Scontro accidentale

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"Le odio queste riunioni di famiglia mamma! Fammi stare da Cristina stasera e dì a quelli che sono a letto con 40 di febbre!"
"Ascolta signorina. Sono i tuoi zii ed i tuoi cugini e li vedi due volte all'anno quando va bene, quindi fai questo sforzo"
Sbuffo alzando gli occhi al cielo, rassegnata.
Discutere con mia madre di certe questioni é una partita persa. Meglio arrendersi e non tirarla per le lunghe.
"Ora vai di sopra e cerca qualcosa di carino da metterti"
La fà facile lei.
Due cose mi piacciono particolarmente: il colore nero e gli abiti che mi conferiscono un look mascolino. Trovare qualcosa di 'femminile' nel mio guardaroba é difficile, mentre 'elegante' é a dir poco impossibile. Che si fottano gli altri con i loro giudizi.
Ho gusti definiti strani, capelli castani con le punte rosa e un piercing sulla lingua e sono anche lesbica.
Se i miei o i miei parenti ne venissero a conoscenza li metterei K.O. 😂
L'idea delle loro buffe faccie sorprese mi fa scoppiare a ridire, ma per ora voglio tenermelo per me il mio orientamento sessuale.
Mancano tre ore alla fatidica cena e decido di uscirmene per fare un giro in piazza, nel centro cittá, a prendermi un gelato o qualcosa da sgranocchiare.
Sto morendo di fame.
Impegnata a guardare la vetrina di un negozio di scarpe sportive, non mi accorgo del tizio che viene a sbattermi addosso, facendomi perdere l'equilibrio e finire con il sedere a terra.
"Ma diavolo, guarda dove vai!"
Davanti a me non c'é un uomo, bensì una donna anch'essa caduta a terra.
É davvero bella.
<<Sei un idiota Lisa! Questa quì avrá il doppio dei tuoi anni! Smettila di sbavare>>
"Scusi, ho esagerato" balbetto, impacciata.
Mi alzo e le tendo una mano per aiutarla a rimettersi in piedi.
Finalmente alza lo sguardo da terra e i nostri sguardi s'incrociano. Ha delle stupendi iridi color caramello, delle labbra carnose, una folta chioma di capelli biondi leggermente mossi.
"Grazie, sei davvero gentile"
Quando afferra la mia mano un brivido di piacere percorre tutto il mio corpo e instintivamente mi allontano da lei.
Non so cosa mi stia accadendo, ma devo allontanarmi da questa donna prima che finisca per molestarla.
"Se é tutto apposto me ne vado, sono un po di fretta!"
Non le do il tempo di controbattere, allontanandomi di corsa.
Mi stoppo solo quando mi ritrovo a pochi passi da casa, con il fiatone e con ancora l'assurda voglia di baciare quelle labbra.
Vedo delle macchine posteggiate nel vialetto davanti casa.
<<Cavolo, é giá arrivato qualcuno degli zii ed ora mamma mi strangolerá>>
Entro in casa furtivamente, cercando di raggiungere la mia stanza al piano di sopra senza essere beccata.
"Lisa!! Ma guarda come sei cresciuta!"
Accidenti a me e alla mia sfortuna.
Mi rassegno e vadi a salutare i presenti, tra cui zio Aldo, zia Elena e i piccoli gemelli pestiferi di sei anni, Milo e Dino, cercando di evitare lo sguardo infuocato di mia madre per il mio ritardo.
Nella mezz'ora seguente sono arrivati altri mie parenti, fino ad esserci finalmente tutti e venti i previsti.
<<Oh e finalmente ci possiamo mettere a tavola per mangiar qualcosa. Son giá stufa di tutto il loro blaterare>>
"Se per te non è un problema Marisa, oggi ci sarebbe anche mia figlia con il suo nuovo ragazzo. É tornata due giorni fa da New York" dice tutto a un tratto zio Aldo.
Conoscendo mia madre, una donna perfettina e pignola, lo manderebbe volentieri a quel paese per essersene uscito con questa novitá dell'ultimo minuto, ma ora sono sicura che terrá a freno la lingua.
"Ma certo Aldo! Non c'è alcun problema, anzi! É oramai da cinque anni che non vedo più Chiara"
<<Come immaginavo>>
Sento il campanello suonare.
"Apro io!" dico dirigendomi svogliatamente verso la porta.
L'uomo lo noto a mala pena, perché tutta la mia attenzione é attratta dalla donna di fronte a me.
<<É la stessa con la quale mi sono scontrata questa mattina!>>
Anche lei sembra sorpresa dal vedermi, ma dopo pochi istanti il suo sguardo si addolcisce e mi sorride.
"Ehm...prego, entrate" sono le uniche cose che riesco a dire, sembrando una cretina.
Dopo i saluti e le presentazioni, vengo a sapere che questa donna é una mia cugina di terzo grado e che ha studiato e vissuto a New York negli ultimi anni.
I nostri sguardi s'incrociano più volte, ci scambiamo dei timidi sorrisi, ma nessuna delle due riesce a fare il primo passo.
<<questa sará una luuuuunga giornata>>  penso rassegnata.

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GRAZIE per aver letto questo primo capitolo!! ❤ Beh...spero che possiate dare una chance anche ai successivi 😉 Vi prometto che le cose si faranno più piccanti 😜
Vi mando bacio e vi prometto che non vi farò aspettare tanto per il prossimo! 😁

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 29, 2017 ⏰

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