Tranquillanti
Un improvviso ed imbarazzante silenzio è calato nell'immensa stanza di Levi facendoci sentire pesantemente e disagio.
Sento un'attrazione molto forte verso di lui...come se fosse una calamita...
Vorrei baciargli quelle dannatissime definite labbra dai maturi lineamenti.
Scommetto che è piacevole...Ho baciato più volte qualcuno ma non erano baci reali...
Forse questo potrebbe esserlo...lo spero.
Lo vedo fissarmi con sguardo serio ed avvicinarsi sempre di più fino a prendere il controllo della situazione mettendosi a cavalcioni sopra le mie gambe.
Mi alzo leggermente appoggiandomi con i gomiti sul letto lasciandomi prendere sia un pò dal panico che dal piacere.
Mi fissa fino a penetrarmi il cuore con il suo solito sguardo tagliente; si avvicina e mi fa completamente sdraiare su quel morbido materasso.
Prima che possa avvicinarmi per afferrarlo dal colletto della sua camicia fa lui il primo passo mettendomi una mano tra i capelli.
Inizia a baciarmi lentamente il collo tenendomi fermo dalla sua presa sulla mia chioma.
è così maledettamente eccitante e piacevole che mi fa scappare un sottile e quasi inaudibile gemito.
Le cose probabilmente sembrano così affrettate...Infatti lo sono ma non posso oppormi...E poi aspetto questo momento da quasi tre mesi e mezzo.
Strizzo leggermente gli occhi quando inizia a mordere leggermente il mio collo e per farmi tacere mi dona un dolce e appassionante bacio.
Le nostre labbra si sfiorano schiudendosi leggermente per poter fare il passo successivo.
Una volta finita la sua opera d'arte il corvino si alza.
« Non sei affatto male... » Afferma passando un dito sulla chiave di ferro che è ormai attaccata al mio petto.
« E devo dire che il viola ti dona. » Aggiunge portandosi la mano alla bocca e lasciandosi scappare una leggera risata.
Cade sopra di me lasciandosi coccolare come un bambino; sembra sfinito, eppure erano solo dei segni...un pò spinti e dolorosi devo dire ma...
Sicuramente questo è un dolore diverso da quello della solitudine.