Capitolo 1: la mia vita finisce qui

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Prendo subito il mio libro, e leggo.
Adoro leggere. È come se entrassi in un mondo nuovo e non ne uscissi più. Un mondo dove tutto,ma proprio tutto è possibile. Dove le città,i paesi, i villaggi e le terre di grano sono inesistenti, secondo come le intendiamo noi. Sono ben più. Sono la felicità di ognuno.  Nei libri la vita finisce sempre bene (o quasi) e i protagonisti ottengono ciò che vogliono alla fine. Io no. Noi no. La vita, no. Niente della realtà è così reale come la felicità descritta nei libri. Niente. NIENTE.

A volte continuo a sognare, anche a occhi aperti. Immagino me stessa, ma in modo fantasioso. Come quella volta che immaginai di essere una Shadowhunter e  che Clary fosse mia madre. O quando io sapevo fare tutte le acrobazie del mondo e anche ballare ( cosa in qui faccio davvero, ma DAVVERO pena).Quanto vorrei che la mia vita fosse più.....Più...strana. Diversa. E quanto...

《NIKA!! MA DOVE CAZZO SEI?? SIAMO IN RITARDO!! L'HAI CAPITO, VERO!?》

《Due secondi Lia!》

Lia, mia sorella. È sempre così. Proprio i momenti migliori deve rovinare! Ma ha ragione...sento l'orologio di legno antico schioccare le 10 di mattina. CAZZO SONO IN RITARDO DAVVERO! Afferro la mia borsetta che ho comprato l'altro giorno mentre passeggiavo tra gli affollati mercatini di Mosca. Calzo in men che non si dica le mie Superstar ed esco,  seguita da mia sorella. Mentre salgo sulla vecchia Renò di Lia penso a cosa mai i miei genitori vogliono dalle loro beate figlie che si godono le loro vacanze estive....vabbè....

Circa un'ora dopo

Arriviamo finalmente a casa de miei. Si, i miei sono ricchi e abitano in una casa separati da me e Lia. È per un problema di famiglia, ma non voglio parlarvene.
Scendo dalla macchina ormai spenta e mi dirigo verso l' enorme portone, dove si legge bene il nome dei miei genitori: "Alice e Marco Mappione".
Ripenso al mio nome "Nika Mappione". Non è il massimo.
I miei pensieri vengono subito distratti dal cigolare della porta. Eccoli lì. I MIEI GENITORI!! Corro subito verso di loro per abbracciarli forte e così fa Lia. Lia ha ben 6 sei in più di me, ma siamo molto legate. È come una migliore amica.
Mi stacco dalle calde e morbidi braccia di mia madre che mi saluta con un "Ciao" molto affettuoso e gentile. Faccio lo stesso e ci accomodiamo tutti dentro casa, sopra l'enorme divano morbido Larry. Si,ho dato un nome al divano. AVETE QUALCOSA IN CONTRARIO?! (😂)

《Mamma, come mai ci avete chiamate? Sapete, durante l'estate non ci sentiamo molto...》dico, diminuendo sempre di più il tono della mia voce squillante.
《Ecco ragazze...sedetevi,  per favore》
《Papà mi sto preoccupando!!》 Esclama Lia con tutta l'aria che ha nel petto.
《Calmati Lia, non è nulla di grave...》 Papà esita a dire quell'ultima parola, "grave".
《Ok mamma, sputa il rospo.》dico scocciata.
《Vi trasferite.》

Colpo. Al. Cuore.

《COME?!?!》 urlo come una pazza.
《 Sappiamo che siete sorprese, ma Lia ha un talento innato per la pasticceria e tu, Nika, sei un asso a cantare. Speriamo solo che se andate al liceo in Aruba voi possiate dimostrare tutto quelle che valete. Lia andrà a George's School, il miglior istituto professionale del mondo e tu invece Nika andrai alla Mollinws Accademy,  dove seguirai i corsi di canto e di pianoforte migliori dell'universo!》 Disse tutta contenta mia madre.
《 Mamma io non voglio lasciare Mosca!!》 Piagniucola Lia.
《Ragazze, niente da fare. Voi partirete domani. Ecco i vostri biglietti  e passaporti. Qui ci sono le ricevute d'iscrizione  che dovrete consegnare il primo giorno di scuola in segreteria. Intesi?》
《Ma papà..》 mormoro singhizzando mentre le lacrime mi ricoprono il viso.
《 PAPÀ UN CORNO! VOI PARTITE DOMANI. NOI VOGLIAMO SOLO IL MEGLIO PER LE NOSTRE BAMBINE PERCIÒ ORA ANDATE A CASA E PREPARATE TUTTE LE VALIGIE PER ANDARE IN ARUBA! Questi sono gli indirizzi dell'hotel in qui alleggerire per il primo anno. Per gli altri anni ci pensiamo poi...》disse mia madre tutta arrabbiata.
Io e Lia ci guardiamo come per dirci " ma questi son pazzi" ma sappiamo che non potremo mai farli cambiare idea. Ci alziamo e li salutiamo ringraziando per l'opportunità che ci hanno dato ( anche se io non la chiamerei opportunità ).
Io e la mia sorellina decidiamo di non parlare durante il viaggio. Avevamo entrsmbe bisogno di concentrarci sui pro di questo viaggio, ma io ne trovai solo uno. 

A casa tutto è molto silenzioso. Nè io nè Lia vogliamo parlare.
Corro in camera mia e mi butto sul letto, affogando nelle lacrime, finché la stanchezza non prevalse.

Dormo per circa un'oretta e quando mi sveglio sono le tre del pomeriggio. Mi alzo tutta dolorante e preparo la mia valigia. Considerando che starò li per un anno intero ho preso quasi tutti i miei vestiti,  ma non mi importa della valigia. Tanto meno del viaggio. Continuo a pensare a quanto mi mancheranno i miei migliori amici Anushka e Anton. Decido di chiamarli per raccontare loro tutto e poi per salutarli.

***

Dopo una lunga e triste chiamata con
loro e dopo una lunga serie di addii, chiudo la chiamata e finisco di preparare la mia valigia. FOTTUTA
valigia.  Non ho fame perciò non ceno e mi butto sul letto, cadendo in in sogno profondo. Prima di addormentarmi pensai "quanto mi mancherà tutto questo è poi domani sarà tutto ma proprio tutto diverso. La mia vita finisce qui".

Angolo autrice
Ciao! Mi chiamo Veronica Moretti e sono di Como. Ho scritto questo capitolo perchè adoro scrivere e mi sentivo pronta per scrivere il mio primo libro su whattpad. Niente spero che vi piaccia e  spero anche nel vostro sostegno. Grazie mille!❤

Nel prossimo capito racconterò del primo giorno di scuola di Nika😉

Sei tutto ciò che mai avrei pensato di avere (Jayden Croes Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora