Satyricon: Whatever we do

18 2 1
                                    

Tim stava dormendo con la fidanzata Amanda.
Si svegliò a causa del telefono che suonava. Mugugnò qualcosa e tastò il comodino di fianco alla sua parte di letto alla ricerca del cordless per poter rispondere.
-pronto?- disse sbadigliando con ancora gli occhi chiusi.
-stavi dormendo, amico mio?- ridacchiò una voce maschile dall'altra parte della cornetta.
-si, Rob. Che vuoi?- sbadigliò stropicciandosi gli occhi per svegliarsi.
-sono in viaggio con la mia fidanzata. Arriveremo da te tra un'oretta, ti sei ricordato della festicciola a quattro, vero?-
-oh cazzo.- sospirò Tim ricadendo sul cuscino già stanco ancora prima di fare quella dannata festa voluta da Robert per non si sa quale motivo ben precisato.
-come immaginavo! Ho pensato a tutto io! Ci vediamo tra poco.- e chiuse la chiamata.
-Amanda?- disse piano richiamando l'attenzione della compagna.
-mmmh, ho sentito.- sussurrò voltandosi piano verso di lui e coprendosi gli occhi dal sole che filtrava dalla finestra.
-dobbiamo alzarci.- le diede una leggera sculacciata sul sedere:-e vedi di ridarmi i miei boxer.- ridacchiò lasciandole un bacio mentre si alzava per andare a preparare la colazione.
Poco dopo anche Amanda si alzò e fece colazione in silenzio.
-lo sai che non mi sta tanto simpatico lui?-
-lo so, anche se non capisco perché.- rispose Tim bevendo il caffè.
-perché ci prova sempre con tutte e cambia ragazza ogni settimana e ho come l'impressione che ti sfrutti.-
-non mi sfrutta... e se cambia ragazza è perché ogni volta ha delle brutte sorprese.-
-se lo dici te...- Amanda non era convinta.

Dopo un'ora suonò il campanello e Tim andò ad aprire trovandosi davanti il suo amico Rob e una biondina.
-vi conoscete già, quindi non c'è bisogno di presentazioni.- sorrise Rob dando un pacco regalo all'amico ed entrando in casa.
-ciao Zooey.- le prese una delle borse che portava.
-Tim...- lo salutò lei.
-allora come va con la tua fidanzata? Non avete ancora rotto? Io e Zooey abbiamo fatto una scommessa.- rise Robert camminando verso l'interno della casa seguito dagli altri due.
-va tutto bene, come sempre.-
-peccato.- sorrise.
Tim gli lanciò un occhiataccia e poi si misero entrambi a ridere.
-si può usare la piscina vero? Non ti dimentichi di pulirla, spero.-
-si può usare tranquillo. Viene un ragazzo apposta.- rispose Tim appoggiando il regalo di Rob sul tavolo della cucina.
-oh, è carino?-
-non ne ho idea. Dovresti chiederlo ad Amanda.-
-oh ad Amanda piaccio solo io.- fece l'occhiolino e si tolse la maglia andando in piscina sedendosi sul lettino.
Amanda arrivò sbuffando già scocciata della sua presenza.
-preparo qualcosa, niente alcolici. So come diventa il tuo amico.- borbottò.
-no no! prepara delle pigna colada! So che sei bravissima!- la voce di Robert li raggiunse.
Amanda contò fino a dieci e poi iniziò a preparare i cocktail mentre Tim e Zooey uscirono e si unirono all'attore.
Tim e Rob iniziarono a parlare del più e del meno, ridendo e scherzando.
Robert mentre rideva, una volta, gli si buttò addosso stringendolo amichevolmente.
Tim, anche se contento, sembrava leggermente a disagio ma cercò di non darlo a vedere all'amico.
Zooey si era buttata in acqua e nuotava tranquilla, Amanda arrivò poco portando i cocktail che Robert provvide a bere in un sorso.
Rimasero in piscina per qualche ora facendo discorsi stupidi e finendo una dopo l'altra le pigna colada che Amanda faceva.
-oh... finita anche questa.- rise Robert:-vado a prenderne altre!- entrò in cucina lasciando Tim da solo e, silenzioso, si avvicinò ad Amanda che gli dava le spalle.
