Kiss me and Live

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·Capitolo 1·

Un battito di palpebre, era sempre lì seduta al terzo banco della quarta fila, due file davani al mio. I suoi capelli neri come il catrame ondeggiavano alle lievi mosse del suo capo. Metteva quotidianamente una felpa gigantesca nera tale e quale ai suoi capelli crespi. Si chiamava Lucy, il suo nome era alquanto grazioso ma non corrispondeva con la sua personalità. Era conosciuta infatti per essere scortese e violenta, non era per niente brava a scuola ma credo che non fosse una cosa di capacità, probabilmente c'era qualcosa sotto.

"Hai finito di sbavarle dietro?"

Era quel simpaticone di Jake, il mio migliore amico. In effetti non aveva tanto torto passavo tutte le lezioni ad ammirare la sua chioma, immaginando che magara una volta tanto si girasse e mi sorridesse. Ma sarebbe stato più facile modificare il dna.

Diedi una pacca sulla spalla a Jake.

"Styles, mi esponga con parole sue la legge scientifica che ho appena spiegato."

Esclamò con voce ben scandita la prof di scienze verso di me.

Jake mi diede una pacca.

"Ho capito che parla con me!" Sussurrai cercando di non farmi sentire da lei.

Erano tutti girati verso di me a parte Lucy, se ne stava sempre in disparte durante tutte le lezioni; che fosse fisica, chimica, letteratura, inglese, francese, latino ecc...sempre la stessa storia. Mai mi aveva rivolto la parola.

"Allora, ce la fa o le devo concedere una giornata intera?"

Intervenne di nuovo l'insegnante.

"No, non stavo seguendo."

Risposi cercando di togliermi di dosso lo sguardo di tutta la classe.

"Andiamo prof, non ci capisce un fico secco nemmeno Lucas!"

Esclamó quel cretino di Jake.

La professoressa fece un gigno con il viso e appena aprì bocca suonò la pampanella.

"Che culo!" Esclamó Jake uscendo di fretta dalla classe.

"Guarda com'è bella!" Confidai a Jake fuori dalla scuola. Erano appena finite le lezioni e sapevo per esperienza che alle due appena uscivamo Lucy si riparava sul muretto di pietra a leggere un libro e fumacchiava la sua sigaretta. Io parcheggiavo lì il motorino così avevo una buona scusa per rimanerla lì ad ammirare. Non ero uno di quei tipo che conoscono tutti a cui vanno dietro centinaia di ragazze. Anzi, io sto sempre con Jake e Sam, la mia migliore amica.

Erano passati pochi minuti quando Jake dovette lasciarmi solo per tornare a casa. Stavo mettendo il casco in testa quando vidi Lucy avvicinarsi. Rimasi mentalmente sbalordito.

"Ciao"

Le feci.

Mi rivolse lo sguardo incrociandolo con il mio, era la prima volta che notavo i suoi occhi azzurri. Erano chiari e lucidi come il ghiaccio.

Mi passò di fianco lanciandomi addosso una tremenda delusione. Mise anch'essa il casco e partì con la sua kespa. La guardai andar via e ripensai alla figura di merda che avevo appena fatto.

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