16/ottobre/2017
matsuhana,
(i personaggi li ho leggermente cambiati, quindi mi spiace ma non sono più i due giovincelli nello stesso club di pallavolo, ma bensì due sconosciuti di scuole differenti)regola numero uno,
Il suo sguardo era assente e annoiato, mentre attraversava a grandi passi come era solito fare l'entrata della stazione da cui sarebbe partito lo stesso treno che prendeva da mesi e mesi. La cartella pesava sulla sua spalla, mentre il suo pollice scorreva sullo schermo del cellulare senza che lui ne fosse veramente interessato.
Fece passare sotto i propri occhi qualche articolo di giornale, giusto per sapere cosa stava accadendo intorno a lui, ma era qualcosa che ormai faceva più per abitudine che per curiosità e voglia di farlo, e più spesso del previsto finiva per leggere senza ricordare davvero il contenuto degli articoli.
Era un comune martedì mattina, quando arrivò alla stazione leggermente prima del suo solito orario. La sua uniforme era stropicciata: probabilmente aveva fatto giusto in tempo ad asciugarsi dopo essere stata lavata, senza poter essere stirata a dovere. La cartella che teneva sulla sua spalla conteneva solo la metà dei libri che in realtà ci sarebbero dovuti essere, e i capelli erano spettinati ma questo non era nulla di nuovo.
Nonostante fosse in anticipo, a guardarlo appariva così indietro. Sembrava come se fosse uscito di fretta e furia, eppure aveva ancora una ventina di minuti prima di prendere il proprio treno. Si portò una mano al colletto della camicia, sistemandosi meglio la cravatta che era sempre troppo stretta, e lasciò vagare lo sguardo per la stazione.
Il ragazzo alzò gli occhi dal cellulare come se si sentisse richiamato, con forza, dal mondo che lo circondava. Ripose l'apparecchio nella tasca dei pantaloni, alzando poi in alto le braccia per stiracchiarsi e le sue labbra si spalancarono in uno sbadiglio esagerato.
niente baci.
E in quel momento, le due paia di occhi si incontrarono. Come se si fossero chiamati, si voltarono a guardarsi nello stesso istante, fino a cercare di capirsi nei loro sguardi. Ma com'era possibile? In fondo, erano soltanto due semplici ragazzi che per la prima volta si vedevano in quella stazione in un martedì mattina.
Eppure un angolo delle labbra di Matsukawa si alzò, rivelando un mezzo sorriso dall'aria maliziosa, e allo stesso modo il tinto ricambiò con uno sguardo che sembrava dire le stesse cose che il moro pensava. Non aveva idea di chi fosse, eppure provava l'intenso desiderio di sentirlo vicino.
Nel giro di un paio di minuti entrambi lasciarono cadere le proprie borse scolastiche sul pavimento di quel freddo bagno, mentre Hanamaki si spingeva in avanti. Ma una mano fermò le sue intenzioni, e un silenzioso silenzio gli rivelava la prima regola di quel gioco "niente baci."
regola numero due,
Le mani del tinto si muovevano con esperienza e velocità. Matuskava sorrise all'idea di aver incontrato qualcuno che come lui apprezzava quel gioco. Passò la sua mano sui capelli rosa dell'altro, pensando che curioso colore per un ragazzo. Ma la sua mente si concentrò poco su questo, quando sentì il suo membro essere liberato e successivamente assaggiato dalla bocca di uno sconosciuto.
Gettò la testa all'indietro, chiudendo gli occhi e cercando di trattenere i gemiti per non essere sentiti dalle persone che sarebbero potute entrare in quel bagno. La lingua dell'altro si muoveva così bene, e pensò che quel giorno sarebbe stato più difficile del solito trattenersi.
Lo sentì prendere tutta la sua lunghezza nella bocca, e poi farla uscire ancora. Con forza rispinse la testa dell'altro contro la propria intimità, facendo ricominciare quel gioco.
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hearts of paper ✓
Short Storyuna raccolta di one shot sulle mie coppie preferite di 'haikyuu!!' " mi sono sempre chiesto, il giorno in cui mi sarei svegliato senza te al mio fianco, chi avrebbe raccolto le mie lacrime? " |♡| sono presenti: daisuga, iwaoi, bokuaka, tsuk...