Capitolo 25.

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IL GIGANTE FEMMINA

Tess's pov

Quel gigante non mi convince neanche un po'... il suo sguardo....è. ..
Non è vacuo come quello degli altri titani...
È attento .... e ci vedo intelligenza....
Non mi piaceva per nulla.
Quella biondina tutta muscoli già mi dava sui nervi!
Non è un avversario da sottovalutare... questo è certo....
Dannazione....
MAI CHE ME NE CAPITI UNA GIUSTA!?
E tutte queste riflessioni mentre montavo Thunder di T/N, visto che quel dannato gigante, ritardato e gattonante, mi aveva sfracellato il cavallo.
<<Fate molta attenzione>> ordinai, mentre ci avvicinavamo.
<<E io? Posso partecipare?>> mi chiese T/N.
Sarebbe meglio...
<<Sta volta si... ma fai attenzione. E non farla sclerare come quel Nano malefico, quando vede polvere!>> ridacchiai.
<<Nano malefico? Questa è nuova..>> rise lei.
Ora mi conierà il termine... ne sono sicura.
<<Posso usarlo anche io?>> ridacchiò la ragazza.
Che mi dicevo?
<<Se ci tieni a farti uccidere dal Caporale, fai pure....>> ribattei in un ghigno.
Questa ragazza è pazza come me... Parlare di queste cavolate in questo momento...
<<Attacchiamo!>> urlai, azionando il gas e scalzandomi dalla groppa del cavallo sauro, lo sguardo fisso sull'enorme donna avversaria.
Fatti avanti bastarda!

