Gli spifferi entrano dalla finestra di camera mia e mi entrano nelle ossa facendomi battere i denti. Il mio nome è Teodosio Passiflora, ho insegnato per molto tempo, scritto alcuni libri, sia di saggistica che di narrativa, ma ciò che per me ha segnato maggiormente la mia vita è l'amore. Ogni volta che iniziavo un nuovo poeta o un nuovo scrittore mi soffermavo sempre sul suo concetto di amore, a volte da giovane ci perdevo in cima anche una decina di lezioni. Mi accorgevo sempre che ai ragazzi non interessava nulla di questo argomento mentre le ragazze prendevano dalle mie labbra. Scusa caro lettore, ma non ti ho parlato dell' opera, questo diario infatti è il mio ultimo libro e spero tu possa interessarti ad esso soprattutto perché è un libro che parla di quotidianità, parla delle mie storie d'amore, della mia infanzia e della mia adolescenza, vedrai non ti annoierai. Riprendendo il discorso precedente, io amavo insegnare, anche se non tutti erano interessati alle mie lezioni. Io ho ottant'anni suonati, sono in pensione da 15 anni, solo da una vita invece. Tutti pensano che non mi sia mai sposato o fidanzato perché ero troppo impegnato nello studio, invece fu per una promessa fatta a Dio, un voto. Ora c'è un piccolo particolare che renderebbe tutto questo un'idiozia, il mio forte ateismo. Quando parlavo di voto ai miei amici, mi ridevano in faccia dicendomi che non ero mica un monaco, mi offrivano un bicchiere e mi dicevano di provarci con la barista. Mi davano del deviato, dell' omosessuale se non lo facevo, che schifo l' ignoranza. Ero offeso anche perché difendevo a spada tratta gli omosessuali, sostenendo che non ci fosse nulla di innaturale in loro, nessuna malattia, semplicemente a loro piacevano gli uomini o le donne, in caso di omosessualità femminile. Capite bene che l'ambiente culturale degli anni 50 non era certamente il migliore per sostenere idee simili. Mi vidi più volte respinto da un posto di lavoro a causa delle mie idee, ma dopo alcuni tentativi verso i 26 anni venni assunto e divenni professore liceale a Torino. La mia permanenza lì perdurò fino ai primi anni 70, quando mi trasferì in un paesino di montagna lontano da ricordi dolorosi. Penso che per oggi possa bastare mio caro diario, buonanotte.
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Memoriale di un vecchio solitario
General FictionTeodosio Passiflora è uno scrittore, storico ed ex professore. Giunto oramai agli ottant'anni non si sente più in forma e sente che la fine è vicina, allora incomincia a scrivere quello che definisce il suo ultimo libro: un diario. In esso rievoca t...