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Draco fu risvegliato dalle prime luci dell'alba, era intontito dal sonno e ci mise un po' a ricordare gli eventi della sera prima.
Inizialmente, ancora in dormiveglia, socchiuse un solo occhio...

Ma che...
Perché...
Ma che ore sono...

Si portò distrattamente il polso con l'orologio davanti al viso per poter vedere l'ora.

LE 5.30?! MA SIAMO SERI?!
PERCHÉ MI SONO SVEGLIATO?!

Si guardò un po' intorno con gli occhi ancora non del tutto aperti.

Porco Salazar ho dimenticato di chiudere le tende...
Ehi aspetta...
Ma questa non è la mia stanza!

Hermione intanto, che ancora dormiva, emise un mugolio e solo in quel momento Draco abbassò lo sguardo e si rese conto della presenza della ragazza.

GRANGER?! LA MEZZOSANGUE MI STA DORMENDO SULLE GAMBE?! MA CHE STA SUCCEDENDO!
Oh no aspetta...
Ora ricordo...
Ieri sera...
Ma allora non era un sogno! Io e la Granger abbiamo passato una piacevole serata insieme senza ucciderci! Incredibile!
Aspetta... Piacevole...?!
Ehm... No... Volevo dire... Normale... Si insomma... Vabbè senti ma non è questo il punto! Io e la Granger che passiamo una serata insieme a chiacchierare! Ti rendi conto?! Non ci crederebbe nessuno!

Il ragazzo pensieroso rimase ad osservare Hermione per un bel po', finché non reputò che sarebbe stato meglio tornare in dormitorio, prima che qualcuno si accorgesse della loro assenza.
"Granger svegliati" mormorò mettendole una mano sulla testa per cercare di svegliarla "Granger..."
Lei fece un verso scocciato e abbracciò la gamba del Serpeverde con un'espressione imbronciata dipinta in volto "Dai mamma, lasciami in pace, sono in vacanza!" biascicò ancora in dormiveglia.
Draco, dal canto suo, era sempre più sconvolto dalla situazione, ma non poteva comunque smettere di pensare al fatto che, per quanto fosse buffa, la Granger mentre dormiva sembrava un angioletto.
"Granger su svegliati, non sono tua madre"
Finalmente Hermione aprì gli occhi a fatica; capì quasi subito che qualcosa non andava, il suo cuscino non se lo ricordava così duro, così, dopo essersi guardata intorno, alzò gli occhi e incontrò subito due laghi ghiacciati che la scrutavano "Malfoy?!"
"Buongiorno a te Granger! Comoda la mia gamba? No perché io non me la sento più!"
solo in quel momento Hermione si rese conto di essere avvinghiata alla gamba di Draco Malfoy e, arrossita, si mise a sedere staccandosi di colpo dal ragazzo, come se si fosse scottata.
"Ehm... ci siamo addormentati qui suppongo..."
"Perspicace mezzosangue, davvero!"
Ad un tratto, dopo qualche minuto di imbarazzo, scattò in piedi urlando "CAVOLO! CHE ORE SONO! CI SIAMO ADDORMENTATI! FARÒ TARDI A LEZIONE E..."
"Oh Granger non urlare, mi sono appena svegliato anche io! E calmati, sono ancora le 6, hai tutto il tempo per arrivare in anticipo come al solito."
"Oh... ehm, scusa" Hermione arrossì.
"Dai andiamo, ti accompagno alla torre di Grifondoro prima che diventi isterica."
Così dicendo Draco si alzò, raccolse il mantello e glielo rimise sulle spalle, poi le fece strada. Hermione lo seguì senza dire niente; era stata una serata strana, chi l'avrebbe mai detto che prima o poi sarebbe stata "consolata" da Draco Malfoy; eppure un velo di tristezza le coprì il volto quando ripensò a quello che era successo alla festa.
"Granger, stai ripensando a Lenticchia vero?!"
"No.. cioè io... il problema è che adesso dovrò affrontarlo, e affrontare tutti gli altri e non so se ce la faccio..." disse la ragazza guardando a terra.
Draco si fermò di colpo in mezzo al corridoio, prese Hermione per le spalle e la guardò dritta negli occhi "Granger, tu sei una furia. Nessuno riesce a tenermi testa come fai tu e fidati, se riesci a tener testa a un Malfoy, puoi fare tutto. Quindi adesso smettila di frignare e affronta la situazione come solo la Granger che conosco saprebbe fare. E poi devi riprenderti, altrimenti i nostri battibecchi non saranno più molto divertenti... se non vuoi farlo per te stessa fallo almeno per me... mi piace litigare con te, sai... le giornate sarebbero monotone altrimenti. E comunque resta il fatto che stiamo parlando di Lenticchia e della Brown, insomma! Li hai visti! Non c'è bisogno di aggiungere altro, si commentano da soli!"
Hermione restò ad osservare incantata quelle iridi ghiacciate che la guardavano minacciose e provò di nuovo quelle strane sensazioni, stessa cosa Draco, che si perse in quei laghi dorati e dolcissimi...
"Beh comunque stavo dicendo che devi reagire." disse improvvisamente tornando in sé e riprendendo a camminare con le mani in tasca. Hermione, sempre più confusa, lo seguì con aria stralunata.
Malfoy che mi fa un discorso d'incoraggiamento stile Harry... sto sicuramente sognando...
E poi...
Gli piace litigare con me...?
No, avrò sicuramente inteso male...

