Trascender : i legami dell'anima

Capitolo 10: Distanti ma vicini

Angel
Quando usciamo dallo studio del dottore, mi sento un po' frastornata.
Ci ha detto che l'operazione è andata bene e si riprenderà.
Il problema è quando si riprenderà.
È in coma, quindi non può dirci quanto ci metterà a svegliarsi.
Potrebbero essere settimane, mesi, anni...
Chiamo immediatamente i miei e riferisco quanto mi ha detto il medico.
Demon mi è stato accanto tutto il tempo, dandomi conforto.
"Ehi... Vedrai che andrà tutto bene".
Io gli accenno un sì con il capo e mi stringe forte in un abbraccio.
"Ok... Adesso cosa vuoi fare?" Mi chiede.
"Non so... Aspetto i miei e poi vado a casa".
Ho voglia di starmene a letto per riposarmi un po'.
"Ho capito, allora poi ti accompagno...".
Mi guarda e vedo nei suoi occhi preoccupazione, tanto da dire "non ti lascio da sola nemmeno per sogno".
"Sì grazie...".
Nel frattempo arrivano i miei genitori. "Tesoro! Brava che hai chiamato subito... Allora cosa ti ha detto il medico?".
"Nate, per adesso, è in coma ma non sappiamo quando si riprenderà... Comunque fatevi spiegare meglio da lui che vi aspetta... Ah! Lui è Demon".
"Oh! Piacere Demon! Grazie per averci aiutato con Angel..." dice mia madre.
"Si figuri signora l'ho fatto con piacere".
"Vabbè... Mamma, adesso vado a casa, ho bisogno di riposarmi un po'".
"Ok... Stai attenta però... L'accompagni Demon, per favore?".
"Sì signora, nessun problema" imitando il saluto di un soldato.
Cerca di far ridere per tirare su il morale e mia madre, nonostante tutta la stanchezza e lo stress, apprezza e gli sorride per ringraziarlo.
Li salutiamo e cominciamo ad avviarci verso casa mia.

"Allora come la prima volta eh?". "Come scusa?" Distratta non ho  sentito la sua domanda.
"No niente... Tutto ok? Ti vedo immersa nei tuoi pensieri...".
"Sì è che... Mio fratello, la storia delle anime, la mia nuova vita... Mi ha scombussolato un po'...".
"Capisco... Sappi che potrai sempre contare su di me e sulla mia famiglia... Anzi sulla tua nuova famiglia".
"Grazie mille per tutto quanto".

Demon
Siamo ormai arrivati alla porta di casa, quando vedo esitare Angel ad entrare. Non so cosa le stia succedendo ma è ferma immobile davanti alla porta come se stesse valutando se aprirla o no.
"Demon... Posso chiederti una cosa?" Mi dice rivolta con le spalle verso di me.
"Certo! Tutto quello che vuoi...".
"Visto che i miei non penso che torneranno a casa... Posso venire con voi?".
Questa domanda mi spiazza per un attimo ma poi le rispondo:
"Certo che puoi! Tranquilla dai andiamo".
"Grazie" e mi guarda con un sorriso triste.
Una volta arrivati le dico di andare nel letto a riposare visto la giornata.
"Hai raccolto una piccola randagia?" Si rivolge Juliette con tono ringhioso.
"Stai attenta a come parli Juliette... Stai esagerando...".
"Suvvia per così poco... Allora come sono andate le ricerche?".
"Nessuna novità, esclusa quella che sai già...".
"Bene bene... Vedremo come procederà...".
Si gira e ritorna al piano di sopra.

Preparo qualcosa come spuntino sia per me che per Angel, ma appena arrivo in camera vedo che si è addormentata.
Lascio il vassoio sul comodino e torno di sotto.
Mentre scendo le scale, sento Paul e Madelaine discutere.
"Paul dobbiamo fare qualcosa".
"E cosa sentiamo?".
"Non lo so ma non possiamo andare avanti così...".
"Purtroppo non sono riuscito a mantenere il contatto...".
"Di cosa?" Li interrompo.
"Oh tesoro... Niente tranquillo... È una cosa su noi due".
"Sicura? Perché ti vedo molto preoccupata...".
"Figliolo ora occupati della nuova arrivata... Noi sappiamo cosa fare".
"Lo so però se c'è qualcosa che posso fare ditemelo ok?".
"Grazie Demon" dice Madelaine stampandomi un bacio sulla fronte.