Questione di sguardi

36 1 0
                                    

12 gennaio

"Shikamaru, cosa ti porto?"

"Il solito, Choji, grazie."

Choji prese un bicchiere dal bancone e cominciò a riempirlo di birra, stando ben attento a non fare troppa schiuma. Lo guardò con la coda dell'occhio, notando il cipiglio corrucciato dell'amico.

"È successo qualcosa a lavoro?"

"Tutto come sempre, Choji. Oggi il nostro staff si è ampliato."

"Davvero?"

"Sì. Tsunade ha assunto un nuovo avvocato perché, a detta sua, è formidabile e ha saputo gestire magnificamente un caso importante e delicato."

"E tu non sei d'accordo?"

"La cosa mi è indifferente. Anzi, meglio che ci sia qualcuno che mi aiuti. Quella megera mi ha sobbarcato di lavoro, come se già non ne avessi di mio."

Choji si ritrovò a sorridere, pulendo un bicchiere dopo l'altro e posandoli ordinatamente sul bancone. Aveva aperto da pochi mesi quel piccolo pub e Shikamaru ne era diventato un cliente abituale. Il locale era piccolo e confortevole, il genere di posto dove avresti trovato tranquillità e buona compagnia.

"Hai già conosciuto questo nuovo collega?"

"No. Inizierà da domani."

Non sapeva che cosa pensarne. Da una parte era contento di avere una mano in più con tutto il lavoro che avevano in ufficio, dall'altro invece non gliene importava molto. L'importante era che il nuovo collega non gli desse delle rogne.

"Spero solo che non sia una donna. Sai come sono, che..."

"... si lamentano di continuo e sono una gran seccatura, lo so. Lo dici fin da quando eravamo alle medie che le donne sono una seccatura per te. Questo tuo comportamento misogino non ti porterà da nessuna parte, lo sai. Anzi, ti si ritorcerà contro."

Shikamaru abbozzò un leggero sorriso, bevendo l'ultimo sorso di birra del bicchiere.

"Invece come vanno gli affari qui?"

"Non mi lamento. Insieme a Karui abbiamo pensato di creare una pagina internet del pub, in modo tale da farci più pubblicità, e stiamo anche creando dei nuovi panini. Perché non vieni a provarli? Il tuo parere sarebbe importante per me."

"Certo. Adesso, però, devo andare. Ci vediamo."

Posò i soldi sul bancone e fece un cenno di saluto, uscendo dal locale. L'aria fresca della notte lo ridestò temporaneamente dal torpore, dovuto anche alla birra.

Speriamo che domani vada tutto bene.

Con le mani in tasca e una sigaretta fra le labbra si incamminò verso casa.

§

13 gennaio

"Maledizione! Proprio adesso doveva cominciare a piovere?"

Shikamaru affrettò il passo ritrovandosi dopo pochi minuti dentro l'edificio dove lavorava, completamente bagnato. Quel temporale aveva colto tutti di sorpresa. E dire che fino a quindici minuti prima c'era un bel sole che riscaldava con i suoi deboli raggi.

Mise una mano in tasca e ne estrasse un pacchetto di sigarette zuppo, impossibile da utilizzare. Più scocciato che mai cominciò a camminare verso le porte dell'ascensore, pronto a prendere il piano prestabilito, se non fosse che da quelle stesse porte comparve Tsunade.

"Sei qui, finalmente."

"Non sono in ritardo."

Controllò comunque l'orologio che portava al polso.

Questione di sguardiWhere stories live. Discover now