Capitolo 6

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Dopo lunga e penosa malattia (ovvero zero ispirazione) rieccomi qua! Scommetto che non vi sono per niente mancata XD.

Lo spettacolo che mi si parò davanti era estasiante tant'è che rimasi a bocca aperta. Gli alberi erano simili a quelli che ci sono sulla terra ma erano variopinti. C'erano alberi dalle chiome blu notte e i frutti lucenti come stelle sorrette da tronchi neri dalle ramificazioni azzurrine. Il cielo era scuro ma c'era comunque luce e una luna piena troneggiava in mezzo a una moltitudine di argentate stelle. La temperatura era molto gradevole e una leggera brezza mi scompigliava i capelli.
«Casa dolce casa» esclamò Sulia prendendo un bel respiro.
«Già era tanto tempo che non ci tornavo» continuò Alexa.
«Un bello spettacolo vero? Rimasi anche io così quando arrivai qui la prima volta» disse Dragonicus accarezzandomi dolcemente le spalle e anche se quel contatto improvviso non mi mi entusiasmava non mi scostai perché ero ancora rapita da quello che a quanto pareva era il mio mondo.
«Beh, cerchiamo un rifugio per la notte. Non vorrei avere brutti incontri» disse Sulia in tono serio parandosi davanti a me e guardando storto Dragonicus.
«E voi mia regina dormirete con me» disse Alexa sorridendo e prendendomi sotto bracco portandomi con se.
Ci incamminammo nel bosco con Sulia in testa al gruppo seguita da Dragonicus e Alexa e infine me.

