Capitolo 44 "Carcere?"

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Cameron's pov

Sono passate due ore da quando sono andato dalla madre di Carlos e ancora mi chiedo perché mi ha detto: "Mi mancherai." Cosa voleva intendere?

Mentre sto andando in camera mia per vedere se Victoria si è svegliata vengo fermato da Dylan.

-Cameron, devo dirti una cosa.- dice con tono dispiaciuto.

-Mi ha appena chiamato Amanda per dirmi che la madre di Carlos si è suicidata!-

Appena sento queste parole sgrano gli occhi.

-Non è possibile!-

Ecco perché mi aveva detto: "Voglio stare da sola e mi mancherai!"

Aveva intenzione di suicidarsi.

Le è morto il marito e i figli, ha pensato che la sua vita fosse inutile e si è tolta la vita.

Mi dispiace tantissimo, non solo ho perso un mio amico anzi un fratello, ma ho perso anche una persona che ritenevo una madre.

Povera signora eppure per togliersi la vita ci vuole coraggio.
Ha voluto raggiungere i suoi figli e suo marito.

Almeno ora sarà felice.

Tre giorni dopo...

Sto andando a svegliare Victoria, perché mi ha detto che alle 11:00 doveva uscire e visto che lei perde tempo a prepararsi, sto andando a svegliarla un'ora prima, in modo che non faccia tardi. Non ho capito bene dove deve andare, anzi in realtà non me l'ha proprio detto, ma ho cercato di scoprire qualcosa facendole delle domande, ma niente.

Apro la porta, vado al lato del letto dove dorme lei e mentre mi sto per abbassare per darle un bacio sulle labbra mi cade il telefono dalla tasca.

-Cazzo!- Esclamo.

Cadendo a terra si è smontato, e la Sim è andata finire a sotto al letto.

Mi abbasso per raccogliere la Sim e vedo che sotto di esso c'è un arma, una parrucca e una tuta.

Perché ha un arma nascosta sotto al letto?

No! Non può essere.

Non può essere stata lei!

Victoria non farebbe mai una cosa del genere, almeno credo.

Ma se è lei io adesso cosa dovrei fare?

Devo andare dalla polizia o far finta di niente?

In fine è pur sempre la mia ragazza.

Anche se ha ucciso il mio migliore amico e per colpa sua si è suicidata anche sua madre, e per questo motivo non posso perdonarla.

Scendo giù e vado in salotto e comincio a fare avanti e indietro, cosa dovrei fare mi continuo a ripetere.

Forse e meglio uscire di casa per prendere un po' d'aria e per decidere cosa fare.

Victoria's Pov

Un suono della sveglia mi fa aprire gli occhi di scatto, sono le 11:30 devo muovermi.

Menomale che Cameron mi ha detto che mi veniva a svegliare lui.

Ieri mi ha fatto delle domande per scoprire dove sarei dovuta andare, ma io non gli ho fatto capire niente. Non deve assolutamente scoprire che faccio parte di una gang, anzi facevo, perché ora ne sono fuori.

Mi preparo per andare a casa di Josh per spiegargli il motivo per cui ho voluto abbandonare la gang, spero che mi capirà.

Prendo l' intimo e i vestiti e vado in bagno.Dopo alcuni minuti finisco ed esco.

Mi accorgo che Cameron è fermo a fissare un punto impreciso , come se fosse in trans.

-Ehi, menomale che mi dovevi svegliare.-

-Scusa, mi sono dimenticato!- sobbalza.

-Okay, scuse accettate. Io adesso devo andare.-

-Victoria...-

Mi sto per girare ma il suono del cellulare mi distrae. Josh.

-Oppure preferisci che ti chiami Amber?-

A queste parole mi cade dalle mani.

-Come l'hai scoperto?- dico senza fingere di non sapere niente.

Prima o poi lo scopriva.

-Se me lo volevi nascondere dovevi trovare un posto migliore per i vestiti, la parrucca e la pistola!- dice con rabbia.

E solo adesso mi ricordo della sera dove non avevo avuto neanche la forza di nascondere i vestiti ecc.

-Come hai potuto farmi questo? Ma sopratutto come hai potuto uccidere il mio migliore amico?-

-In quel momento ho pensato solo a me stessa, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella di premere il grilletto.-

-Adesso cosa farai?- dico dopo un po'.

- Mi sono sempre ritrovato a scegliere tra ragione e sentimento, però l'amore che provo per te è sempre stato più forte e quindi l'ho sempre scelto, ma qualunque cosa abbia fatto per te non mi sono mai sentito apprezzato. Questa volta però voglio cambiare e voglio scegliere quella piccola parte della mia coscienza che ti odia, che mi dice di lasciarti e forse è la cosa migliore. Anzi deve essere la migliore.-

-Comunque ho chiamato l'FBI, e tra poco saranno qui.-

-N-no, n-non p-puoi f-farmi q-questo.- sento le lacrime agli occhi.

-Tu non dovevi uccidere Carlos, ma non ci hai pensato due secondi a premere il grilletto e questa volta anch'io non ci penserò due volte per farti arrestare.-

-No, ti prego. Vieni con me e scappiamo prima che arrivino, siamo troppo uguali per lasciarci.- dico con le lacrime agli occhi.

-Tu sei impazzita, Victoria. Forse non hai capito. Io non sono come te, siamo diversi... Forse troppo diversi. Io voglio migliorare questo mondo schifoso, mentre tu lo vuoi peggiorare.-

-Va bene, se tu vuoi che io vado in carcere per me va bene, ma dimenticami, perché io adesso chiusa in quattro mura farò questo... Imparerò a dimenticarti...- dico mentre delle lacrime scorrono sul mio viso.

Between Love and Hate •Cameron Dallas• <<completo>>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora