Capitolo 8

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Mi ritrovo davanti all'ospedale e aspetto che mi venga il coraggio per incontrare Jessica... Chiara ha parlato troppo, gli ha detto tutto e io non so come affrontare il discorso con Jessica, volevo tenerla lontana da tutta la merda che ho avuto nella mia vita,

di tutto quello che ho passato, di quanto sono stato stupido ma innamorato, non volevo farle sapere nulla di tutto ciò, volevo tenerla al sicuro.

Faccio un respiro profondo e poi entro nell'ospedale, quando mi ritrovo davanti alla stanza di Jessica mi blocco...

Cazzo Massy! Sei un uomo! Tira fuori le palle e bussa a questa cazzo di porta!

Prendo un'altro respiro profondo e busso 《Massy, entra pure!》 Devo ancora scoprire come fa a sapere che sono io... 《Buongiorno piccola!》 Mi sorride, per ora tutto okay, magari si è dimenticata di tutto quello che gli ha raccontato la piccola peste, speriamo cavolo!

《Buongiorno tenerone! Vieni qui che dobbiamo parlare un po.》 La guardo 《Non ti sei per caso dimenticata di tutto quello che ti ha detto la piccola nana malefica?》 Jessica scoppia a ridere 《Non è una nana malefica, è una bellissima e una dolcissima bambina! È così tenera, se potessi passerei tutti i giorni con lei.》

Sbarro gli occhi 《Non lo auguro nemmeno al mio peggior nemico di passare una giornata intera con Chiara e tu? Tu passeresti tutti i giorni con lei?》 Stiamo cambiando discorso, forse riesco a parlare d'altro! 《Sì, passerei tutti i giorni con lei. Ma non cambiare discorso! Non fare il furbo con me Massy! Sputa il rospo, ti ascolto e io non ti giudico ok?!》

Cazzolina! Non si è dimenticata di niente questa ragazza fantastica! Annuisco e mi siedo sul letto affianco a lei. 《Cosa vuoi sapere?》 Mi guarda e dice 《Tutto quello che sei disposto a raccontarmi!》 Sospiro 《Prima però, devi sapere che ero solo uno stupido innamorato, ero ingenuo... Okay?》

《Sì Massy, puoi parlare tranquillo con me!》 Non riesco a guardarla negli occhi e quindi fisso un punto non definito della stanza, torno indietro nel tempo e inizio a raccontare

《Un po di tempo fa ho conosciuto una ragazza, il suo nome è Sabrina, ma questo lo sapevi già... Quando ho sentito la sua voce mentre parlava con i miei fratelli mi sono venuti i brividi in tutto il corpo, aveva una voce melodica, dolce e sensuale allo stesso tempo, avevo già intuito che meraviglia di donna potesse essere,

quando ho svoltato l'angolo l'ho vista di spalle, era seduta su una sedia a rotelle, una donna fantastica! Continuavo ad ascoltare la sua voce, ma dentro di me sapevo già di dover conquistare quella donna.

Mi sono avvicinato a lei e ho incrociato i suoi occhi, il cuore batteva all'impazzata, le gambe mi sono diventate di gelatina, non riuscivo a staccare il mio sguardo dal suo, mi dava vita.

Ho allungato la mano e mi sono presentato, ha ripetuto il mio nome come se fosse una preghiera, qualcosa di magico, non te lo so spiegare...

Improvvisamente mi sono reso conto di non poterla lasciare andare via, ho pensato di invitarla a cena con me, sai magari per conoscerci meglio, sapere un po di cose, ma lei mi ha preceduto,

sicuramente aveva già capito le sensazioni che avevo nei suoi confronti, in quel momento mi sono illuso che lei fosse interessata a me, a conoscermi, magari a frequentarmi, non sai quanto mi sbagliavo!》

Faccio una pausa, per me è molto difficile tornare indietro nel tempo e rivivere la mia storia con Sabrina, non mi fa male, mi fa schifo, mi fa rabbia pensare a quanto sono stato ingenuo.

Jessica porta la sua mano sulla mia e la stringe forte, non mi sta giudicando

《La sera l'ho portata nel miglior ristorante che conoscevo, non ho badato a spese, mi sono impegnato tantissimo per apparire al meglio, lei sembrava felice, sorrideva spesso, mi ha raccontato del suo incidente a cavallo e io sono stato li ad ascoltarla,

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