Il giorno seguente fu faticoso. Come tutti i giorni dopo praticamente. Ma il 25 Maggio, fu davvero terribile: era il mio primo giorno di lavoro, dovevo andare a fare la visita medica per i nazionali nello stesso orario di lavoro, dovevo studiare, passare da Jackson e ristrutturare le stanze della casa.
Andai a scuola presto per studiare il più possibile in biblioteca. A me e a Derek era permesso non partecipare alle lezioni e rimanere lì perché lui doveva tornare in Francia e io avevo i nazionali.
Studiammo dalle 8:00 di mattina fino alle 3:30 del pomeriggio. E mentre uscivamo
"Shepard! " l'unica voce che non volevo sentire: quella di Michelle Adams; bionda, bassina con tacchi smisurati, viso perfetto e borsa nera firmata Chanel."Adams! Vuoi schioccare le dita per noi?"
Dissi ironica"Ahahaa, divertente. Senti, ho bisogno che tu faccia in modo che Jackson domani alle 10 in punto sia al centro del campo da football, dato che sei la sua ragazza..." disse sorridendo. E l'ultima volta che sorrise così archittetava qualcosa.
"Contaci ochetta." dissi girando sui tacchi e dirigendomi verso la porsche. Feci salire Derek e ci dirigemmo alla biblioteca in cui lavoravo.
"Cosa voleva? Non ho capito" è vero che aveva vissuto un anno qui...ma non conosceva ancora tutte le parole. Così in francese li risposi:
"Niente, voleva fare un brutto scherzo a Jackson, facendo sembrare che sia stata io la mente di tutto""Ah OK. Bella la risposta comunque."
"Grazie"
Dissi scoppiando in una risata isterica per la mente stupida di Adams, contagiando Derek.****
"Non mi hai mai detto il motivo per il quale conosci bene il francese." disse Derek interrompendo la mia canzone preferita
"Bhè oltre al fatto che ho fatto corsi pomeridiani e l'ho studiato a scuola, mio zio, il fratello di mio padre, ha sposato una donna francese e perciò lei me lo ha insegnato. Adesso vivono a Lyon." dissi malinconica. Mio zio era davvero speciale per me. Mi ha insegnato a volare da sola senza aiuti.
"Wow. Bella Lyon. Li vedi ancora? " disse curioso, li si illuminarono gli occhi. Mi sciolsi, era davvero tenero.
"Purtroppo no Derek, come ho già detto vivono a Lyon, se fossi rimasta più tempo a Parigi sarei potuta andare a trovarli. Ma adesso scendo siamo arrivati. Prenditi cura della mia bambina. " dissi riferendomi alla macchina
"Tranquilla, è in buone mani." facendo l'occhiolino scese dalla macchina e andò al posto del guidatore sfrecciando via.Bhè...niente da perdere no? Dovevo solo entrare e fare ciò che mi piaceva, stare con i libri. E invece no: ero invasa dall'ansia, dalla paura di non essere presa. Così feci un respiro profondo ed entrai.
"Buongiorno, sono Summer Shepard, sono qui per il lavoro." dissi alla receptionist
"Ah, bene...emh, per cominciare eccoti lo schema degli scaffali. Sono divisi per genere. Bhè occupa quello vuoto e...niente." la signora dai capelli rosa con la ricrescita se ne andò, lasciandomi sola.
Grandioso pensai. Sobbalzai quando sentii una mano posarsi sulla mia spalla"Oh, scusa non volevo spaventarti. Sono Thomas " disse. Era un ragazzo davvero alto, con degli occhi celesti stupendi, mi ci potevo tuffare in quegli occhi, i capelli, erano lunghi, più o meno, non aveva la classica cresta, neri come la pece, e un sorriso, il suo sorriso...travolgente.
"Stai bene? " chise inclinando la testa verso destra. Solo in quel momento mi accorsi che lo stavo fissando e avevo la bocca spalancata.
"Emh...si, scusa." dissi impacciata "io sono Summer.""Posso chiederti, un aiuto? Ho bisogno dei romanzi di Shakespeare" e mo come lo aiuto, pesai nel panico. Ero appena arrivata
"Emh...si, si certo adesso...ti aiuto, fammi solo vedere lo schema..." dissi balbettando
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Bonjour ||COMPLETA||
General FictionA questo mondo la cosa più importante non è compiacere gli altri quanto inseguire i propri sogni, diventando egoisti se necessario. L'importante è pensare alla propria felicità