La mattina dopo mi svegliai un po' frastornata: ero in una stanza diversa dalle notti precedenti poi mi venne in mente che fosse la stanza di Harry.
Era molto bella come stanza: le pareti erano arancio chiaro come il piumone e il parquet risplendeva al sole.
La stanza era molto disordinata e il grosso armadio davanti a me pure, pieno zeppo di vestiti messi in disordine.
Mi alzai dal letto, mi tolsi il pigiama mettendo qualcosa di comodo ed iniziai a mettere a posto: feci il letto poi passai all'armadio, ripiegando i vestiti e mettendoli bene e infine il bagno, quello messo peggio.
Avevo la musica a palla così decisi di abbassarla: mi girai e trovai davanti una persona: Harry.
'Perchè riordini? La mia stanza è meglio disordinata...' disse mettendo il broncio.
Sorrisi poi mi diressi vicino al cassettone, abbassando la musica 'Fidati è meglio in ordine...poi non si vedeva il pavimento dai vestiti che c'erano sopra..' dissi poi girandomi, vedendo le foto: erano foto di me e Harry...eravamo abbracciati e felici.
'Quelle sono del giorno prima dell'incidente...il giorno del tuo compleanno...' disse lui, mettendosi dietro di me.
Una lacrima mi scese lungo la guancia, ma l'asciugai subito per non farla notare ad Harry.
'Io. Te. Oggi si esce! Preparati...' gli dissi eccitata, per poi scendere di sotto a fare colazione.
Salutai i ragazzi poi andai in cucina: arrivata lì vidi Louis seduto sul bancone a mangiare la Nutella 'Ciao...' disse a bocca piena.
Sorrisi 'Ciao a te' mi sedetti vicino a lui, mangiando dei biscotti.
Non parlammo per un po', poi Louis si girò a guardarmi 'Gli manchi...a Harry' disse lui.
'Immagino...spero solo di ricordare al più presto' detto questo vidi Harry scendere ed io salì, mettendomi qualcosa di carino
Una volta vestita, mi presentai davanti alle scale e sorrisi a lui, poi scesi.
'Allora ...andiamo?' chiesi io e lui annuì.
Harry POV:
Scese le scale, era bellissima 'Andiamo?' mi disse ed io annuì.
La portai un po' ovunque, poi pranzammo da Nando's, il suo ristorante preferito e alla fine, nel pomeriggio la portai nel nostro posto segreto.
Era nascosto agli altri, l'entrata era una piccola grotta coperta da delle fronde.
Le chiusi gli occhi e la guidai io, tenendole le mani 'Dove mi porti? Guarda che se cado...ti faccio causa!' disse ridendo, contagiandomi.
Una volta arrivati le feci aprire gli occhi, lasciandola senza parole: l'avevo chiamato "il posto di Annie", c'era un grande lago e, davanti ad esso, un salice piangente che faceva ombra.
Mentre tutto il resto era una distesa di verde.
'Perchè mi hai portata qui?' chiese perplessa: all'inizio non sapevo cosa dire, ma pensai che mentire era sbagliato e le dissi la verità 'Questo era il nostro posto...l'avevi scoperto tu e ci abbiamo passato tanti pomeriggio qui, da soli' le dissi io.
Lei mi sorrise, poi mi prese per mano e corremmo sotto l'albero, al fresco a guardare il lago.
Passammo tutto il pomeriggio a scherzare poi, al tramonto, tornammo a casa.
All'inizio avevo paura di prenderla per mano, ma lei mi sorrise e mi prese la mano 'Tranquillo...' disse ed io sorrisi.
Tornammo a casa così, mano nella mano.
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Please remember me
FanfictionHarry e Annie, due ragazzi che escono a cena per il loro anniversario. Dopo una litigata in auto, un incidente si ripercuote sulla vita di Annie, innescando in lei cose della quale non ne era a conoscenza.