Insane » Dylan O'brien

(13) "Chi è Thomas?".

Michelle Adams

Varco la soglia della porta che mi separa da mia madre. L'infermiera sta parlando con mia madre di non so cosa, probabilmente gli starà dicendo che sono pazza..

"Michelle tesoro.." mia madre si volta a guardarmi. I suoi occhi sono rossi, probabilmente avrà pianto.

«Guarda Michelle.. Guarda cosa le hai fatto. Non sei stufa di dover vedere tua madre piangere.. Per colpa tua?»

Ignoro la voce dentro la mia testa e vado a sedermi accanto mia madre.

"Mamma non voglio più che piangi per me. Non voglio vederti più soffrire per colpa mia.. Ok?" le prendo la mano.

"Michelle ma che cazzo stai dicendo?! Smettila di comportarti come una pazza!! Guardati. Guarda come ti sei ridotta." urla. La sua voce è carica di rabbia, disperazione e angoscia.

Mi afferra dalle braccia con forza e mi trascina di fronte al mio peggior nemico. Lo specchio.

Chiudo istintivamente gli occhi serrandoli con forza.

"Non voglio vedere il mostro in cui sono diventata. Non voglio andare in ospedale.. Voglio restare qui.. Con Thomas e Aiden." sussurro con rabbia.

"Gesù.. Michelle guardati.. È necessario che tu capisca che tutto questo non è un gioco. Michelle fa male dirlo ma.. Non voglio vederti morire. Michelle sei mia figlia.. Hai fatto tante cose sbagliate.. È arrivato il momento che tu ne compia una giusta." toglie la mani dalle mie spalle. Si asciuga le lacrime e torna al suo posto.

"Cose sbagliate mamma?! Ho fatto tutto per te. TUTTO. Non puoi dirmi 'cose sbagliate'. È grazie a me se adesso hai la vita che hai sempre sognato." sputo fuori acida. L'infermiera ascolta la conversazione interessata.

"Io non ho mai avuto quello che sognavo. Non ho mai avuto qualcuno come me disposto ad uccidere per me. Io non sarò mai te mamma. Ti prego lasciami qui. Voglio restare con Thomas." continuo. Calmandomi.

"Chi è Thomas?" chiede curiosa mia madre.

"Thomas Collins, è un paziente. Lui e sua figlia sono amici praticamente da quando sono stati condannati." le risponde l'infermiera McCall.

È vero.. Io e Thomas siamo amici dal giorno che ci hanno condannati.. Lo odiavo da morire.

"Voglio parlargli. È possibile?" chiede mia madre. Una rabbia improvvisa si impossessa di me.
Perché mai mia madre dovrebbe parlargli?

"No! Non puoi." sbotto incazzata. L'infermiera ignora quello che ho appena detto e fa chiamare Thomas.

"Senza di te." dice mia madre.

"Cosa? No. Anch'io voglio parlare con Thomas." faccio una smorfia ed incrocio le braccia al petto.

"Lo farai dopo. Vai in sala comune." mi dice l'infermiera. Scuoto la testa.

"Mi cercava Melissa?" Thomas. Il cuore inizia ad accelerare.

"La signora Adams le vuole parlare." comunica.

"Martin." la corregge disgustata mia madre.

Bene, l'unica Adams sono io.

"Hey." Sussura Thomas. Sorrido ricambiando il saluto.

"Mi dica." Thomas sorride gentilmente a mia madre.

"Devi aiutarla." dice indicandomi.

"Come scusi?" chiede Thomas.

Mia madre sbuffa visibilmente stufa e ripete di nuovo di aiutarmi.

Tutto questo è patetico.

"Come dovrei aiutarla?" chiede curioso.

"Lei è innamorata di te. L'amore salva le persone." risponde mia madre.

"L'amore non salva le persone." dice duro.

Mi faccio da parte e vado a sedermi sul lettino, sentendomi sempre più spossata. Come se un peso mi stesse schiacciando il petto.

"Puoi farlo, solo se ci credi." risponde mia madre.

Mia madre è sempre stata quel tipo di genitore fissata con l'amore. Dice sempre che con l'amore si può salvare qualcuno.

Ma la vera domanda è.. Come si salva qualcuno che non vuole essere salvato?

Angolo me.

Ragazzi scusatemi tantissimo. Come vi avevo accennato non mi è facile scrivere su questo libro. Vi ringrazio per le letture.

Secondo voi Thomas aiuterà Michelle?

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#HaveAGoodDay

-Chiara