La scomparsa

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Sono le 7 di mattina.
Ho passato la notte in bianco, a camminare per le strade deserte della mia piccola città.
Mi chiamo Elisa, e sono una liceale del primo anno.
Mi capita spesso, di recente, di passare le notti sveglia, di camminare in giro senza meta, apaticamente.
Poi la mattina rientro e vado a scuola.
Ed inizia la solita giornata.

Mi arriva un messaggio.
Accendo lo schermo del telefono.
È Laila.
Laila è la mia migliore amica, ci conosciamo da 10 anni, può essere considerata la sorella che non ho mai avuto.
"Buongiorno" mi scrive, le rispondo la medesima cosa.
Ultimamente lei è strana, torna a casa sempre tardi, salta scuola, non è mai raggiungibile telefonicamente...
Sono preoccupata per lei.

Mi reco sulla via per andare a casa sua, dobbiamo andare a scuola insieme.

Sono le 7.18, mi siedo sul marciapiede.
C'è la nebbia..

<<Bonjour!>>
Mi volto, è Matteo, il fratello di Lai.
Frequenta il terzo anno della nostra scuola, è uno dei ragazzi più carini della sua classe.

<<ciao>>
Sono molto timida, non sono abituata a parlare con i ragazzi.
Ma con Matteo è diverso, con lui riesco ad aprirmi... forse perché lo conosco da tantissimi anni.

<<notte in bianco?>> mi chiede.
<<azzeccato>>

<<RAGAZZIIII SCUSATE IL RITARDOOOO>>

Ed ecco che arriva Laila, barcollante sul suo metro e mezzo di altezza.

Corre e mi abbraccia.

Come pensavo. Quando la abbraccio lei trasmette sempre felicità. Oggi, o meglio negli ultimi giorni, è diversa.
Sotto quel sorriso sono certa stia nascondendo qualcosa di molto doloroso.

Arriviamo alla fermata dell'autobus dopo avere parlato del più e del meno.

...passa così la giornata...

Sono le 19.37.
Sono a casa da sola... come al solito.
Mia madre lavora tutto il giorno, non la vedo mai... è mio padre è morto anni fa.

Sono distesa sul mio letto, ad ascoltare delle canzoni.

La musica mi salva, è una di quelle poche cose che mi tiene su, è il mio appoggio in tutto.
A scuola mi deridono, mi giudicano. Dicono che sono troppo violenta, e che sto troppo con gli auricolari.
Ma almeno posso non pensare.
Non pensare a tutto il mio passato.

Sento il campanello di casa suonare, apro.
È Matteo.

<<Eli, per caso Lai è da te?>>
<<no, perché? Non è ancora tornata a casa?>>
<<No, non la vedo da stamattina. Sono preoccupato>>
<<allora hai notato anche tu il suo comportamento>>
<<ovvio, è mia sorella!>>
Gli faccio cenno di entrare, per discutere della situazione.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 15, 2017 ⏰

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