Nota d'autrice: Ciao a tutti! Sono SatoSerelover, ma potete chiamarmi Aury o bibbia Amourshipping (eheh).
Alcuni potranno notare che questa storia esiste già su EFP. Ho deciso di postarla anche qui, ma per mancanza di tempo non sono riuscita a revisionare i primi capitoli.
Quindi portate pazienza se vedete errori di battitura o grammaticali, li sistemerò appena possibile e vedrete che lo stile sarà cambiato negli ultimi capitoli!^^
Detto questo... buona lettura!PROLOGO: SOTTO UNA PIOGGIA
In un centro pokémon, seduti su un divano, dei ragazzi erano intenti a parlare con l’agente Jenny e l’infermiera Joy. Erano tre, uno dai capelli corvini con un berretto in testa, un altro della stessa età con i capelli biondi e gli occhiali... e infine una bambina più piccola molto simile al ragazzo biondo.
Clem era seduta. Con la mano destra infilata nella borsetta coccolava il piccolo criceto elettrico, che aveva un aria dispiaciuta in volto. La bambina guardava la finestra alla sua destra, come sperando che arrivasse qualcuno, ma tutto era invano. La pioggia rigava il vetro del centro pokémon di acqua. C’era un vero e proprio diluvio fuori dalla struttura e il pensiero che i suoi amici erano lì fuori da qualche parte e sperduti, non la faceva stare per niente bene. Si sentiva talmente male, che voleva piangere, ma non era nelle due intenzioni rattristare Lem e Ash più di quanto non lo fossero già.
Afferrò, con la mano sinistra, il braccio del fratello, che in un primo momento le rivolse uno sguardo un po’ sorpreso. Lem la accarezzò dolcemente sulla testa, per tranquillizzarla. Anche lui ora era preoccupato, sebbene mai quanto l’amico che se ne stava al suo fianco.
Ash all’apparenza poteva sembrare calmo, in pena ma controllato, consapevole delle sue azioni e dei suoi sentimenti. No, non lo era per niente e questo, tutti i suoi amici e i pokémon lì presenti, lo capivano. In quel momento Ash stava implodendo, di rabbia, tristezza e sensi di colpa. La visiera di cappello, faceva ombra sui suoi occhi, coprendoli completamente e rendendoli invisibili alla vista altrui. Meglio così, pensava lui, forse non avrebbero visto i suoi occhi lucidi.
Tutti i pokémon erano fuori dalle loro pokèball e se ne stavano in piedi o seduti, calmi, attenti, con espressioni sui loro volti molto provate. Uno solo mancava all’appello. Tre di loro erano i più agitati e in pena. Sylveon, Braixen e Pancham, se ne stavano più vicini che potevano ad Ash, cercando di non scoppiare a piangere.
Ash, però era diverso dagli altri. Le sue mani, tremavano ed erano saldamente aggrappate a qualcosa. Quel qualcosa che non mollava era molto importante, che gli era caduto in un momento che avrebbe preferito non ricordare, ma ora come ora lo tormentava. Il fazzoletto blu usato anni orsono per aiutare Serena, quando ancora erano dei bambini.
“Tutta mia.. è tutta colpa mia” Ripeteva nella testa. Se si fosse allungato un po’ di più forse adesso loro due sarebbero lì con loro e non proverebbe così tanto sconforto. Non avevano notizie degli amici da ormai 2 giorni, che sembravano ormai settimane. Nulla avevano trovato e ciò peggiorava solo la situazione, erano come scomparsi. Il peggio per Ash era che non sapevano se stavano bene o meno. L'ultima volta che li avevano visti, erano in una situazione in cui avrebbero potuto morire. Non pensarci era impossibile.Il solo pensiero faceva andare nel panico il ragazzo dai capelli corvini.
“Allora, spiegatemi bene la dinamica dei fatti, ho bisogno di sapere cosa è successo nei minimi dettagli in modo da scoprire di più di quanto è accaduto. Almeno così sarà più facile scoprire dove sono i vostri amici e iniziare a cercarli!” L’agente Jenny prese un blocchetto degli appunti e una penna, attendendo che uno dei ragazzi raccontasse. La risposta però non arrivò, erano troppo pessimisti e stavano perdendo ogni singola briciola di speranza. La poliziotta scosse la testa “Ragazzi…”
Ash, Lem e Clem alzarono la testa. Sembravano zombie, con volti stanchi e tristi. Jenny sospirò “Lo so che è dura raccontare momenti difficili come questo e che siete preoccupati, ma se volete che li troviamo dovete darci una mano. Prima cominciamo le ricerche, prima potrete ricongiungervi!”
Ash espirò e annuì “Si, mi scusi, adesso ci penso io a dirle cosa è successo… vede…”
...
Nota d'autrice:
Questo era solo un prologo cortino, come ho detto la revisione la farò più avanti, per ora sopportate lo stile un pò scarso che avevo quando la scrissi mesi fa 😅
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Ciò che ci accomuna
FanfictionDopo uno dei soliti attacchi del team Rocket, mentre Serena cerca di salvare Pikachu da un fiume in piena, finisce col venire coinvolta e i due si separano dal gruppo, finendo in una situazione alquanto complicata. E proprio in questa occasione, Ash...