Premessa

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"La crisi dei trent'anni, rispetto a quell'altra, quella di mezza età, ha una caratteristica che la rende molto fastidiosa. Perché ha in realtà tutto il tempo necessario per essere risolta. A trent'anni puoi ancora cambiare vita, tornare sulla giusta rotta, che poi magari giusta non è, ma è quella che vuoi davvero percorrere. E, forse il me stesso cinquantenne mi prenderà a calci per questo, ma arrivato alle mezza età i vani tentativi di un cambiamento risultano solo ridicoli; a trent'anni invece sono una possibilità più che concreta. Ed è qui che nasce il fastidio, dovuto ai sensi di colpa perché, diciamocelo: chi ha mai davvero voglia di cambiare?

Leggo spesso di storie di chi ha abbandonato tutto per aprire il leggendario bar sulla spiaggia, che non è mai davvero un bar, ma più probabilmente qualche attività biologia impreziosita dal ricorso a un nostalgico ritorno alle origini; oppure uno di quei lavori che lavori non sono, come il fotografo itinerante. Ma, fidati, la spiaggia in qualche modo c'entra sempre.

Chissà poi perché abbiamo tutto questo amore per una manciata di sabbia e qualche palma, come se il massimo a cui possiamo aspirare sia tutto lì. Personalmente, dopo cinque minuti passati anche nella spiaggia più bella, mi sono sempre ritrovato a pensare "E adesso?"

Eppure, il sogno esotico di "mollare tutto e partire" mi ha sempre un pochino stuzzicato, ma la realtà è che sono nato in provincia, tra cemento e lentezza di spirito. E la provincia è una cosa che tisi appiccica addosso, non la puoi levare. È un marchio dato alla nascita, che qualsiasi cosa tenterai di fare, ti risucchierà sempre verso la mediocrità.

A questo punto perché darsi tanta fatica per così scarsi risultati?

Ho vissuto quindi la mia vita fino a questo punto senza lagnarmi troppo dell'assoluta mancanza di talento, senza, in realtà, sprecare nemmeno un attimo a pormi quelle domande che un uomo dovrebbe porsi sulla soglia della maturità. In effetti non ho mai preso una decisione che fosse davvero tale, mi sono limitato a procedere per inerzia, perché la rassegnazione in fondo è più appagante della frustrazione, no? "



GeordieWhere stories live. Discover now