Hell

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Capodanno.

La festa più triste che possa esistere, un anno passa come se fosse un secondo e te ti rendi conto di non aver combinato un cazzo di utile per ben 365 giorni.

"Tu rimarrai a casa con me" il suo tono autoritario mi fa trasalire però non voglio dargliela per vinta. Lui non può ordinarmi quello che devo fare.

"Tu sei pazzo. È capodanno e io dovrei stare rinchiusa in casa con te quando potrei andare benissimo in qualche locale a divertirmi? Potevo benissimo andare con Cameron, non sarei rimasta da sola"e magari sarei potuta andare a bere talmente tanto da non ricordarmi nemmeno il mio nome. Bere fino a quando l'alcol non mi farà dimenticare i miei crimini e i miei pentimenti. Bere fino a dimenticarmi della persona di merda che sono.

Sono caduta nella sua trappola e mi ero ripromessa di non farlo, ma tra noi è così che funziona, è lui che comanda, io il burattino e lui il burattinaio. Continua a muovere i fili a suo favore e lo fa dal primo giorno in cui l'ho conosciuto.

"È pericoloso andare a qualche festa piena di persone ubriache, ti ho portata qui per proteggerti" urla fissandomi con quegli occhi che ultimamente stento a riconoscere. Quegli occhi rossi di rabbia e neri come l'oscurità in cui mi sta lentamente trascinando.

"Da te invece chi mi protegge?"dico in tono talmente basso che ho paura non mi abbia nemmeno sentito.

Il suo sguardo si abbassa e la sua mano, come ogni volta che è nervoso, passa tra i suoi capelli scompigliandoli e rendendolo involontariamente super attraente.

"È stato un momento di debolezza da parte di entrambi, fai finta che non sia successo nulla"
Ed ecco che senza rendersene nemmeno conto mi ha inflitto un altro colpo potente dritto al petto che rischia di lacerarmi tutto il corpo facendomi cadere per terra. Devo fare finta che non sia successo nulla, le sue prime parole a riguardo sono queste. Non ne abbiamo mai parlato e speravo che se questo argomento fosse mai venuto fuori la sua risposta non fosse questa. Speravo che mi dicesse che l'aveva fatto perché mi ama, perché nonostante tutto continua ad amarmi e sta cercando di risistemare le cose, ma come sempre sogno troppo, la dura e cruda realtà è un'altra.

"Ma certo, facciamo finta di nulla, tanto per te è una cosa naturale e può darsi che tra un giorno te lo dimentichi, è impossibile che tu ricorda tutte le tue scopate,a meno che  tu non faccia lista come quei bad boy nelle storie d'amore." Lo derido con una finta risata che accompagna le mie parole. Rido per non piangere.

"Priscilla tu hai veramente qualche problema al cervello, sei proprio stupida"

"Tu invece sembri sempre mestruato, sicuro di non avere la vagina?" Okay forse questa non è stata una buona idea.

"L'hai già constatato se ho o meno la vagina. Gridavi come una dannata quando la mia 'vagina' ti penetrava fino in fondo non permettendoti nemmeno di camminare, ma se non te lo ricordo ti do una ripassata."

"Faccio finta di non aver sentito nulla"
Io e Shawn ci giriamo verso le scale dove sua madre scende con gli occhi spalancati e una faccia allibita.

Che grandissima figura di merda. Ha sentito tutto quanto, tutte quelle parole che sono uscite in maniera così leggera dalla bocca di suo figlio.

"Non si parla così ad una ragazza, sei maleducato e anche coglione, esattamente come tuo padre."

"Strano che ogni volta che faccio qualcosa di sbagliato assomiglio a mio padre" assottiglia lo sguardo su sua madre che si guarda attorno in cerca di qualcosa.

"Perché solo tuo padre faceva cose sbagliate, quindi il tuo carattere di merda, la tua maleducazione..." prende in mano il telefono sul ripiano della cucina e rivolge nuovamente il suo sguardo al figlio."la tua scarsa gestione della rabbia sono tutte cose ereditate da lui"
Shawn la fulmina con lo sguardo non sapendo come rispondere a tutte le cose vere che sua madre gli ha detto.

Bad reputation•2 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora