Una storia pericolosa

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Quando mi risvegliai ero di nuovo in quella stanza al buoi, forse si era fatto tardi, ma non vedevo Nikolas, infatti non c' era, quando mi accorsi di questo lo sentii urlare fuori la stanza:"Non ho la minima intenzione di accompagnare quella cretina, ho ben altro da fare!- gli rispose come in un sussurro una voce maschile- devi farlo, dobbiamo seguire le regole e sperare di fare bene". Era la voce di Taris! Che diavolo stava succedendo? Nel momento in cui mi posi quella domanda entrarono Taris e Nikolas, il primo sedde davanti a me e il secondo rimase in piedi vicino la porta. E finalmente Taris parlò:" Abbiamo capito che cosa sei, chi erano i tuoi genitori, e se tutto questo è vero sei in grave pericolo. Ora ti racconterò una leggenda che ho letto sul tuo libro, dice che negli anni nuovi un amore proibito tra un negromante e una fata dell' acqua dará la vita a una bambina molto speciale e potente, ella avrá il risveglio dei suoi poteri a 20 anni, e in base alle strade che sceglierá diventerá la salvatrice o la dissipatrice del genere umano. I vampiri si stanno facendo sempre più forti e numerosi, abbiamo bisogno di una salvatrice. Quindi domani incomincerai il tuo cammino, Nikolas ti accompagnerá, prendi tutto quello che ti serve". Detto questo si alzò e se ne andò. In camera scese il silenzio. Io inizia a fare i bagagli, presi tutto quello che poteva servirmi, oltre a delle stoffe, ero la salvatrice o la dissipatrice,  avevo bisogno di vestiti fighi e comodi, ah le donne! Pensano sempre ai vestiti. Chiesi a Nikolas un pò di luce e lui mi aprì la finestra, era ancora giorno, bene avevo tempo per cucire. Quando terminai quello che vidi mi piaceva, Un top tipo corpetto di pelle con annesso cappuccio una gonna molto lunga di pelle con spacco laterale per le evenienze e un' enorme mantello della lana più morbida e calda del mondo, abbiamo poche pecore, ma quelle che abbiamo danno della lana fantastica! Quando ebbi finito di preparare tutto entrò Taris, rimase un pò sopreso:"Non sapevo sapessi cucire -gli risposti molto instintivamente- dovevo pur fare qualcosa durante l' isolamento nell' orfanotrofio". Era giá ora di andare, Taris ci spiegò che dovevamo evitare tutti i luoghi molto affollati ma soprattutto i vampiri, riparò il mio ciondolo per schermare i miei poteri, a quanto pare serviva a quello. Ci spiegò anche che non sapeva quale percorso dovevo precisamente fare, ma sapeva per certo che i vampiri non dovevano trovarmi e non dovevano usarmi per sterminare l' umanitá, a quanto pare avevano trovato un nutrimento sintetico e quindi si stavano dando da fare per colonnizzare il mondo, ecco perchè Antonio era in un paesino sperduto della Norvegia ed ecco perchè voleva rendermi vampira. C' erano troppe cose a cui pensare, per esempio cos' ero io? Che poteri avevo? Mi limitai a correre per la foresta, era l' unica cosa che mi facesse stare bene al momento.

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