<<We were like love undone
Craving to entwine
Fatal torch
Final thrill
Love was bound to kill>>
October and April, The Rasmus
But the tears have never dried
Prologo
Jump right and swim until you're free
Take me to the docks,
there's a ship without a name there
And it is sailing to the middle of the sea
The water there is deeper than anything
you've ever seen
Jump right in and swim until you're free
Atlas hands, Benjamin F. Leftwich
Holder era in ginocchio di fronte a lei e il suo sguardo era un buffo misto di speranza e serietà.
Le teneva le mani tra le sue, disegnando con i pollici cerchi invisibili sulla sua pelle.
“Sposami”
Ailea guardava Holder, ma c'erano momenti in cui non riusciva a trattenersi e allora alzava lo sguardo verso il bosco alle sue spalle.
Era verdeggiante, pieno di foglie e alberi rigogliosi, baciati dalla luce dorata di un sole morente nascosto dietro un'altura.
Per un attimo si chiese come fosse correre per i boschi a piedi nudi, senza preoccuparsi della stanchezza, dei muscoli induriti dalla fatica, oppure sorvolarli come un'aquila, guardando il sole senza staccare gli occhi.
Chissà quale sarebbe stata la sensazione.
“Sposami” sussurrò di nuovo ser Holder della casa Dayne e Ailea spostò lo sguardo di nuovo lo sguardo su di lui.
Si conoscevano da un po', lei e ser Holder, da quando era giunta ad Approdo del Re ed erano passati anni oramai.
Era stato il primo amico che avesse avuto in quel covo di serpi che alla fine era diventato la sua casa, molto prima di Rowena.
Era suo amico, anche se Ailea aveva imparato a usare quella parola molto di rado e con parsimonia da quando viveva ad Approdo del Re. Era suo amico anche se qualcosa era cambiato negli ultimi tempi e Ailea aveva provato a fingere di non accorgersene fino a quando non era stato inevitabile.
Se lo avesse sposato, Holder l'avrebbe protetta, amata come poteva e non le avrebbe fatto mancare nulla. Poi, suo figlio avrebbe ereditato il titolo di cavaliere e sarebbe stato al servizio dei Martell, un grande onore.
Era più di quanto molto donne potessero aspettarsi, infinitamente di più di quanto alcune ottenevano.
Ma non era ciò che lei voleva.
Sarebbe stato un matrimonio basato su un sentimento delicato e forse, chissà, un giorno si sarebbe trasformato in amore, in fiducia e lealtà, ma non sarebbe mai stato in grado di farle provare nessuna ebbrezza.
Non ci sarebbe stata la passione, nessun fuoco ardente appena sottopelle, nessun desiderio divorante e necessità dell'altro. Ailea non credeva di poterlo sopportare: sarebbe stata la sua gabbia e non credeva che avrebbe potuto viverci dentro, non lei.
Non poteva sposarlo.
Abbassò lo sguardo e incontrò gli occhi di Holder. Sapeva che quando gli avesse detto di no, non l'avrebbe perdonata: troppo orgoglioso, avrebbe considerato il suo rifiuto un insulto personale.