un incontro inaspettato 1

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Era un giorno normale, proprio come tutti gli altri. Era una giornata di inizio luglio,molto calda e afosa,con un sole così grande e luminoso che sembrava quasi più vicino del normale. Mi sono svegliata verso le 11 del mattino pensando di essere in ritardo per il primo giorno di seconda superiore,allora afferro con tutta furia il mio telefono e vedo che siamo solo a inizio luglio e non ho niente di cui preoccuparmi. A quel punto mi preparo i vestiti da mettermi e scelgo dei pantaloncini jeans neri a vita alta e una maglietta corta e larga di colore bianco,visto che fuori sembra fare un po' più fresco rispetto al solito. Dopo essermi lavata,vestita,truccata (non molto pesantemente) e pettinata,ho deciso di cucinare un bel piatto di pasta e funghi sia per me che per mio fratello visto che i miei sono a lavorare. Dopo aver pranzato insieme a mio fratello ed aver lavato i piatti ho deciso di fare un po' di compiti per poi fare una giratina con il mio piccolo cocker(Noah)in un parco vicino  casa mia dove ormai ci andiamo solo noi ragazzi per stare un po' insieme. Allora prendo il guinzaglio e le chiavi ed esco. Appena uscita noto subito il cielo che prima era illuminato dai raggi del sole ed ora è pieno di nuvole nere che non accennano andarsene. Decido lo stesso di fare una giratina invece di portare solo a fare i bisogni Noah. Arrivati al parco come sempre tolgo il guinzaglio a Noah e lo lascio libero,e come sempre mi siedo su una panchina per ascoltare la musica e godermi il bel paesaggio che si vede da quella panchina. Ad un certo punto sento una goccia sul braccio e decido di chiamare Noah per tornare a casa,ma oggi diversamente dal solito non mi vuole dare retta e non si vuole proprio far prendere,allora inizio ad urlare il suo nome e finalmente lo prendo e gli metto il guinzaglio. Noah è sempre stato un cagnolino pauroso e nonostante piccolo al sentire un tuono ha iniziato a correre con tutta la sua forza e mi è scappato di mano fino a farmi scivolare. In quei pochi secondi ho sentito una voce maschile «attenta!»
E quando ho toccato terra c'era un ragazzo che mi aveva presa al volo per non farmi fare  male. Appena ho aperto gli occhi ho visto i suoi,color caramello, persi nei miei quanto i miei nei suoi. C'è stato un attimo di silenzio nel quale i nostri occhi si sono incrociati e si sono persi.
«grazie»sussurro
«non è niente»risponde con voce dolce e aiutandomi a mettermi in piedi
«Simon,piacere»mi dice sorridendo
«piacere,io sono Jasmin»rispondo ricambiando il sorriso.

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