Alzai il viso verso due occhi scuri che mi rimproveravano. Improvvisamente mi sentii in soggezione e avvampai."Sta attenta!" Disse la figura davanti a me scrutandomi attentamente da capo a piedi.
Con il suo sguardo mi fece intendere di aver capito che ero nuova, ma nonostante questo non si disturbò a presentarsi.
Che gran maleducato!"Ehm, scusa. Non era mia intenzione fare tutto questo casino, è stato un incidente." Dissi con tono imbarazzato, ma comunque guardandolo storto.
Non capivo come era potuto succedermi di ritrovarmi in una situazione così poco piacevole solo dopo poche ore che ero entrata a far parte del college.Perché proprio a me?
Il ragazzo fece scivolare le sue mani dai miei fianchi, mollando la presa come se scottassi, lasciandomi a mezz'aria.
Faticai quasi a rimanere in equilibrio.Lui finalmente si rese conto del mio imbarazzo e, seppur sbuffando, si chinò per raccogliere i libri che mi erano caduti disordinatamente a terra; porgendomeli in maniera sgarbata.
"Tieni ma sta più attenta."In effetti aveva ragione, ero davvero stanca e non stavo prestando attenzione a nulla. Assunsi comunque un'espressione di conflitto verso di lui per essere stato così poco comprensivo, ma decisi di ringraziarlo. Essere scortese non era assolutamente tra i miei modi di fare.
"Comunque graz-" Dissi con un mezzo sorriso finto, quasi fastidioso; ma non finii di ringraziarlo che venni subito interrotta da una voce alquanto acuta.
A quel punto pensai solo di volermene andare al più presto."Sebastian!" Una ragazza dall'aspetto provocatorio si avvicinò al ragazzo di fronte a me, circondandogli il collo con le sue esili braccia e sussurrandogli qualcosa da me incomprensibile all'orecchio.
Quando la ragazza si accorse che l'attenzione di lui era ancora rivolta verso di me, si girò e mi fissò con sospetto socchiudendo entrambi gli occhi in segno di sfida.
"E questa chi sarebbe?" Chiese lei masticando una gomma dall'odore pungente in maniera decisamente fastidiosa. Probabilmente lo stava facendo di proposito per cercare di mettermi ancora di più a disagio, ma a suo malgrado non ci riuscì.
Non ero certo una che si faceva intimidire così facilmente da una poco di buono solamente perché ero al primo anno.Vidi Sebastian alzare gli occhi verso il soffitto come per supplicarla di smettere.
Sembrava che neanche lui sopportasse tutte le sue lamentele e le sue smorfie da gatta morta.Può fare comunque ciò che vuole non sono affar miei, pensai.
"Una che non guarda dove va." Il ragazzo concluse il discorso in modo secco, tutto d'un fiato. Senza degnare di uno sguardo nè me nè l'esile ragazza bionda che gli stava appiccicata. Si scrollò quest'ultima di dosso, voltò le spalle ad entrambe ed imboccò le scale che portavano al piano superiore.
Era ora, pensai.
La ragazza lo seguì precipitosamente, lasciandomi sola nel bel mezzo del corridoio, ormai si completamente deserto data l'ora.
Guardai l'imponente orologio in ferro che era appeso in fondo al corridoio e mi accorsi che segnava le 9:30 a.m., ero in assoluto ritardo.
Fanculo!Mi rimproverai subito per avevo perso così tanto tempo a discutere con quel ragazzo agli armadietti.
Mi soffermai qua e là per controllare i cartellini plastificati fuori dalle classi al fine di trovare l'aula 14B, ma sembrava proprio essere scomparsa.
Feci qualche giro su me stessa alzandomi in punta di piedi quando finalmente, come per miraggio, trovai l'aula nella quale si sarebbe svolta la mia prima lezione.
Tirai un sospiro di sollievo.Dalle voci che uscivano dalla porta capì che l'insegnante dell'ora seguente aveva già preso a spiegare.
Bussai delicatamente alla porta ed entrai.
La maggior parte dei presenti si voltarono e mi fissarono, passando il loro sguardo su tutta la mia figura; come a volersi fare un'idea prematura su di me.
Riconobbi subito Lydia, che con una mano per aria mi fece segno di raggiungerla, liberando il banco vicino dalle sue cose.
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Paramour (an illicit love)
RomanceLei, ragazza di periferia cresciuta senza un padre, all'inizio di una nuova esperienza. Costretta ad affrontare uno sconvolgente segreto che le è stato nascosto per tutta la vita, inizierà così a ricomporre i pezzi di un puzzle ancora incompleto. S...