Le sfiorò i fianchi, il sedere, premendo il suo basso ventre sui suoi glutei. Le sollevò piano la camicia inserendo le mani, sfiorandole il ventre e salendo.
Amanda sembrava volerlo lasciare fare ma poi si voltò spintonandolo lontano.
Robert rise e la intrappolò di nuovo tra se e il mobile della cucina, tirandola piano per i capelli e baciandola rabbioso.
Lei cercò di dibattersi lanciandogli degli inutili pugni sul petto per poi carpire la sua camicia, i suoi capelli e rispondere a quel bacio inseguendo la sua lingua, cercandola, coprendola, scoprendola, carezzandogli il palato e le gengive.
Le mani di Robert erano tornate sul suo sedere.
Amanda lo cacciò di nuovo via:-vattene. Cosa vuoi da me?!-
-secondo te cosa voglio?- le prese la mano e la portò sul suo costume facendole sentire quello che voleva.
-vattene dalla tua Zooey, allora.- disse rabbiosa:-io sono fidanzata col tuo amico.- tolse la mano con uno scatto.
-sei fidanzata eh? Però la lingua in bocca me l'hai infilata tu.- la baciò di nuovo e dopo aver lottato parecchio lei lo lasciò fare divenendo anch'essa parte attiva in quel tradimento.
Robert la sollevò facendola sdraiare sul tavolo, le tolse gli slip e si abbassò il costume penetrandola.
Amanda aprì la bocca gemendo silenziosamente per evitare che gli altri due la sentissero.
Robert mugugnò piano muovendosi sempre più veloce.
Amanda raggiunse il limite graffiando le braccia di Robert, posate sui suoi fianchi per dare più fluidità alle sue spinte. Robert la seguì poco dopo e si chinò baciandola:-non è stato poi così tremendo no?-
Si risistemò e tornò fuori con i cocktail.
-che ne dite se questa sera andiamo in quel locale che c'è a pochi isolati da qua? Quello che mi piace tanto?- sorrise Robert
-per me va bene.- fu d'accordo l'amico.
-si! quello bello.- disse contenta Zooey mentre Robert buttava in acqua Tim e si lanciò dentro completamente vestito.
Tim lo mise sott'acqua per un po' ridendo per poi prenderle da Robert ridendo come matti.
-proprio in quello dobbiamo andare?- chiese Amanda sospirando.
-suvvia Amanda, un po' di brio! Magari ci scappa anche una scopata.- le fece l'occhiolino.
-scordatelo!- sibilò lei sedendosi sul lettino.
-ehi! Non ci provare con la mia ragazza!- rise Tim spruzzandogli addosso.
-ah si? la metti così? Guerra sia!- ricominciarono a lottare come due bambini.
Il sole iniziò a calare e i due, dopo essersi fatti i dispetti e picchiati per tutto il pomeriggio, si erano sdraiati sui materassini e sembravano quasi dormire.
-è tardi. Che dici andiamo? Ci facciamo due bottiglie di champagne e poi si va a casa.-
-direi che è un ottimo piano.- annuì Tim buttandolo giù dal materassino e poi seguendolo a ruota.

Il locale si chiamava il Loto Nero.
Era un locale di classe, dove i camerieri erano ben vestiti e avevano fatto la scuola per sapere in che ordine si mettono le posate secondo il bon ton francese e il galateo.
Ma Robert e Tim erano un po' alticci e non ricordavano appieno il significato della decenza e delle buone maniere.
Solo loro due si erano finiti una bottiglia di Champagne e infatti ne stava arrivando giusto un'altra in quel momento. Amanda e Zooey sembravano li solo per fare le statuine, si guardavano e più il tempo passava e più erano convinte che i due uomini si erano completamente dimenticate di loro due, fino a che Robert non guardò Amanda e in preda all'alcool disse all'amico:-sono dell'idea che tra amici non ci debbano essere segreti, sei d'accordo con me?-
-certo che si. Che succede Rob?- sembrava preoccupato, non aveva mai fatto discorsi del genere, soprattutto quando era ubriaco.
Amanda parve capire e cercò di cambiare discorso ma Robert la zittì e aggiunse:-questo pomeriggio...-
-Robert che stai combinando?- sibilò Amanda.
-zitta, tesoro.- si portò un dito sulle labbra.
-dicevo, questo pomeriggio...- indicò la mora e poi guardò Tim:-quando sono andato a riempire i bicchieri, me la sono scopata. Capisco perché stai con lei.- rise.
Tim lo guardò senza dire niente e poi si voltò verso Amanda come per avere la conferma.
-Tim...- iniziò la donna ma lui non voleva sentire scuse e le diede uno schiaffo per poi alzarsi e andare al bancone chiedendo 6 tequila boom boom.
-sei uno stronzo Robert.- sibilò Amanda.
-e perché mai?- sorrise Robert versandosi da bere:-era giusto che lui lo sapesse, è il mio migliore amico.-
Bevve in un sorso tutto il contenuto del bicchiere.
Al bancone, Tim aveva bevuto di seguito e tutto d'un fiato i sei bicchierini di tequila e ne chiese un altro giro che iniziò a bere subito.
Robert, vedendolo, si avvicinò:-ehi Tim...- provò a parlargli ma lui non lo ascoltò e finì anche il secondo giro.
-se ti fa sentire meglio, puoi scoparti Zooey...- disse Robert stringendosi nelle spalle.
Tim non gli rispose e se ne andò in bagno.
Robert tornò a sedersi e dopo un po' Zooey si alzò per andare in bagno.
-non dovevi farlo! Sei uno stronzo!- disse Amanda.
-me lo dicono in tanti si.- sorrise Robert.
-non ti sono mai piaciuta, lo hai fatto apposta!-
-neanche io ti sono mai piaciuto però con me ci sei venuta lo stesso.-
-è diverso! Tu lo hai fatto apposta per farci lasciare!- sibilò la mora.
-tu dici?- sghignazzò Rob:-vado in bagno.- fece l'occhiolino e si alzò.

Nel frattempo nel bagno delle donne Tim si stava lavando le mani quando la biondina di Robert entrò e lo vide credendo di aver sbagliato bagno.
Tim sembrava distrutto, Zooey si avvicinò cercando di tirarlo su di morale, lo strinse carezzandolo sulle spalle.
Lui rimase zitto per qualche istante, stringendola poi si staccò piano da lei, la guardò e la voltò facendola appoggiare al lavandino.
Le accarezzò le gambe tirando giù la lampo del vestito blu.
Zooey si voltò e Tim la fece sedere sul lavandino tirandole giù il vestito scoprendole i seni; le tolse gli slip e si slacciò la cintura per poi penetrarla.
Zooey gli strinse le spalle gemendo, senza neanche tentare di nascondere quello che stava succedendo in quel bagno.
Fu così che Rob, mentre andava al bagno sentì la voce di Zooey e decise di vedere che stava succedendo.
Aprì la porta trovando Tim che si muoveva e Zooey che gemeva godendo nel farsi scopare.
Robert ridacchiò silenziosamente fissando per un po' i due guardando in particolare il bel sedere di Tim, scoperto per poi tornare al tavolo e aspettare.
Non ci volle molto perché i due tornassero al tavolo.
Prima Tim; poco dopo Zooey.
Amanda cercò di spiegarsi, di scusarsi con lui ma quando capì dalle facce di entrambi cosa era successo in bagno se ne andò. Robert rimase tranquillo seduto guardandoli.
-vado a pagare.- disse dopo un po' alzandosi e andando alla cassa.
Tim uscì dopo poco seguito da Robert:-ehi, Tim!-
-perché cazzo lo hai fatto?!- chiese Tim incazzato.
-lo sai perché.-
-tu sei malato.- gli puntò contro il dito.
Robert scosse la testa:-no, non lo sono. Ho fatto una cosa sbagliata, lo so. Picchiami, allora. So che non vedi l'ora di farlo!- non fece in tempo a dire quelle parole che Tim gli tirò un pugno nello stomaco, piegandolo in due, e poi uno sull'orecchio facendoglielo sanguinare, per poi cadere a terra stremato.
Anche Robert si accasciò a terra e rimase li finché non vide Zooey che usciva.
-dove vai?- le chiese.
-a casa.- rispose lei.
-ti accompagno.-
-no, fa lo stesso. Dopo quello che è successo...-
Rob annuì appena.
-prendo il bus.- terminò la bionda e si allontanò.
Rob sospirò guardando Tim al suo fianco:-andiamo a casa vecchio mio.- disse battendogli la mano sul fianco.
Ma lui non sembrava tanto propenso ad alzarsi.
Robert sospirò e cercò di sollevarlo di peso dovendo poi caricarselo sulle spalle e portarlo a casa in quel modo.
Lui aveva bevuto, cazzo se aveva bevuto ma Tim... aveva davvero esagerato se era ridotto in quello stato.
-e pensare che ai vecchi tempi eri tu quello che mi doveva portare in spalla fino a casa...-
Tim mugugnò qualche parola senza senso non molto cosciente di se.
-dai che siamo quasi arrivati... almeno la smetterò di parlare da solo come un coglione...-
-tu sei... un coglione.- disse Tim ridendo piano.
-gentile come sempre vedo.- rispose Rob ma sorrise, sembrava non essere più arrabbiato con lui, o forse era l'effetto dell'alcool che lo rendeva così. Robert sperava di no.
Arrivarono a casa e, una volta in camera, Robert lo fece sdraiare sul letto, il suo sguardo cadde inevitabilmente sui pantaloni dell'amico.
Tim provò a togliersi le scarpe ma senza successo e quindi Robert lo aiutò facilmente guardandolo poi sdraiato che lo fissava con gli occhi semi aperti.
Tim alzò appena la mano facendogli segno di avvicinarsi:-vieni...- sussurrò infatti.
Rob si avvicinò passando in modo naturale, come se non fosse premeditato, la mano sul cavallo avvertendo una presenza pressante. Ne rimase stupito ma non cercò di non farci caso e si sedette sul bordo del letto vicino a lui:-dimmi...- gli posò una mano sul petto.
Si aspettava che Tim lo spostasse subito lanciandogli un insulto ma non disse nulla; lasciò la sua mano lì e non provò a spostarla neanche quando l'amico lo accarezzò piano, quasi sovrappensiero.
-lo hai fatto per quel motivo?- chiese Tim.
-lo sai che tutto quello che faccio è sempre per quel motivo.- rispose Robert sorridendo appena.
-perché?-
-è inutile che me lo chiedi, la risposta è sempre la stessa.-
-e se fosse la mia a cambiare?-
-se diventa positiva...-
-può solo diventare positiva. Un "no" può solo diventare un "si".-
Robert sorrise:-perché avresti cambiato idea?-
-zitto e fai il tuo dovere.- disse posandogli la mano dietro la nuca e tirandolo giù per baciarlo.
Le loro lingue si inseguirono a lungo tra le loro bocche, le labbra si schiusero le une sulle altre, i denti cercarono la carne morbida e rossa dell'altro mentre Rob, quasi automaticamente si era sdraiato su di lui stringendolo a se.
-non sai quanto ho aspettato questo bacio.- sussurrò dopo un po' con il fiatone.
-tanto per quanto io l'ho rimandato.- rispose Tim riprendendo a baciarlo furiosamente.
La mano di Robert scese di nuovo ai suoi pantaloni avvertendo ora un'erezione ancora più imponente della prima volta che lo aveva sfiorato, pochi secondi prima. Gli slacciò la cintura e i pantaloni infilandoci la mano.
-Rob!- Tim fu travolto da un fremito di piacere al solo contatto di quella mano calda sul suo membro eccitato.
-lo so...- sussurrò Rob mordendolo piano sul collo e mosse la mano.
Dopo neanche un minuto Tim prese la sua mano tirandola fuori dai pantaloni e si tirò su a sedere.
-ho sbagliato qualcosa?- chiese Rob.
-no, niente- sorrise Tim baciandolo e gli tolse la maglia carezzandolo e baciandolo sul petto.
Robert sorrise spogliando piano l'altro e nello stesso momento le sue mani lo esploravano in ogni angolo del suo corpo, ogni curva, ogni sporgenza, ogni avvallamento che rendevano quel corpo così attraente ai suoi occhi. Lo morse piano sul collo, scese ai capezzoli tormentandoli mentre Tim si inarcava tutto per lui e gemeva ad ogni suo tocco come non lo aveva mai sentito fare con nessuna donna con la quale era stato.
