04-10-2017
Volo da te, non penso a niente se non a guidare con il sorriso sulle labbra e l'amore nel cuore,
e ci sono quasi, la strada ormai la conosco a memoria e potrei farla ad occhi chiusi.
Ci sono... ci sono, giro l'angolo , scendo la strada, svolto a sinistra ed eccomi.
C'è sempre silenzio quì, speriamo che venire da te non sia fuori luogo, rischio, ma ho voglia di farti una sorpresa e di vederti, è passato un mese, e ho bisogno di guardare i tuoi occhi, di abbracciarti, vorrei dirti tante cose, vorrei sdoppiarmi e creare un'altra me per poterti dire tutto, ho bisogno di te, e voglio stare dove sei tu. Almeno per un po'.
Guardo verso il portone della tua casa e di colpo mi pietrifico, ti vedo lì di spalle, e dietro di te un uomo che ti costringe con qualcosa in mano a salire le scale...
Oddio! Cosa succede! Mi giro prendo il mio cellulare mentre mi nascondo, ma guardo con la coda dell'occhio mentre il portone si richiude e non ti vedo più e ho già paura di quello che sta succedendo...
"Pronto! ho bisogno di aiuto , subito!"
"prego mi dica..."
"sono a Brescia in via Padre Leopoldo 10, ho appena visto la mia amica costretta da un uomo a salire in casa sua minacciata con un coltello presumo, l'uomo aveva una cosa in mano, dovete mandare subito una pattuglia, subito! Sbrigatevi altrimenti se la tocca io lo uccido."
"sig.na non faccia niente, pronto... pronto!"...
Avevo già riattaccato...
metto via il cellulare e vado verso il portabagagli della mia auto, apro e prendo un peso da 3 kg,
chiudo e corro via verso il portone che per fortuna è ancora aperto, salgo su e trovo anche la porta accostata di casa, entro piano e nel soggiorno non c'è nessuno e sento una voce provenire dalla camera da letto e dei lamenti strozzati, con circospezione e senza farmi sentire entro e lui è su di lei e le tiene fermo con una mano il suo braccio sinistro e con l'altra le tiene il coltello vicino al collo...
" stai ferma e non ti succederà niente..."
mi avvicino e vedo nei suoi occhi la paura, mi vede, per un attimo mi guarda con gli occhi spaventati...
mi butto addosso a lui e cingo il suo collo con il mio braccio e gli faccio sentire il peso tra il collo e la testa.
"Fermo! Lasciala subito! lasciala o ti spacco il peso sulla testa così non potrai far più del male a nessuno, merda! Lasciala ti ho detto!"
" Ohh e tu chi sei? la sua guardia del corpo? "
lo tiro a me, mi giro e lo spingo verso la porta e mi frappongo tra lui e lei
è uno spiantato, che non ha nè arte e né parte, per fortuna forse
"vattene via" gli dico
" altrimenti cosa mi fai?" mi dice beffeggiandomi anche
" ti spacco il peso , vattene !"
"Oddio che paura, guarda che io ho un bel coltello e del tuo peso me ne frego"
"bene vattene via e non succederà niente a nessuno"
la cosa importante era che io fossi tra di loro a proteggere lei dietro di me, e la sentivo vicina che tremava, il mio Amore forte vicina a me che aveva paura, e mentre per un secondo la guardo per farle sentire che c'ero ecco che in un attimo entrano i carabinieri e si lanciano sulla porta della stanza
"Fermo!" ma lui si spaventa, si avvicina a me e mi colpisce infilzandomi lo stomaco e sfilando il coltello...
" ahhhhhhh !!!" il mio grido di dolore