Marketing natalizio

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MARKETING NATALIZIO

Ali guardò verso la finestra: il tempo cominciava a cambiare, arrivava il freddo e forse quell'anno avrebbe nevicato, regalando ai bambini un Natale da sogno.

Lei figli non ne aveva, perciò parlava per quelli degli altri.

Peccato che il suo umore non fosse così cupo per via dei capricci del tempo, bensì riguardava il lavoro.

Si era ritrovata davanti il volantino di Ceci, la sua concorrente numero uno in quella città: era datato qualche mese, reclamizzava una promozione estiva sulle bomboniere. Ceci aveva dato sfoggio della sua maestria e fantasia, abbinando ai prodotti per i battesimi dei bavaglini con un ricamo del nome del bambino.

In effetti Ali non sapeva né cucire né ricamare, ma per tutto il resto lei e la sua concorrente erano alla pari: realizzavano bomboniere per ogni occasione, orecchini, bracciali, soprammobili di ogni tipo.

E adesso arrivava Natale, periodo di regali e perciò ricco di lavoro per le due ragazze.

Ali aveva cominciato a confezionare il suo repertorio più classico, i babbi natale, in tutte le sue varianti, ossia orecchini, ciondoli, decorazioni per torte ... A ciò aveva aggiunto le gomme sopra le matite e decorazioni da appoggiare sopra i tappi delle bottiglie.

In quel periodo iniziava ciò che definiva ritiro spirituale, valeva a dire che lavorava e basta, si chiudeva in casa stile di clausura e gli unici contatti con il mondo esterno erano il computer e il telefono. Infatti fu proprio il suono del secondo a interrompere la sua attività.

Si pulì le mani e rispose:

<<Ciao Ali>> era sua sorella

<<Ciao>> rispose lei stancamente chinandosi su quello che stava facendo

<<Non ti farebbe male passare di qui almeno per una sera>>

Ali sospirò, ma perché in tutti quegli anni non capiva che aveva da fare, il Natale era sacro, prima per motivi lavorativi che religiosi. La sorella non aspettò sue risposte:

<< Bé sai che ti dico, passo io di lì>>

<<Ho da fare, lo sai>> cercò di ribattere Ali

<< Farò presto, ci vediamo dopo>>

La comunicazione si interruppe e lei riprese a lavorare. Era a buon punto quando il campanello suonò.

Ali sospirò appannando la lampada con lente di ingrandimento, che usava per sistemare i bottoni della giacca di un babbo natale destinato a diventare un orecchino.

Fortunatamente abitava in una casa piccola, il suo tavolo da lavoro era vicino all'entrata

<<La porta è aperta>>

Sua sorella entrò, per lei Natale era già iniziato da un pezzo, il cappotto rosso gliel'aveva già visto sfoggiare mentre il cerchietto con minuscole corna di renne doveva essere una novità di quell'anno. Chissà se avrebbe potuto inserirlo nella sua lista prodotti? Certo doveva inventarsi qualcosa di più originale, il modello corna di renne e alce era inflazionato.

Le porse un volantino, Ali lo guardò ma aveva già capito che era dell'attività di Ceci. Certo avrebbe sicuramente visto meglio da vicino perciò decise di prenderlo.

Lo sapeva. Sapeva che sua sorella non voleva ferirla.

E sapeva che Ceci per Natale avrebbe proposto idee migliori delle sue: prima di tutto una promozione quantità, compravi due oggetti e te ne regalava un altro. Poi, come se il volantino stesso le avesse letto nel pensiero, il famoso cerchietto con le corna. Solo che l'idea di Ceci era diversa dal solito, aveva aggiungo dei led colorati sulla plastica in un modello, mentre nell'altro le corna erano fatte di seta o raso ... non si preoccupò di capire esattamente il materiale, ma provocavano la voglia di sfiorarle anche solo guardando la foto del volantino.

<<Tu e Ceci dovreste mettervi in società insieme>> propose la sorella. Ali sapeva pure questo, cioè che non intendeva darle dell'incapace, semplicemente pensava che due teste fossero meglio di una.

E soprattutto, dato che Ceci e Ali avevano frequentato la stessa scuola, pensava potessero andare d'accordo. Eh sì, loro si conoscevano ma era sempre stato un rapporto superficiale, infatti l'ultimo incontro risaliva a qualche settimana fa, lei e Ceci si erano incontrate nello stesso bar per l'aperitivo e Ali doveva riconoscere di esser stata la meno socievole.

Dopo un po' Ceci si era elegantemente allontanata.

Ali lasciò parlare sua sorella dell'idea della società, ma anche del Natale imminente, del pranzo, i regali e l'arrivo dei parenti, poi arrivò anche per lei il momento di tornare a casa.

Era uscita da più o meno mezz'ora quando il computer le annunciò l'arrivo di una e-mail. Ali l'aprì e ... sorpresa, era proprio Ceci! Si era messa d'accordo con sua sorella o leggeva nel pensiero (come il suo stesso volantino)?

Niente di particolare, la invitava fuori a bere qualcosa e le faceva i complimenti per i prodotti esposti sul sito internet.

Ali decise di aspettare a rispondere, prese qualche minuto di pausa e si accese una sigaretta. Era un po' che non fumava e si incantò a giocare con l'accendino.

Mentre le dita scivolano sulla ruota zigrinata, ebbe un'illuminazione: prese uno dei babbi natale su cui stava lavorando e se lo studiò, prima chiudendo un occhio e avvicinandolo all'altro, poi aiutandosi con la lampada provvista di lente. Sul suo voltò si dipinse un'espressione molto soddisfatta.

Si mise al computer digitando come se una molla le avesse appena dato il pieno di energia, e lavorò fino ad arrivare al mattino. Si fermò solo una volta cominciato a vedere doppio.

Andò a riposarsi giusto poche ore e quando fu in piedi di nuovo decise di rispondere a Ceci, non prima di aver guardato il suo sito. Anche lì era tutto perfetto, aveva creato un effetto di polvere dorata che ti dava il benvenuto appena aprivi la pagina.

Ali sospirò, o forse era uno sbadiglio ... in ogni caso le inviò una e-mail in cui si diceva felice della sua proposta e le accennava a una sorpresa o regalo.

Avvenuta la conferma dell'invio spense il computer, dopo tutta una notte a contatto con quell'aggeggio voleva riposare gli occhi e ammirò soddisfatta i suoi risultati: un'altra sua specialità era la decorazione delle tegole e ne aveva lavorata una particolarmente grande. Essendo Babbo Natale la sua decorazione principale, l'omone rubicondo occupava gran parte dello spazio, mentre di fianco aveva aggiunto una renna, naturalmente con un grande naso rosso.

E proprio lì stava la sua idea.

Chi mai avrebbe immaginato che dentro quel simbolo felice si nascondeva un timer?

Mentre continuava a guardare incantata la sua disgraziata creazione, il suo pensiero andò oltre, sul suo tavolo, a immaginare la stessa cosa sul resto dei suoi prodotti.

La aspettava un Natale a prova di bomba.

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⏰ Last updated: Oct 31, 2017 ⏰

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