Portò di nuovo una mano tra le sue gambe carezzandolo.
-Rob... ert...- gemette Tim finendo di spogliarlo e raggiungendo velocemente e impaziente il membro del compagno stringendolo tra le dita.
Robert gemette sul suo collo e quella voce così suadente gli fece venire i brividi.
-cazzo se ci sai fare con le mani.- gemette Robert stringendo con la mano libera il lenzuolo sotto Tim.
-anche tu non sei da meno.- lo baciò inarcandosi per far strusciare le loro erezioni ansiose.
-con calma...- sorrise Rob prendendolo dolcemente in giro.
-non ce la faccio più... ti voglio Robert...- mugolò Tim ansimando vistosamente.
-lo vedo...- sussurrò carezzandogli le labbra con le dita.
Tim aprì la bocca leccandogli le dita, succhiandole e ricoprendole di saliva.
-così va bene...- sorrise Robert facendosi spazio tra le sue gambe e insinua un dito dentro di lui facendo gemere Tim senza ritegno, facendolo muovere verso di lui, per averne di più.
Unì l'altro dito muovendoli prima piano e poi più veloce.
Tim gli avvolge i fianchi con le gambe cercando un contatto ancora più profondo e Rob decise di esaudire questo desiderio.
Lo penetrò piano ma sicuro, Tim gemette in modo roco graffiandolo piano sulla schiena, lasciandogli dei segni rossi che sarebbero rimasti per giorni.
I due si guardano per qualche istante prima che Robert inizi a muoversi, eseguendo l'ordine tacito del compagno che finalmente riesce ad avere tutto per se, dopo anni di collaborazione, dopo anni di amicizia, dopo milioni di donne nei loro letti, erano riusciti ad essere nello stesso letto e a condividere quello che per tutti quegli anni avevano dato a delle persone di cui non gli era mai interessato poi così tanto.
-sei mio..- disse Robert gemendo e continuando a spingere sempre più forte, sempre più forte.
-si!- gemette Tim incitandolo ad andare avanti, a muoversi più veloce.
-oh cazzo Robert!!- gemette raggiungendo l'orgasmo migliore della vita inarcandosi e stringendosi intorno al membro del moro che lo seguì praticamente subito:-potrei anche morire così!!- gemette baciandolo, scosso dai singulti di piacere.
-solo se sono io ad ucciderti.- sorrise Tim.
-solo tu puoi uccidermi, neanche il tempo.- rispose Robert sdraiandosi accanto a lui e stringendolo a se.
-allora va bene.- Tim lo accarezzò, baciandolo sul petto.
Robert gli sfiorò i capelli:-sai, in bagno, al locale, avevo sentito te e Zooey...-
-e?- chiese Tim alzando appena gli occhi a guardarlo.
-quando ho aperto la porta, la prima cosa che ho pensato è stata: "cazzo che culo meraviglioso!" e non era riferito a Zooey.- sorrise.
-l'ho sempre detto che sei un maiale.- ridacchiò l'altro e lo baciò.
-sono in buona compagnia.- lo strinse e lo guardò rilassarsi sul suo petto e addormentarsi, ubriaco, stanco e appagato.
-ti amo, Tim.- sussurrò lasciandogli un bacio sulla fronte e addormentandosi.

Al mattino la porta si aprì e Amanda entrò in casa cercando il fidanzato.
Quando oltrepassò la porta della camera e vide i due uomini abbracciati, nudi e quasi del tutto senza lenzuola, rimase immobile, sconvolta e non poté fare niente se non andarsene per sempre dalla vita del suo ex fidanzato maledicendolo in tutte le lingue a lei conosciute.
Ma lei non sapeva che a Tim, tutto quello non interessava, perché le ultime parole di Robert non erano volate via nel vento inascoltate, ma avevano raggiunto la parte del suo cuore che non era ubriaca o addormentata per poterle bellamente ignorare.

Satyricon: Whatever we doDove le storie prendono vita. Scoprilo ora