T/N's pov

Tess mi abbandonò letteralmente, sfrecciando sopra la mia testa a velocità, fiera come sempre.
Alzai gli occhi al cielo, sorridendo... mentre una strana ansia mi assalì. Tess poteva sembrare la solita, tuttavia io avevo percepito la sua preoccupazione.
Il gigante continuava a correre ignorandoci solo apparentemente.... Quale gigante, che ha un obiettivo, ti tiene sotto controllo, durante una corsa forsennata?
Inoltre se è giunto fin qui vuol dire che ha combattuto.... e io non ci credo che un gigante solo, seppure anomalo, abbia sbaragliato ben due squadre, se non di più, del Corpo di Ricerca. Qualcosa non va...
Azionai il gas, in contemporanea con Dante e Sean. Dean rimase a cavallo, per ordine di Tess e lanciò un fumogeno nero.
Arpionai un albero vicino, lasciandomi trascinare dalla fune in riavvolgimento, avvicinandomi al nemico, con un ampio giro... studiandolo.
Continuava a sorvegliarmi con le sue iridi azzurre e fredde, calcolatrici.... Un brivido mi attraversò. E vidi Tess attaccare.... e il gigante spostare lo sguardo su di lei.
<<TESS NON ATTACCARE!!!>> urlai.
Ma Tess ormai era alla sua portata.
Il gigante attaccò improvvisamente, bloccandosi immediatamente durante la corsa..., il suo braccio teso indirizzato contro la Caposquadra Ross. Pensai al peggio...
... e invece Tess evitò, roteando in aria, il colpo mortale. Era stata velocissima.
Cercò di avvicinarsi alla collottola, ma la gigantessa se la coprì con la mano.
Allora..... è davvero intelligente? E se fosse....
Intanto Dante e Sean si avvicinarono al titano, cercando di trovare il modo di azzopparlo.
Non mi lasceranno indietro!
Anche io mi lanciai all'assalto, più veloce che potei. Tuttavia non potevo fare molto, fintanto che quella dannata mano rimaneva aderente al collo.
<<Perché non mi afferri faccia lessa?!>> urlai con un ghigno ironico, avvicinandomi, pericolosamente e con cosciente incoscienza, al viso enorme <<Non pensi di essere stata troppo al sole? Sei tutta spellata!>>
Okay... , mi è uscita davvero pessima....
<<Su afferrami! Piccoli nani crescono!>> la provocai.
Oggi mi vengono battute terrificanti.... avrò forse perso lo smalto!?
Vidi la sua bocca spalancata incombere su di me.
<<Ops... ti ho fatta incazzare?>> ghignai sibillina, schivando appena in tempo e sentendole schioccare i denti a un nulla da me.
Allora devo avere colpito un tasto dolente... che sia davvero bassa? .... Ho la brutta impressione che sia una muta-forma come Eren...
La risposta mi giunse molto concisa.... Allungò una delle sue mani verso di me, per stritolarmi nel pugno.
<<Non basta con me, Tesoro!>> schivai, proiettandomi oltre il suo palmo e arpionandomi al suo braccio teso. Puntai dritta verso l'ascella, nel tentativo di tagliarle i muscoli che le sorreggevano l'arto, così che non potesse più usarlo.
Invece fu lei a cogliermi impreparata....
Ma che?!
Schivò, spostandosi con un salto di lato e calandosi. Fui trascinata dal cavo ancora ancorato, che mi diede un terribile colpo di frusta. Rimasi intontita...
Mi ha fregata..., pensai semplicemente, con una smorfia di dolore.
Troppo stupita per provare terrore. Mi accorsi del suo ginocchio che percorreva una ben precisa traiettoria... Il punto di arrivo ero io.
Beh... Fan culo! ...mamma... vengo a conoscerti...
"..torna da me..."
Quella dannata frase mi rimbombò nel cervello e mi schiarii la mente, meglio di una testata di Keith. Non che io ne abbia mai ricevuta una...
Avevo promesso che avrei fatto di tutto per tornare.
Non potevo lasciarlo solo...
Non dopo che aveva sofferto così tanto per Marco Botd...
Non volevo essere il suo prossimo dolore.
Ringhiai con rabbia, facendo qualcosa di inaspettato anche io.
Le arpionai l'occhio, e tirai poco prima di essere colpita dalla sua ''carinissima'' ginocchiata.
E uso il termine ''carinissima", perché le ginocchiate "amorevoli" sono solo le mie.
Nel moto le affettai mezza faccia con la spada...
<<Come la mettiamo ora Biondina!>> sibilai, proseguendo oltre, mentre lei si disperava troppo poco per il suo iride, non più azzurro, ma rosso sangue.
Disgraziatamente aveva ancora una mano sulla collottola.
Vuol dire che gliela affetto!
Ma le spade si spezzarono.
È in grado di indurire parti del corpo!? E come dobbiamo fare, porco Dean!
<<T/N!!>> urlò Dean.
Che mi abbia letto la mente?
In verità si riferiva a Miss Altezza, pronta a ammazzarmi. Fu Tess, schiantandosi contro di me, a spingermi via dalla sua presa.
Osservai la Titana... Si può dire titana o esiste solo il termine maschile? Un gran bel dilemma... Okay... ho il cervello in fase "sfottimento".... era già guarita.
<<E io che ti avevo fatto quel ritocchino per farti apparire più bella.... Bah... quanto lavoro inutile! Ingrata!>>
Certo che so essere molto insopportabile...
<<Meno male che ti avevo detto di non farla incazzare...>> sbuffò, riprendendomi Tess.
<<Ehm...>> ritornai leggermente in me.
<<L'idea di provocarla per liberare la collottola era folle... ma buona... è palese che sia un umano come quel tuo amico costantemente "incazzato"...>> analizzò.
Ci separammo.
Allora non sono la sola a pensarlo... ecco il tassello mancante...
Virai di scatto.
<<Tess! Che facciamo?! Non possiamo abbatterla!>> urlò Sean serio.
Dante, alla sua sinistra, tremava.
<<Quello che dobbiamo! Quella ''Cosa'' non può raggiungere il centro della formazione!>> rispose Tess <<Facciamo in modo che lasci le mani... Il piano è...>>
Ma il nemico attaccò di sua iniziativa... avevamo appena raggiunto una cittadina fantasma...
Ci sparpagliammo agili, mentre un enorme piede si abbatteva sul cavallo di Dante.
E fu proprio lui a lanciarsi in azione, mangiando metri e metri col suo dispositivo 3D.
Sean lo seguì a ruota, dal basso.
Tess invece atterrò rotolando, all'ennesimo attacco, e si rialzò.
Dante e Sean si scambiarono uno sguardo di intesa, agendo sincroni come sempre.
Io cercai Dean con lo sguardo...
Magari non l'avessi fatto...
Dante attaccò il gigante.
<<DANTE!>> urlò Sean, la voce trasformata dalla paura.
Mi voltai appena in tempo per vederlo schivare una manata per rotto di cuffia...
Un infarto...
Sospirai.
Dante notò la collottola libera e lanciò gli arpioni, però il titano schivò e afferrò i cavi del 3DMG.
No ... NO!
Rilasciai il gas....
Però ormai era tardi...
Se solo non mi fossi distratta a controllare se Dean stesse bene...
<<DANTE!?>> urlò Sean, mentre il corpo del ragazzo sbatteva a grande velocità, prima contro il suolo e poi contro il muro di una casa, con un terribile rumore agghiacciante di ossa che si fratturavano.
No.... Dante.... lui....
<<BASTARDA!>> gridò Tess con una voce disperata, che non le avevo mai sentito. La vidi sfrecciare ...
... È morto....
Sentii gli occhi umidi, mentre fissavo quel corpo inerme, abbandonato contro un muro, su cui aveva lasciato impressa una scia di sangue, scarlatta.
È sentii la stessa voragine, apertasi per la morte di mio nonno, dilaniarmi ....
E mi tornarono in mente la giornata passare con quel ragazzo così dolce.
Bastarda... stronza... ti farò bruciare all'INFERNO! TI TAGLIERÒ A PEZZI COSÌ PICCOLI CHE NON POTRAI RICOSTRUIRTI!
Mi lanciai con rabbia anche io, stringendo convulsamente le spade, andando più velocemente del normale.
Ti ammazzerò!
Le affettai velocemente la gambe, muovendomi a grande velocità, roteandole attorno agli arti.
Dove passavo, la spada lacerava.
Vidi distrattamente Dean fiondarsi anche lui all'assalto e Sean fare lo stesso.
Tess si era fermata, presumo per ritrovare la calma e la lucidità, negli occhi una luce assassina.
Non ci volle molto prima che anche lei attaccasse.
Anche i suoi colpi andavano a segno.
Però la mutaforma era abile a non scoprire punti deboli.
Sean liberò il gas riuscendo a schivare numerosi colpi, cercando di colpire la collottola. Ma le sue spade si ruppero in mille schegge, contro le mani indurite dell'assassina.
Lo osservai guardarsi le spade mozze, sconvolto, mentre con un calcio il gigante lo schiacciava verso il suolo.
Altro sangue....
Altra morte ...
Urlai.
Anche Sean.....
Ma oltre il dolore che mi stringeva in un gelido e spietato abbraccio, qualcosa riprese a ribollire in me, togliendomi anche l'ultimo sprazzo di lucidità.
STRONZA FATTI AMMAZZARE!
È fu per via dell'odio cieco, che mi spingeva, se la gigante riuscì ad afferrare anche il mio di cavo.
Sentii Dean chiamarmi, la voce rotta.
Mi spiace Dean... mi ha fregato di nuovo.... salutami Jean...
Sorrisi. Del resto che si poteva fare contro la morte?
Venni sollevata in alto....
Quel mostro voleva guardarmi negli occhi....
In questo caso non ti do il piacere di spappolarmi al muro....
Con un sorriso sprezzante sganciai l'imbracatura e precipitai.
Ma invece dello schianto contro il lastricato della strada, un paio di braccia mi accolsero.
<<Stai bene?>> si informò affannato il riccioluto Dean, il suo cuore che batteva violentemente.
Dean....
<<Uno schifo...>> accennai un mesto sorriso.
Il mio amico mi rilasciò dolcemente, atterrando.
<<Stai attenta...>> mi sussurrò e spiccò il volo.
Lo osservai: <<Anche tu>>

Dean's pov

Dante era morto....
Sean era morto...
T/N mi aveva fatto perdere dieci anni di vita quando aveva deciso di prendere alla lettera il ''suicida'' pronunciato da Jean, lasciandosi cadere.
E ora.... ora speravo di non lasciarci le penne.
Guardai Tess negli occhi...
Nelle sue iridi notai un misto di freddezza, rabbia e dolore....
Mi fece cenno di aggirare la nemica e colpirla, mentre lei la distraeva.
E agii esattamente così.
La aggirai, mantenendomi a distanza, aspettando un momento favorevole per colpirla.
Tess era molto abile nel crearli... ma non riusciva a farle esporre quel dannato collo.
Quando durerà questo stallo?, mi chiesi affondando le lame.
Gli occhi agghiaccianti sempre su di me.
Ha capito il piano!
Spesso mi sorprendevo di come riuscissi a mantenermi lucido e distaccato sempre, quando moriva qualcuno a cui ero affezionato, tranne che per T/N....
Con lei non ero mai lucido.
È così, come anche Tess, riuscivo a vagliare ciò che mi accadeva intorno e quale delle scelte si prospettavano.
Così ci scambiammo i ruoli senza parlare.
Quindi fu Tess a cercare di ucciderla.
Sapevamo quando e dove colpire.
Non riusciva a prenderci impreparati e i muscoli delle spalle le iniziavano a cedere .... presto avrebbe scoperto il suo punto fragile.... io e Tess pronti alla vendetta.
Ancora un paio di colpi.... devo resistere per un paio di colpi e Tess la finirà.
Tuttavia il titano elaborò una nuova strategia... avanzò verso T/N, priva di 3DMG.
T/N!?
Tess comprese al volo, lanciandosi verso la duchessa. Io cercai di rallentare inutilmente l'avversaria.
E attaccò le due donne....
Non vidi cosa accadde, perché una manata si rivolse contro di me.
La schivai... rotolando a terra....
Alzai lo sguardo verso l'alto, mentre un ombra mi copriva.
Una mano enorme priva di epidermide, fu su di me.
T/N...., fu l'ultimo pensiero prima del buio.

T/N's pov

Tossii.
Ma che è successo?
Mi tastai la testa.
Sangue... devo avere sbattuto la testa. Dove sono gli altri?
E ricordai, mi tirai su di scatto, cercando il gigante dalle fattezze femminili.
Correva all'orizzonte, inevitabilmente lontana.
Dove sono gli altri!? Dean!? Tess!?
Mi alzai, anche se inizialmente crollai. Zoppicavo... dovevo avere una storta alla caviglia.
Quella dannata stronza mi voleva schiacciare... ma Tess è inervenuta.... sono volata... e devo aver sbattuto....
Ma Tess?
<<T/N... sono qua>> mi chiamò una voce.
<<Tess!>> corsi da lei.
La trovai appoggiata a un muro, a trattenersi con la mano il ventre.
<<.... Tess?>>
<<Si ... sono io... Sei cecata per caso con quella botta?>> sbuffò in un sorriso storpiato in una smorfia di dolore.
Mi accucciai accanto a lei.
Aveva un pezzo di spada conficcato nel basso ventre.
<<Mi ci sono schiantata sopra... Tsk ... La mia solita sfiga>> rise.
Cazzo... Non capisco quanto sia grave!
Ma c'era altro, al momento, a premermi e a farmi mancare il respiro.
<<Dean?>> chiesi, preoccupata.
<<Non lo so.... È avvenuto tutto così in fretta...>> sospirò la donna.
Se fosse morto lo avvertirei, no? Non dovrei sentirlo?, la mia tenue speranza.
Mi guardai intorno, cercandolo.
L'ansia mi stava divorando viva.
Quella zona della città era completamente distrutta....
Dean... ti prego spunta col tuo sorriso. Spunta con i tuoi stupidissimi riccioli pettinati! Spunta con quel dannato sguardo scuro! Io..... io... non posso vivere senza te...
Gli occhi mi bruciavano.
Non lo vedevo... ma in compenso vidi numerosi giganti avvicinarsi, ancora lontani.
Devo portare Tess via da qua... siamo circondati.... Un edificio, ci serve un edificio!
E Dean?
<<DEAN!!>> iniziai a chiamarlo.
Nessuna risposta.
<<DEAAAAN!!!>> urlai sentendomi mancare dentro.
<<DEAN, PORCO EREN! COMPARI! È TUO COMPITO STARMI ACCANTO!>> in preda al panico e alla disperazione.
Mi accasciai in ginocchio, con un paio di lacrime silenziose a bagnarsi le guance, incapace di respirare.
Tess rimaneva in silenzio.
La paura di averlo perso prese ad artigliarmi il diaframma e lo stomaco.
Dean....
Chiusi gli occhi.
<<Dean...>>

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