Louis Tomlinson.

553 46 10
                                    

Justin Pov's

'La pagherai Justin, la pagherai cara' disse la biondina giocherellando con la punta delle dita con uno dei miei coltelli.

Ci trovavamo su un palco mai visto prima d'ora, io ero legato a una grande sedia di color rosso e Abigail mi minacciava con un coltello in mano.

'Addio Justin'

Chiusi gli occhi, non volevo vedere la mia morte ma nonostante tutto ero pronto a morire ormai per me non aveva nessun senso rimanere in vita.

Aspettai qualche secondo con gli occhi chiusi ma niente, Abigail non mi aveva ancora colpito.

Li riapri velocemente ed è li che mi accorsi che il suo esile corpo era per terra pieno di sangue sul suo petto.

Sgranai gli occhi non poteva essere..

Quello che vidi fu di gran lunga peggiore alla mia morte, cominciai ad agitarmi volevo salvarla ad ogni costo ma i lacci erano troppo ben legati per permettermi di muovermi,urlai dalla rabbia e dalla disperazione.

Sentii qualcuno che cercava di scuotere il mio corpo e una dolce vocina urlare nel mio orecchio.*

'Svegliati ti prego svegliati e lasciami andare'

In quel momento aprii gli occhi e mi accorsi della presenza -vera- di Abigail al mio fianco.

Ero completamente sudato i miei capelli erano umidi e attaccati alla mia fronte.

Mi sentivo una strana fitta al cuore ricordando del sogno che avevo appena fatto.

La ragazza rimase per qualche secondo a guardare la mia reazione poi finalmente distrusse il silenzio.

'Slegami mi fa male'

Indico i lacci legati alla sua caviglia.

Mi alzai dal letto e gli slegai le caviglie leggermente sanguinanti, poi controllai che il meccanismo sulla sua caviglia funzionasse ancora..

'che cos'è?' mi chiese lei mentre vedeva che toccavo qualche pulsante qua e la del ''bracciale''.

'rileva la tua posizione e le tue condizioni fisiche'

Risposi schietto ma distaccato.

Abigail provo ad alzarsi ma non ci riusci, non aveva abbastanza energie per farlo.

Mi spostai dal suo corpo pogiato sul letto e andai velocemente a prendere nel mio mini frigo tutto il cibo che avevo a disposizione e dell'acqua in modo da ridratarla e fargli acquistare l'energia di cui aveva bisogno.

Perfortuna non esitó, la sua fame era troppa per non accettare.

Fini tutto velocemente cosi succesivamente l'accompagnai in bagno, aveva bisogno anche di rinfrescarsi con una doccia.

La lasciai da sola siccome non aveva nessuna possibilitá di scappare e anche se lo avesse fatto -cosa impossibile - l'avrei rintracciata.

Dopo piu di mezz'ora ad aspettarla in camera guardando un po di tv per perdere tempo senti la porta del bagno aprirsi.

'Sono pronta' disse guardandomi come se volesse uccidermi con lo sguardo.

Era davvero bellissima con gli indumenti che gli aveva lasciato la mia serva..

Aveva i capelli -ancora umidi- legati in una grande coda, i suoi occhi verdi brillavano piu del solito, le sue labbra avevano riacquistato il loro colore rosa che metteva in evidenzia le sue labbra che tanto mi facevano impazzire,

Il suo visino finalmente era chiaro e morbido senza macchie di sporco e i suoi vestiti leggermente aderenti mettevano in evidenzia le sue curve.

'sei bellissima' mi lasciai scappare.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 12, 2014 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Serial Killer for fameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora