"Lils, lo facciamo?"
"Non dovremmo"
"Ma lo faremo lo stesso"
"Puoi giurarci!"
☆.☆
Los Angeles. Estate.
"Dunque, la casa è questa" due ragazze si stavano muovendo silenziosamente per la via buia.
"Rimango io a fare da palo. Tu vai a curiosare, lo so che è più forte di te. Solo, stai attenta alla quantità di cose che prendi. Te ne concedo massimo 7"
"Ma non mi basteranno mai!"
"Lo so, ma il buon gusto, per mio tramite, impone un limite"
Con aria circospetta, entrarono. La casa era buia, ma si riusciva a distinguere la sagoma delle cose, almeno quanto bastava per non inciampare nei mobili e non andare a sbattere contro le pareti, le chitarre, gli abiti, i quadri, che potevano essere nei legittimi alloggiamenti, quanto in posti completamente diversi, a seci da di chi fosse l'ultima persona ad avere varcato la porta. Jared caos, Valery ordine. Erano state fortunate: non si sarebbero rotte l'osso del collo su un Oscar come fermaporta.
Passarono per una cucina desolantemente vuota, per un enorme salone della musica affollato di chitarre e presieduto da un pianoforte, infine raggiunsero la sterminata camera da letto -che sembrava più una camera-di-tutto - ed infine raggiunsero la loro meta: un enorme, caotico ed affollato guardaroba.
"Eulalia?" La voce di Isil era bassa, ma perfettamente udibile nell'abitazione deserta.
"Si Isil?" La risposta non tardò ad arrivare.
"Viva?"
"Si certo, non sono ancora diventata un gatto vampiro od un estraneo... perché?"
"Sono già passate due ore... dovremmo andarcene prima che... troppo tardi" qualcuno aveva aperto la porta.
"Prima che... tardi?" Ripeté Eulalia perplessa. Era troppo presa a rimirare una sgargiante giacca turchese per connettere.
"Voi chi siete?" Domandò una voce maschile, adulta e nota. Il padrone di casa. Jared Leto.
"Ah... capito!" Realizzò alla fine la ragazza nel guardaroba.
"Isil, echelon fino al midollo" si presentò la prima, entusiasta e prossima allo svenimento per l'emozione.
"Eulalia, migliore amica dell'echelon"
"E siete qui perché...?" Si informò l'uomo. Insomma, trovarsi due sconosciute in casa non era la massima aspirazione di nessuno.
"Perché hai un giardaroba spaventoso ed io ho una amica matta" fu la risposta di Isil.
"Hai un guardaroba spaventosamente bello!" Corresse l'altra.
Al celebre attore/cantante/regista/Apollo-solo-sa-che-altro non rimase che sorridere della sitiazione assurda. "Il mio magnifico guardaroba ringrazia sentitamente. E adesso che si fa?" Domandò cono curiosità.
"Isil, posso rubarti l'idolo per un po'?" La ragazza non attese una risposta dalla migliore amica e si addentrò fra l'abbigliamento, turandosi dietro un entusiasta Jared.
Un'ora dopo, i due avevano provato decine di di combinazioni diverse e la pazienza ed il buon gusto di Isil erano arrivati al limite.
"Jared, ti adoro, sei il mio idolo, ma ti brucio il vestiario..."
☆.☆
Al telefono
"Jay, che succede?!?"
"Nulla di particolare, chiedono di te e della tua consorte"
"Ma sono le tre del mattino!!!"
"E allora? Ho una echelon in casa che chiede di te minacciando con un fiammifero il mio prezioso guardaroba e la sua amica che apprezza i miei gusti!"
STAI LEGGENDO
visite inaspettate
Fanfiction"Isil, lo facciamo?" "Non dovremmo" "Ma lo faremo lo stesso" "Puoi giurarci!"