Per tutto il viaggio la dea cercò di ripetersi mentalmente che non doveva uccidere la ragazza, ma avrebbe davvero voluto farlo.
Iride scoprì subito che Chris aveva davvero una lingua lunga non indifferente e, non ci pensava due volte prima di sputarti un commento non gradito in faccia.
Per non parlare del suo odioso sarcasmo. Iride avrebbe pagato solo per tapparle quella boccaccia che si ritrovava.Per fortuna della dea, erano già arrivate davanti all'insegna del campo.
-Questo è il campo mezzosangue- indicò il cartello la dea con un sorriso.
Chris alzò un sopracciglio al cielo -Ma davvero? Sai da quell'enorme insegna con scritto "Campo mezzosangue" non l'avrei mai capito- disse sarcastica.
Le guance della dea assunsero un rosso scarlatto per la rabbia e quando individuò il centauro Chirone subito si avvicinò.
-Senti lei è Chris ha diciassette anni ed è estremante sarcastica e acida, quindi con mio immenso sollievo la affido a te, buona fortuna, ne avrai bisogno- la dea disse tutto velocemente e subito scomparve in una nuvola arcobaleno.
Chris che aveva visto tutta la scena incrociò le braccia -Menomale. Era davvero antipatica, per non parlare del suo nome orrendo-
Chirone rimase stupito vedendo la ragazza -Wow! Sei identica a lei... Tranne per i capelli e il colore degli occhi-
-Di chi parli?-
-Ehm, nessuno tranquilla, mi sono confuso, forza entra e benvenuta al campo-
La ragazza non rispose e incominciò a farsi un giro tranquillamente del campo con al suo seguito Chirone che parlava.
-Forza vieni, ti presento delle persone-
Lei annuì e lo seguì senza protestare.
Si fermò davanti ad un gruppetto di quattro persone intente a parlare, con aria spensierata.
-Ciao ragazzi, vi voglio far conoscere una persona- li chiamò Chirone.
Ma quando i ragazzi si girarono rimasero bloccati, non riuscirono ad aprir bocca.
-Cosa c'è avete visto un fantasma?- chiese Chris.
La prima a muoversi fu una ragazza dai capelli castani e dagli occhi cambianti che fece un passo avanti, ma poi scoppiò a piangere.
Chris la guardò stupita -Hey calma, faccio un po' paura, ma non ho mai fatto piangere nessuno per questo- cercò di buttarla sul ridere.
Questa volta fu la biondina a muoversi e andò dalla mora cercando di consolarla senza staccare i suoi occhi da quelli di Chris.
-Ok gente, voi avete dei seri problemi mentali, quindi Chirone io direi di chiamare una macchina e farmi tornare a casa mia- disse acida.
Poi finalmente qualcuno parlò.
-Tu eri morta, eri morta davanti a tutti noi, come puoi essere viva?!- chiese un ragazzo dai capelli neri e con gli occhi verde mare.Chris aprì la bocca stupita -Ma io non sono morta!-
Chirone si mise in mezzo -Ragazzi pensavo anche io la stessa cosa, ma guardatela bene, non è lei, certo le assomiglia, ma il colore dei capelli e dei occhi non coincidono, per non parlare del carattere-
Il moro la guardò attentamente e sospirò sconsolato -Perdonaci, ti abbiamo confuso per una nostra cara amica che adesso non c'è più- ammise.
Lei alzò le spalle -Io mi chiamo Chris- e gli porse la mano.
-Io Percy Jackson, figlio di Poseidone-
La biondina si avvicinò -Io sono Annabeth Chase, figlia di Atena-
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Diversa|| Percy Jackson
Fanfiction||QUESTO È IL SECONDO LIBRO|| Diversità 1-Motivo di opposizione o di un conflitto. 2-Condizione di chi è considerato da altri, o considera sé stesso, estraneo rispetto ad una presunta normalità. Ormai erano passati tre anni. Tre lunghissimi anni dal...