Un normale giorno di scuola sereno, durante l'intervallo dove come sempre ero escluso da tutte le attività scarabocchiai una mongolfiera e il suo capitano che volavano nel cielo liberi senza nessuna regola senza nessuna proibizione, chiusi leggermente gli occhi e invidioso della loro libertà immaginai che quel omino che avevo disegnato qualche secondo prima sul mio blocchetto di carta prendesse vita e che governasse la mongolfiera.
Gli riaprii e ci misi qualche secondo per capire che non ero a scuola.
Il paesaggio che mi circondava era spettacolare, io ero circondato da abeti di tutti i colori sopra un altopiano con il vento tra i capelli ove di fianco a me scorreva un ruscello pieno di vita, davanti ai miei occhi si profilava una montagna alta e abbastanza ripida, dov'è in cima si riusciva a scorgere un qualcosa simile a un pallone rosso.In quel momento ebbi la strana sensazione di sentirmi più leggero e felice, come non lo ero mai stato, scalai la montagna giusto in tempo per vedere il tramonto rosso come il fuoco che si protendeva su tutto l'arco celeste delineando chiaramente le linee delle montagne e tingendo il laghetto sottostante di rosso.
Contento di aver lasciato alle spalle quell'orribile realtà mi guardai intorno ancora un po scosso dall'accaduto, notai che quello che credevo fosse un pallone era in realtà una mongolfiera rossa con qualche toppa, la quale la rendeva quasi uguale a quella che avevo disegnato attimi prima a scuola.Di fianco vidi un omino sdraiato vicino
alla mongolfiera, lo guardai con aria ebete, lui non era un uomo, ma era un ragazzo poco più grande di me, aveva i capelli biondi, gli occhi ricordavano il mare che rifletteva il blu lucente del cielo; era magro ed abbastanza alto, era vestito come il capitano di una nave.
Gli chiesi:—Buongiorno, come ti chiami?— Lui rispose
—Ciao, io sono Robin il capitano della Ryan questa bellissima mongolfiera— e dopo aver detto ciò mi tese la mano.
Io mi sedetti vicino a lui e mi godetti il tramonto sulle montagne, mi sdraiai su un fianco, chiusi gli occhi e mi addormentai profondamente.Mi svegliai scosso dalla mano ferma del mio nuovo amico che mi chiese gentilmente se volevo salire sulla sua mongolfiera per vivere con lui un viaggio lungo quel nuovo mondo, io ovviamente ero d'accordo visto che se no sarei rimasto solo su quella montagna.
All' esterno il pallone era bellissimo anche se aveva qualche toppa qua e la, ma all'interno era accessoriato di tutte gli oggetti che si usano in casa, mi fece sedere su un divano in un angolo e dopo un po' lasciò andare le funi e ci sollevammo in aria.
Arrivati abbastanza in alto mi offrì una tazza di tè caldo che io apprezzai siccome essendo in alto e in mezzo alle montagne faceva molto freddo.
La mongolfiera, che da fuori sembrava piccola, in realtà era all'interno immensa: Il divano dove ero seduto era comodo ed era posto in un angolo affiancato da un tavolino rotondo, in mezzo c'era la fiamma che faceva volare la mongolfiera che era anche usata come fornello, infatti affianco si potevano trovare numerose padelle e pentole, in un altro angolo c'era un letto e vicino si trovava una piccola camera di legno con scritto "Whi ci" credevo fosse il bagno e ne ebbi la conferma quando lo aprii, volli dire al capitano che purtroppo si doveva scrivere solo "Wc", ma lasciai perdere e infine c'era la dispensa piena di cibo.
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Sognatore di mondi
Storie breviUn ragazzo emarginato ma amante del disegno si trova sul muretto della scuola a disegnare per gran parte della sua infanzia, ma un giorno un suo fumetto prende vita è lui con i vari personaggi vivrà un'avventura fantastica che gli farà capire il sen...