«Alexa toglimi una curiosità» dissi ad un tratto.
«Dica pure».
«Come ho fatto a dimenticare tutto questo?» chiesi camminando e guardandomi intorno.
«Beh magari tra un po' ricorderete tutto quanto. Per quel che ne sappiamo la sua coscienza e il suo sapere sono solo assopiti al momento».
«Capisco... Quindi io com'ero?» chiesi curiosa guadandola camminare davanti a me.
«Beh voi eravate davvero bella...E non intendo solo nell'aspetto ma anche nell'anima. Molte leggi brutali le avete tolte voi e avete inserito nuove leggi per tutelare la popolazione nonostante il popolo non fosse molto contento di essere guidato da una donna oltre che a un ibrido... Tuttavia durante il il periodo in cui eravate regina questo regno non ha visto che prosperità e pace dopo la nascita del principe Carlhan» concluse Alexa.
«Oh va bene».
«Siamo arrivati... Su entriamo» disse Sulia per poi spostare una tenda di radici ed entrare in una piccola rientranza scavata nella roccia.
«Io vado a cercare della legna per il fuoco» disse Dragonicus con tono scocciato buttando il suo zaino accanto a una parete rocciosa ed in fine uscire.
«Che gli è preso?» chiesi confusa a Sulia.
«Nulla si è solo offeso perché gli avevo detto che voi avreste dormito con me. Penso sperasse di dormire con voi» rispose con noncuranza disponendo delle pietre in cerchio per formare il focolaio.
«Ma perché ci teneva tanto... cioè cosa è successo tra di noi...»  
«Ve lo racconterà lui, anche perché lo so in modo molto approssimato» rispose continuando a sistemarsi per la notte.
Alexa tirò fuori dal suo zaino una coperta di pelle enorme, ma lo zaino era di medie proporzioni e rimasi un attimo sconcertata da quella strana visione.
«Come diamine faceva quella coperta enorme ad entrare nello zaino?» chiesi.
«E' un semplice zaino, solo che Dragon è riuscito ad aprirci un portale sul fondo che rimane per sempre aperto su una stanza, se io mi infilassi nello zaino mi ritroverei nella stanza. Ecco perché vi ho detto di portare poca roba, perché avevo io il necessario» rispose mentre aiutava Sulia a sistemare le ultime cose.
«Posso dare una mano?» chiesi visto che me ne stavo seduta su un sasso a fare domande.
«No vostra altezza non c'è bisogno che vi sforziate troppo perché poi...» cominciò Alexa.
«Ferma... Chiariamo un paio di cose...» la fermai prima che continuasse. «Ragazze siamo amiche, smettetela di trattarmi come "sua altezza" e datemi del tu, insomma questi ultimi anni li abbiamo passati insieme» dissi facendo le virgolette mentre dicevo sua altezza.
«E va bene... come volete voi...» disse Sulia.   
«SULIA» dissi urlando appena.
«Va bene scusami ti prego» disse abbassando lo sguardo.
«E poi niente formalità come inchini e robe varie, mi mettono parecchio a disagio. Posso comunque aiutare anche se sono una regina, non vuol dire che dovete servirmi per qualsiasi cosa» continuai.
«Va bene amica mia» disse Alexa sorridendo e prendendomi sotto braccio.
«Come mai sembrate tutti intimoriti quando mi altero anche di poco?» chiesi guardandole.
«Sappiamo la tua vera potenza, sappiamo che potresti ucciderci anche con un solo sguardo e nutrirti del nostro sangue se non ti controlli. Al momento sei un po' arrugginita con l'autocontrollo e quello che è successo con la tazza di tè ne è la prova» si spiegò Alexa tranquillamente.
«Capisco, è come se fossi una bomba pronta ad esplodere...» dissi abbastanza demoralizzata.
«Già» disse Sulia.
«Ma non ti devi demoralizzare, presto avrai lo stesso autocontrollo di prima se ti allenerai» continuò Alexa.
«E quindi i miei...» mi interruppi perché fui investita da un odore metallico ma dolce che entrò nel rifugio insieme a Dragonicus.
«Ho portato la legna, e del cibo per tutti, io ho già mangiato» disse sporco di sangue con quella che sembrava selvaggina che le pendeva dalle spalle e posando la legna di fianco al futuro focolare.
Prese la selvaggina e la porse a Sulia, erano animali simili a delle lucertole ma molto più grandi e colorate di viola, giallo e rosso.
«Questa è per te» disse porgendomi un contenitore chiuso contenente una sostanza rossa.
«Mettine un po' sulla carne almeno ti abituerai lentamente al sapore e all'assunzione» disse nascondendo il polso destro che era fasciato da una pezza bianca ma appena sporca di sangue.
«Che ti sei fatto?» chiesi preoccupata.
«Nulla... ho lottato per procurarmi la cena» disse non troppo interessato a darmi una risposta.
«Oppure per la mia cena...» dissi abbastanza innervosita.
«Esatto per la tua cena, poi ho mangiato io» disse con un sorrisetto di sfida.
«Ora che lo sai che mi fai?» riprese più arrogante di prima.
«Assolutamente niente» dissi incrociando le braccia al petto.
«Lo so che vorresti mangiarmi, si vede dagli occhi. Sono diventati rossi. Pensavo avessi meno autocontrollo» disse indicandomi il viso ridendo.
«Come gli occhi rossi?» chiesi stranita.
«Hai anche i denti che stanno uscendo» disse continuando a ridere.
«I denti?» dissi girandomi a guardare Alexa.
«Si hai i denti fuori e gli occhi rossi» disse Alexa tentando di sostenere il mio sguardo.
«Ok devo darmi una calmata» dissi respirando a fondo e uscendo dal rifugio per un po' di aria fresca.
Mi sedetti su un masso appena fuori dal rifugio ad ammirare le stelle e le chiome dai frutti luccicanti, non mi sembrava vero che fosse successo tutto così in fretta. Io una regina? Wow che storia... non me lo sarei davvero mai aspettato, alla faccia di Wayne che mi ha sempre derisa e mi ha sempre detto che non contavo nulla per nessuno. 
«Hey» disse Dragonicus avvicinandosi. Non era più sporco di sangue e profumava. 
«Tutto bene? Ti ho portato la cena, non c'è sangue tranquilla» disse porgendomi un piatto molto spartano con dentro qualcosa di fumante ma che aveva un odore delizioso, presi il piatto e cominciai a mangiare con calma guardando verso l'orizzonte. 
«Magari domani ti racconterò qualcosa ma ora dobbiamo andare a riposare. Domani ti aspetta l'inizio di un duro allenamento. Hai bisogno di allenarti e di ritrovare te stessa» disse con calma guardando anche lui l'orizzonte.
«Hai ragione, devo rimettermi in forze» dissi finendo di mangiare. «Quanto dura qui la notte?».
«Ancora circa 8 delle ore umane, ci conviene andare» disse alzandosi e dirigendosi verso l'entrata del rifugio.
«Va bene» dissi alzandomi e seguendolo.
Entrai e vidi che Alexa stava già dormendo raggomitolata nel suo giaciglio mentre Sulia mi stava aspettando nel suo, io avrei dormito tra loro due vicino al fuoco mentre Dragonicus avrebbe dormito dall'altra parte rispetto a noi davanti all'entrata.
«Dai vieni a dormire» disse Sulia guardando male Dragonicus. Così mi diressi da lei e mi infilai sotto la coperta.
«Buona notte» ebbi il tempo di dire prima che Sulia si addormentasse abbracciandomi, forse per non farmi alzare per parlare con Dragonicus. Lui lo sentivo camminare avanti e indietro per poi arrendersi e coricarsi nel suo giaciglio e finì per addormentarsi, me ne accorsi quando sentii il suo respiro farsi lievemente più pesante così decisi di provare ad addormentarmi anche io anche se non fu facile per via del nuovo ambiente.
Fu una notte senza sogni.
        

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 15, 2017 ⏰

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