Il resto del tragitto lo passarono in silenzio, entrambi un po' turbati da quegli avvenimenti insoliti, finché non arrivarono finalmente davanti al ritratto della Signora Grassa.
"Bene Granger, ci siamo"
"Io... io credo... per Godric non pensavo che ti avrei mai detto una cosa del genere Malfoy, ma insomma, sì, credo di doverti ringraziare."
"Si ma non montarti la testa Granger, l'ho fatto solo perché mi annoiavo"
"Sai Malfoy, non è un reato essere gentili, quindi non c'è bisogno che rimetti su la tua maschera da stronzo" disse lei indispettita.
"Granger, non nego che sia stata una serata insolita e magari anche piacevole, ma spero tu sia consapevole del fatto che comunque io resto Draco Malfoy e tu Hermione Granger. Siamo distanti anni luce, siamo come il sole e la luna Granger, e le cose non cambieranno solo perché abbiamo passato questa serata a chiacchierare tranquillamente."
Hermione in quel momento era in preda ad un turbinio di emozioni, era un misto di delusione, consapevolezza e tristezza, ma neanche lei sapeva spiegarsene il motivo, in fondo che voleva aspettarsi?! Quello era sempre Draco Malfoy, e aveva ragione, lei era sempre Hermione Granger, e le cose tra loro non sarebbero cambiate, mai. Eppure quella realtà le era piombata addosso come un macigno.
In ogni caso non voleva mostrarsi ancora debole davanti a Malfoy e fece quello che lui le aveva consigliato di fare, accettò la cosa e riprese la sua fierezza abituale.
I giochi erano finiti.
"Hai ragione Malfoy. Le cose non cambieranno tra di noi, ma tranquillo, ne sono consapevole."
Draco restò in silenzio ad osservarla per qualche minuto. Sentendola pronunciare quelle parole aveva provato una strana fitta, all'altezza del cuore, possibile che ne fosse rimasto deluso? Che si aspettasse che la Grifondoro dicesse altro?
"Allora che facciamo qui, entrate o no?!" chiese ad un tratto la signora Grassa risvegliata dalle voci dei ragazzi "Forza! Vorrei tornare a dormire sapete!"
Hermione prese la palla al balzo, si tolse il mantello e lo restituì al ragazzo, per un istante intravide nel suo sguardo un qualcosa di indefinito "Allora ci vediamo in giro Malfoy..." disse con aria titubante, mentre una piccolissima parte di lei sperava ancora in un qualcosa che non riusciva ad identificare.
"Come sempre Granger." così dicendo Draco girò i tacchi e si avviò verso i sotterranei mentre Hermione restava lì a guardarlo con un mare di domande che le affollavano la testa.



~•~ Spazio Autrice ~•~
Ciao a tutte fanciulle! Vi prego non uccidetemi, vi avevo promesso che avrei pubblicato questo capitolo entro lunedì scorso e invece è passata una settimana, a mia discolpa però posso dire che l'ho dovuto cambiare mille volte perché non mi piaceva mai! Comunque spero che l'attesa sia valsa e quindi spero di essermi fatta perdonare almeno un pochino!
In ogni caso, questa settimana siamo arrivati a 1000 visualizzazioni, che per me sono davvero tantissime e ne sono troppo felice! Quindi vi ringrazio immensamente e spero di non deludervi! 😍
Per ora vi saluto e vi prometto che mi metterò il prima possibile a scrivere l'altro capitolo, a presto!🤞🏼♥️

Dramione: Ghiaccio e Fuoco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora