? Bè allora non vi resta che leggere la mia storia!!
Buona lettura a tutti coloro che avranno fegato di leggerla XD

'' ehi Eleonora allora esci per un gelato?''
Eh quel già che quel giorno mi sarei dovuta vedere con le mie amiche e, come consueto me né ero scordata.
" tra una decina di minuti sarò lì!'' Risposi immediatamente.
Chiusi il libro che stavo studiando e con la bici mi recai nel posto da noi prestabilito.
Aprì la porta, le vidi sedute ad un tavolo al centro del locale, mi fecero segno e le raggiunsi.
Purtroppo in quel poco tragitto: porta-tavolo, né combinai una delle mie.
Andai a sbattere contro un cameriere che stava servendo ai tavoli, i gelati volarono dal vassoio e andarono a spiaccicarsi un po' sul mio vestito, in parte sulla sua divisa e naturalmente pure addosso ai malcapitati clienti, che si trovarono testimoni di una delle mie tante disavventure.
Alcuni di loro si misero a strillare per via dello "scatto" improvviso e naturalmente occhiatacce, rimproveri e risolini generali non mancarono.
L'unica che mi riuscì fu quella di scusarmimi, avevo le guance in fiamme.
Presi dei fazzoletti per cercare di rimediare all' accaduto, ma nessuno volle farsi toccare da me. A quel punto, fu il cameriere a prendere la situazione in mano ed andò a prendere strofinacci e scopa per pulire il gran casino.
Sotto gli occhi divertiti dei presenti andai a sedermi e aspettai qualcuno che venisse a prendere l'ordine.

'' bene la frana ambulante è arrivata!'' Esclamò la mia amica Marilena.
" dai Mary  non fare l'esagerata.. lo sappiamo bene che Eleonora lo ha fatto apposta per avere le attenzioni del bel barista!'' Questa volta a parlare fu Paola e, come ben avrete capito le mie amiche adoravano un sacco prendermi in giro.

'' ecco qui chi si vede!'' Esclamò qualcuno altro alle mie spalle, conoscevo benissimo quella voce: apparteneva ad Amerigo, il mio vicino di banco, che purtroppo per sua sfortuna conosceva benissimo i miei modi di fare.
Amerigo, considerato da tutti quanti i nostri compagni di classe lo stronzetto, figlio di papà, con me invece si è comportato sempre in modo ottimo. Col passare del tempo divenimmo amici, passavamo le ore di studio a chiacchierare, a ripassare insieme le lezioni più difficili e farci scherzi cretini.
Stranamente tutti ci scambiavano per coppia, anche se fortunatamente non lo eravamo.
'' dimmi tutto!'' Proferì ancora rossa di vergogna.
" i danni quindi non li fai solo in classe, ma ti fai riconoscere ovunque!''
" né avevi dubbi?''
" ormai non mi stupisce più nulla. Ma non pensavo avessi una vita sociale!''
" pure tu fai il simpatico? Io invece non ti credevo da gelateria.''
" ogni tanto ci sta. Via io levo il disturbo. Ci vediamo domani!'' Disse andandosene, ma prima lanciò una lunga occhiata a Paola, che dal canto suo divenne viola come il colore di capelli che si era appena fatta.
" Ele ci devi dire qualcosa?'' Mi chiesero non appena Amerigo se né andò.
" riguardo?'' Domandai stupita, non riuscivo a capire dove volessero andare a parare.
" non sapevamo avessi un fidanzato!''
" ma di fatti, lui è solo un amico!''
" dici sul serio?'' Questa volta fu solo Paola a farmi la domanda, dato che Marilena era impegnata a leggere il messaggio che le era appena arrivato, probabilmente era Giacomo, il suo moroso storico, infatti stavano insieme già da tre anni.
" certo. Cioè tutti ci scambiano per coppia, anche se non capisco perché lo facciano. Però non è affatto il mio tipo anzi. Non è che per caso lui ti interessa?''
" ehm... no assolutamente..'' rispose imbarazzata.
" ma guarda che non c'è nulla di male ad avere una cotta per una persona.'' Si intromise Marilena.
" si infatti. Poi se vuoi posso darti una mano.''
" no grazie. Riesco a trovarlo da sola il ragazzo.''
" si, le ultime parole famose!''
E dopo tutto ciò continuammo a parlare degli argomenti più disparati, tra cui il tanto temuto esame di maturità.
Noi tre siamo amiche dai tempi delle elementari e abbiamo frequentato le medie insieme, ma per le superiori abbiamo purtroppo scelto corsi diversi, ma non per questo la nostra amicizia si è dissolta o altro, anzi si è solidificata ancora di più.
Il tempo quel giorno volò e ad una certa ora tornammo a casa.

Il giorno seguente mi svegliai presto ma come sempre con poca voglia di andare a scuola.
Una volta in classe presi posto in fondo all' aula e dopo qualche minuto arrivò pure il mio amico.
" buongiorno!''
" buongiorno!''
Ci salutammo.
" hai fatto altri casini ieri?'' Mi chiese divertito ripensando al mio numero.
" ti sembrerà strano, ma fortunatamente no!''
" dai forza raccontami delle tue amiche!''
" di chi vuoi sapere in particolare?'' Domandai stupita, non sapevo che qualcuna di loro avesse stregato il suo cuore.
" quella senza occhiali.''
" Paola, quella coi capelli viola?''
" si esatto lei.!'' Esultò felice.
" non dirmelo Ame. Ti sei preso una bella sbandata giusto?''
" mi aiuterai vero?'' Mi supplicò.
" ok certo. Ma ad una condizione: se le spezzi il cuore ti castro!''
La sua reazione fu fin troppo bella e, se avesse avuto la coda sicuramente si sarebbe messo a scodinzolare dalla felicità.
Eggià, qui tutti si accasavano, men che la sottoscritta, sospirai: chissà se l'uomo perfetto esisteva pure per una come me!

NDA: ciao ragazzi. Come state? :)
Come promesso eccomi qui con una nuova storia. Vi piace? La devo continuare?
Bene detto questo vi lascio. Ciao buona lettura, buona scuola e buona vita!
Bacio Je ♥

diario di una sfigata! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora